Sinossi:
Agli estremi confini orientali della Russia, dentro al vento
del Pacifico, per terre immense che sembrano sfuggite alla storia, Pavel
Gartsev e i suoi
compagni danno la caccia a un criminale dal volto
sconosciuto. Pavel, nato e cresciuto nella Russia di Stalin, ha un passato di
solitudine e abbandoni:
rimasto orfano da bambino in circostanze che non conosce, ha
vissuto, soldato ancora giovanissimo, tutta la violenza della seconda guerra
mondiale. Rientrato
a casa, Pavel si iscrive all’università, conosce Sveta,
sogna di iniziare con lei una vita normale, ma all’addensarsi della guerra
fredda è richiamato
in servizio nell’est del paese e gli viene assegnato il
compito di dare la caccia, insieme ad altri soldati, a un uomo evaso da un
campo di prigionia.
Per molti giorni i cinque, accompagnati da un cane, seguono
per l’infinita distesa della taiga le tracce dell’uomo; la preda è astuta, più
volte si fa
gioco dei suoi inseguitori, costringendoli a un vagare
disperato ed esaltante. Quando i suoi compagni vengono feriti, Pavel decide di
continuare la caccia
da solo, ma non sa ancora che la vera identità del
fuggitivo, una volta scoperta, sarà capace di sconvolgere la sua vita.
Commento:
Un meraviglioso racconto di guerra e d’amore. Due concetti,
due termini, dai significati così ampi e sfuggenti che si fa fatica ad
inquadrarli. Cos’è la guerra? Non solo un combattimento fisico e frontale, ma
anche una battaglia interiore, una lotta contro la volontà di lasciarsi andare,
il superamento dei propri limiti, la capacità di conoscere e seguire i propri
valori senza lasciare decidere gli altri. E cos’è l’amore? L’amore tra uomo e
donna, certo, ma anche l’amore per la giustizia, l’ammirazione per la
superiorità dell’altro, la ricerca spasmodica di un motivo, anche illusorio,
per continuare a vivere. Troviamo tutto questo in queste pagine: concetti
grandissimi quasi quanto la terra che i protagonisti percorrono. Una terra, un
paesaggio, una natura, un viaggio, una fuga, che è metafora della vita. E
quando tutto sembra perduto si deve trovare la via d’uscita, l’occasione, la
forza per ricominciare da zero.
Lettura piacevole, avvincente e quasi commovente nel finale,
un’analisi delicata e sobria dei più estremi sentimenti umani. Consigliato.
Opera recensita: “L’arcipelago della nuova vita” di Andrei
Makine
Editore: La nave di Teseo, 2017
Genere: narrativa internazionale
Ambientazione: Siberia
Pagine: 234
Prezzo: 20,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8,5.
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