Sinossi:
Da quando Conan Doyle ha dimostrato che del corpo, in
un'indagine ben condotta, si può tranquillamente fare a meno, molti autori di
storie poliziesche si sono divertiti a mettere i propri protagonisti in
condizione di non potersi muovere. Ultimo, ma solo in ordine di tempo, è
arrivato Roberto Bolaño, che in questo romanzo ha inventato Auxilio Lacouture.
Se per via della stazza il detective di Rex Stout abbandona a fatica e
malvolentieri la sua serra, Auxilio, che invece sembra la «versione femminile
di don Chisciotte», non può semplicemente uscire dai bagni della facoltà di
Lettere e Filosofia di Città del Messico, dove l'esercito e i reparti
antisommossa hanno appena fatto irruzione. Siamo nel settembre del 1968, cioè
nel cuore di una stagione rivoluzionaria rispetto alla quale i moti europei
sono un pranzo di gala appena un po' rumoroso. Quella che Auxilio arriva pian
piano a ricostruire è la «storia di un crimine atroce» che ha lasciato il segno
su tutta una generazione di giovani latinoamericani. Un'immagine dopo l'altra,
lo spazio fisico si dissolve, mentre la voce di Auxilio diventa quella di
Bolaño, e attraverso una galleria di personaggi indimenticabili ridisegna la
geografia, immaginaria e persino troppo reale, di un intero continente.
Commento:
Quando si apre la prima pagina di questo libro non si sa
bene cosa aspettarsi, se la "storia di un crimine atroce" – come annuncia
la protagonista nelle prime righe – o se una commedia dell'assurdo, come
suggerirebbe l'incipit esuberante e quasi farsesco della stessa protagonista.
In realtà, ciò che scorrerà davanti al lettore, sempre più intrigato dalla
prosa viva, scoppiettante e tutta Sudamericana di Auxilio, è lo scorrere
onirico, allucinato e soprannaturale di una vita – di tante vite – spaccate in
due da una data: il 18 settembre 1968. È questo il giorno in cui i gruppi
antisommossa dell'esercito hanno violato l'autonomia universitaria entrando di
forza nell'Università di Città del Messico e, poco distante, compiendo una strage
di studenti a Tlatelolco (la prima data è corretta, ma nella realtà i due
avvenimenti non sono contemporanei: il massacro avvenne alcuni giorni dopo). È questo
il giorno in cui Auxilio Lacouture, cittadina uruguayana di Montevideo arrivata
in Messico come tuttofare e madre di tutti i poeti messicani, sentendo il
tumulto esce dai bagni della facoltà di lettere e filosofia per farvi subito
ritorno, intuendo che quello è l'ultimo baluardo della sua resistenza, che è in
definitiva l'unico modo che ha per salvarsi. Vi rimane rinchiusa per dodici
giorni, l'ardimentosa Auxilio, e si capisce che quell'esperienza scioccante costituirà
il punto focale della sua intera vita e, conseguentemente, di quest'intero
romanzo. In un crescente delirio, Auxilio rivivrà, in quei dodici giorni che
vive come una notte perenne, tutto ciò che le è accaduto prima e tutto ciò che
ancora deve accadere, in un continuo rimescolarsi di ricordi e visioni,
incontri e conversazioni, eventi e disavventure. È come se per lei, dopo
quell'esperienza, non ci fosse modo di ritornare indietro e tutto dovesse
essere visto da quei bagni della facoltà di lettere, come in un filtro che
condiziona il giudizio e la vita.
Ora, se Bolaño è
criptico nei contenuti, nominando continuamente eventi e personaggi per lo più
sconosciuti al lettore medio, è invece esplosivo nella scrittura: ci sono
frasi, considerazioni, immagini evocate dalla protagonista che sarebbero degne
di entrare in un quadro del miglior pittore surrealista. E in generale, l'intero
romanzo è pervaso da una verve instancabile che genera bellezza e spinge a
continuare la lettura pur, talvolta, brancolando nel buio della non conoscenza.
Un libro da leggere, approfondire e rileggere, con una protagonista da
conoscere che ci conduce – caotica e fluttuante – in una Città del Messico
inedita, rarefatta e fantastica. Lettura consigliata agli audaci.
Opera recensita: "Amuleto" di Roberto Bolaño
Editore: Adelphi
Genere: letteratura
latinoamericana
Ambientazione: Città del
Messico
Pagine: 141
Prezzo: 16,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8,5.
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