Sinossi:
Dopo 12 anni
di silenzio, il 9 ottobre 2018, in contemporanea mondiale, torna Markus Zusak,
l'autore di Storia
di una ladra di libri, con il suo nuovo, attesissimo romanzo, Il
ponte d'argilla.
Sono seduto, e
penso, e batto. Batto sui tasti. Scrivere non è mai facile, ma diventa più
semplice se hai qualcosa da dire. Lasciare che vi parli di nostro fratello. Il
quarto dei ragazzi di Dunbar, Clay. Perché quello che sto per raccontarvi
accadde a lui. E, tramite Clay, cambiammo anche noi. Tutti.
C'erano stati anche un
nonno con la passione per i miti greci, una nonna e la sua macchina da
scrivere, un pianoforte consegnato nel posto sbagliato, una ragazza con le
lentiggini che amava le corse dei cavalli, e un padre che, dopo la morte della
moglie, aveva abbandonato i suoi cinque figli: Matthew, Rory, Henry, Clay e
Tommy. I fratelli Dunbar. Costretti a vivere soli, e a definire da soli le
regole della propria esistenza. E quando il padre tornerà sarà Clay l'unico dei
fratelli che accetterà di aiutarlo e costruire con lui un ponte, concreto e
metaforico nello stesso tempo: lo farà per la sua famiglia, per il loro
passato, per il loro futuro, per espiare le colpe, per affrontare il dolore. Lo
farà perché lui è l'unico che conosce tutta la storia, e per questo è obbligato
a sperare. Ma fino a che punto Clay potrà portare avanti la più difficile di
tutte le sue corse? Quanti degli ostacoli che la vita gli ha posto davanti
riuscirà a superare? Quanta sofferenza può sopportare un ragazzo? Dodici anni
dopo Storia di una ladra di libri, Markus Zusak torna con un romanzo di
lancinante bellezza, che non ha paura di commuovere e che lo conferma come uno
dei più importanti autori della scena letteraria mondiale: la storia di Clay,
dei suoi fratelli e della sua famiglia è di quelle destinate a incidere a lungo
nell'immaginario collettivo, per la densità di vita e sentimenti, per il
racconto travolgente, per la voce acuta, calda e suggestiva.
Commento:
Ve lo ricordate Storia di
una ladra di libri, il bellissimo romanzo con protagonista una bambina nella
Germania nazista? Ecco, il suo autore, Markus Zusak, non ha scritto solo quel
libro, ma anche altri romanzi destinati ad un pubblico di ragazzi. Il ponte
d'argilla, invece, pur parlando sempre di ragazzi, è destinato indubbiamente ad
un pubblico adulto. E non potrebbe che essere così, vista l'importanza e la
profondità dei temi affrontati. Di cosa si parla qui? Di amore, di morte, di
emigrazione, malattia, sogni, ragazzi, abbandono… ma sopra ogni cosa, qui si
parla di famiglia. Di famiglie che sopravvivono a tutto, anche alla morte, di
legami fraterni indistruttibili, di ponti costruiti da un ragazzo e da suo
padre, "l'assassino"; di corse a perdifiato, scommesse, placcaggi e
notti su un materasso all'aria aperta, sotto le stelle, a scambiarsi il cuore.
Il ponte d'argilla, il
ponte di Clay, è un libro particolare… se dovessi dire l'aggettivo che ho avuto
in mente leggendo, direi che è un libro maschio, ruvido a tratti, ma
crepuscolare, profondo, nostalgico in altri punti; è un romanzo che parla di
affetto come sanno fare gli uomini, i giovani uomini che hanno dovuto crescere
in fretta, con quella timidezza, quel riservo che dà a tutto un tocco di
poesia. La storia ci viene raccontata da Matthew, il figlio più responsabile,
che a distanza di anni batte tutto sulla "Vecchia MDS" perché niente
vada dimenticato. È la storia di una famiglia, di un giovane uomo, Michael
Dunbar, che dapprima si innamora di una ragazza del suo paese, poi quando lei
si allontana, trova il coraggio di riemergere dalle sue ferite e di conoscere
una giovane donna, Penelope, arrivata in Australia da poco, dalla Polonia, e di
formare con lei una famiglia. È la storia, questa, di quella famiglia numerosa
e felice e di come la morte sia entrata nella loro casa e vi abbia soggiornato
a lungo. È la storia, questa, di un ragazzo, Clay, quello che sorrideva sempre,
delle sue corse, del suo amore, di un ponte costruito con l'argilla. È un
libro, questo, che ricorda vagamente – per stile e descrizioni – i romanzi
americani della prima metà del Novecento, sebbene sia ambientato in Australia. È
un libro da leggere? Forse, non tutti, probabilmente, lo apprezzeranno. Io,
insomma, direi che è un libro discreto, non brilla né sfigura… quindi tutto
sommato ve lo consiglio.
Opera recensita: "Il
ponte d'argilla" di Markus Zusak
Editore: Frassinelli, 2018
Genere: narrativa
straniera
Ambientazione: Australia
Pagine: 504
Prezzo: 20,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 7,5.
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