Sinossi:
Dopo il successo di Notti in bianco, baci a colazione,
Matteo Bussola scrive un libro sull'amore di coppia. Vissuto, immaginato,
sperato, fallito. L'amore
che «non ti completa, ma ti comincia».
«Bussola sa scrivere. Usa le parole con accortezza, con
cura, come se fossero importanti. Tanto importanti quanto le esperienze che
raccontano» - Michele
Serra
"Il tema del libro è l'amore, anzi tutti gli amori
[...] E, ve lo dico: io non so se scriverò altri libri in vita mia,
probabilmente sì, magari no, comunque
sia questo resterà sempre e per sempre - è una certezza - il
libro al quale vorrò più bene."
Matteo Bussola riconosce ciò che di straordinario si annida
nelle cose ordinarie perché le guarda come se accadessero per la prima volta,
come se sentisse
sempre la vita pulsare in ogni cellula. Ed è con quello
sguardo che racconta di relazioni sentimentali, l'istante in cui nascono, il
tempo che abitano.
Lo fa mettendosi a nudo, ricordando gli amori passati, per
ripercorrere la strada che lo ha portato fino a qui, alla sua esistenza con
Paola e le loro
tre figlie. Soprattutto, lo fa specchiandosi nelle storie di
ciascuno: quelle che incontra su un treno, o mentre sbircia dal finestrino
della macchina,
o seduto in un bar la mattina presto. Quelle che incontra
stando nel mondo senza mai dare il mondo per scontato, e che la sua voce intima
e familiare ci
restituisce facendoci sentire che sta parlando esattamente
di noi.
Commento:
Beh, la quarta di copertina ci dice già molto su questo
libro. Ciò che posso aggiungere io è che questo, come anche gli altri di Matteo
Bussola, è un libro sincero, autobiografico, che parla di Matteo, di Paola, delle
loro figlie, di tutti noi e del vivere quotidiano. Perché Matteo non ha paura
di confessarci i suoi errori (chi non ne ha fatti scagli la prima pietra) nei
quali un po’ tutti possiamo riconoscerci. E ci riconosciamo nelle storie che
racconta, che vive, che osserva. Perché Matteo Bussola sa scrivere, come dice
Michele Serra nella presentazione, ma soprattutto sa osservare, osservare
davvero, senza pregiudizi, senza preconcetti, guardarsi intorno cogliendo i dettagli
che sono l’essenza delle cose.
Nei suoi due romanzi precedenti, “Notti in bianco, baci a
colazione” e “Sono puri i loro sogni”, Matteo Bussola ci parla del suo
bellissimo rapporto con le figlie, di come gli abbiano cambiato la vita e le
priorità. In quest’ultimo libro, invece, la sua attenzione si concentra sul
percorso, sentimentale e personale, che l’ha portato alla vita fino a qui, al
rapporto con la compagna ed alla creazione di una famiglia. Un percorso fatto
di abbandoni, fughe, paure, scelte, rischi, piccole vittorie e grandi perdite;
un percorso che lo ha reso consapevole di se stesso, della realtà che lo
circonda, un percorso di un uomo normale, non dissimile a quello di tanti di
noi. Il pregio dei libri di Matteo Bussola è proprio questo: racconta storie
normali vissute da persone normali che, nelle sue mani e con i suoi occhi,
diventano piccole cose straordinarie.
Il mio personale consiglio è: prima di leggere questo libro,
per capirne a pieno l’evoluzione, leggete almeno il primo romanzo, “Notti in
bianco, baci a colazione”. Non si tratta di una saga, capirete lo stesso anche
partendo dall’ultimo, però secondo me, se non avete mai letto nulla di Bussola,
il primo libro può esservi utile ad entrare nella sua “dimensione”.
Detto questo, buona lettura, anzi… buon viaggio.
Opera recensita: “La vita fino a te” di Matteo Bussola
Editore: Einaudi, 2018
Genere: narrativa italiana
Pagine: 202
Prezzo: 17,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.
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