Sinossi:
«Mi creda, avrà bisogno ancora di un sacco di caffè oggi.
Sarà una cosa lunga.» Nella saletta colloqui del seminterrato del reparto
psichiatrico dell’ospedale,
Frank Bennell, stimato criminologo alla soglia della
pensione, chiede aiuto a Robert Winter, psicologo con cui ha collaborato in
numerosi casi di omicidio.
Però i due esperti del lato oscuro della natura umana questa
volta sono messi a dura prova. La donna che si trovano davanti, sopravvissuta a
un grave incidente
su una strada di montagna immersa nella nebbia e battuto
dalla pioggia, sembra oscillare tra realtà terribili e allucinazioni. Si chiama
Laura Schrader,
trentadue anni, capelli biondi; nell’auto accanto a lei una
pistola vecchio modello col caricatore vuoto e un baule in cui si nasconde una
dura verità.
Nel suo sguardo diffidenza e terrore. Perfino Winter, il
quale nella sua carriera ha ascoltato dai suoi pazienti storie così plausibili
da non riuscire
quasi a smascherarle, non sa come mettere in ordine i pochi
elementi ricavati con tanta fatica dalla donna: l’uomo che l’ha salvata
chiamando i soccorsi
e poi è sparito nel nulla, bambini dagli occhi di ghiaccio,
misteriose uccisioni… Fatica a collegarli a quanto si vede nella foto che gli
ha mostrato il
collega: qualcosa di terribile, che supera ogni sua
aspettativa. In una lunga notte, fuori dalla clinica, sotto un cielo nero e
gonfio di odio sta succedendo
qualcosa. Ma cosa? Bisogna credere a quella donna per
arrivare in tempo. Se sarà ancora possibile.
Commento
Wulf Dorn è uno dei miei autori di thriller preferiti, in
particolare Wulf scrive thriller psicologici spesso davvero inquietanti e con
un alto grado di fattori inspiegabili al loro interno. Il pregio dei suoi
libri, però, è sempre stato che alla fine, per quanto assurda, la spiegazione c’era
sempre e di solito lasciava spiazzati ma rendeva la storia plausibile. Beh, in
questo suo ultimo libro, purtroppo, la spiegazione non è all’altezza dell’assurdità
della trama.
Intendiamoci, se questo libro fosse stato etichettato come
fantascientifico, non avrebbe brillato per originalità, ma forse sarebbe stato
bellissimo, ma un thriller, per quanto parli di psicosi e disturbi della mente,
non può discostarsi tanto dalla realtà. E’ vero, e lo stesso Dorn ce lo dice nella
prefazione, che lo spunto viene dalla realtà e che molti dei fatti narrati
negli intermezzi sono tratti da fatti realmente accaduti nel 2016… ed anche il
messaggio di fondo, il fatto che i bambini vanno rispettati e che troppo spesso
sono vittime di soprusi inaccettabili, non basta a far reggere la trama, almeno
a mio parere.
Mi dispiace, ma secondo me purtroppo Wulf Dorn stavolta è
inciampato in qualcosa di troppo poco realistico per poter risultare credibile…
no, non lo consiglio.
Opera recensita: “Gli eredi” di Wulf Dorn
Editore: Corbaccio, 2017
Genere: thriller
Ambientazione: Germania
Pagine: 324
Prezzo: 17,60 €
Consigliato: no
Voto personale: 6,5.
Nessun commento:
Posta un commento