Sinossi:
Una donna tradita
dall'uomo per il quale ha rinunciato alla sua carriera. Una donna che vive al
limite, sfruttata, abusata. Una donna che subisce violenza proprio dal marito
che tanto ha amato. Tre donne che il destino unisce per un fine comune. I
conti, alla fine, si pagano.
«È vero, stava per uccidere un uomo, ma avrebbe
anche liberato una donna. La somma algebrica delle sue azioni sarebbe stata
uguale a zero. E poi un'altra persona avrebbe liberato lei.»
Una trama perfetta. Camilla Läckberg è una fuoriclasse.
Commento:
Bah… davanti a questo libro non posso non esprimere perplessità:
non è scritto male, la trama ha un suo senso, ma ciò che mi lascia perplessa è
la deriva "estremista" che la Lackberg ha preso negli ultimi tre
romanzi, a cominciare proprio da questo. È stato proprio Donne che non
perdonano, nel 2018, a dare la stura al filone eccessivamente femminista della
Lackberg, proseguito poi con i due libri della serie di Faje Adelheim. Donne
sorelle, donne che si liberano a vicenda, donne che si vendicano, donne che
uccidono, quasi in un occhio per occhio, dente per dente, quasi che l'unica
strada per fermare la violenza e la prevaricazione sia altra violenza… è questo
messaggio eccessivamente forte, spinto all'estremo fino a diventare grottesco,
surreale, distruttivo che mi disturba. Per il resto il romanzo è, lo ripeto,
tutto sommato credibile e godibile – tanto più che è molto breve – però decisamente
non mi sento di consigliarlo.
Opera recensita: "Donne che non perdonano" di Camilla
Lackberg
Editore: Einaudi, 2018
Genere: thriller
Ambientazione: Svezia
Pagine: 152
Prezzo: 14,50 €
Consigliato: no
Voto personale: 6,5.
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