Sinossi:
Scrittore e omosessuale: due colpe imperdonabili per il
regime castrista, che perseguitò Reinaldo Arenas, lo incarcerò, lo colpì negli
affetti e lo condannò
a un umiliante programma di riabilitazione. Arenas riuscì a
fuggire, ma l’esilio gli rivelò altri orrori: l’ambiguità presente nel mondo
degli esuli cubani,
così come l’ipocrisia della sinistra occidentale, viziata
dal mito della rivoluzione cubana. Nella sua struggente autobiografia, uno dei
massimi scrittori
cubani delle ultime generazioni ripercorre tutta la sua
esistenza, la lotta per la sopravvivenza, gli interrogatori, la fuga, la
malattia. Congedandosi
tuttavia, prima del suicidio, con parole in cui risuona uno
slancio di speranza e libertà.
Commento:
Scrittore, omosessuale, controrivoluzionario, semplicemente
uomo. Reinaldo Arenas è uno dei tantissimi intellettuali cubani che hanno
vissuto dall’interno il regime dittatoriale di Fidel Castro e ne hanno
denunciato gli abusi e le atrocità pagando un prezzo altissimo. Reinaldo Arenas
non si risparmia e non ci risparmia nulla: ci racconta tutto della sua vita – a
partire da quando aveva due anni – in modo semplice, diretto, con quella schiettezza
tipica dei veri latini, abituati a dire pane al pane e vino al vino senza peli
sulla lingua. Così conosciamo nel dettaglio tutte le vicissitudini di Arenas,
dall’infanzia in campagna, all’adolescenza durante la dittatura di Batista, alla
rivoluzione Castrista, al reclutamento come tecnico contabile. Ci sono, in
questo lungo e dettagliato racconto, alcuni punti incrollabili della vita di
Arenas: il rapporto strettissimo con la natura, la carica erotica dirompente e
quasi insostenibile, il senso di ribellione che si oppone all’oppressione ed
alla proibizione… l’amore per il mare, il rischiare continuamente
barcamenandosi ogni giorno fra traditori, delatori, ipocriti e pochi amici veri…
la scrittura come denuncia e veicolo di rabbia, amore, informazione. Un libro
che ho divorato, che fa venire voglia di conoscere, di leggere, di sapere, che
coinvolge e non annoia mai. Consigliatissimo.
Opera recensita: “Prima che sia notte” di Reinaldo Arenas
Editore: Guanda, prima ed. 1990
Genere: autobiografia
Ambientazione: Cuba-Stati Uniti
Pagine: 325
Prezzo: 13,50 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8,5
Nessun commento:
Posta un commento