Sinossi:
La parola più importante
della nostra lingua è gentilezza. Che non c’entra nulla con le buone maniere,
né con l’essere mite. L’uomo civile cui si riferiscono queste pagine non è
l’eterno sconfitto, non rifiuta il conflitto. Lo accetta, invece, come parte inevitabile
e proficua della complessità e della convivenza. Accetta il conflitto e lo
pratica secondo regole, in una dimensione non distruttiva, umana. La gentilezza
è una virtù necessaria a trasformare il mondo e a mettere in atto la giustizia.
Per questo ha a che fare con il coraggio. Perché il coraggio è una dote del
carattere ma anche dell’intelligenza. Consiste nella capacità di entrare in un
rapporto razionale ed equilibrato con il pericolo e il rischio, gestendoli nei
limiti in cui questo è possibile. In questo senso gentilezza e coraggio sono
affini, hanno in comune innanzitutto la percezione dell’altro e della
complessità del mondo. Quello su cui le vicende odierne ci portano a riflettere
è che bisogna affrontare la vita accettandone l’ignoto, che si tratti di
politica o di epidemie. Bisogna affrontare il rischio prendendo tutte le
precauzioni sensate ma non quelle insensate, generate da un bisogno immaturo e
pericoloso di governare l’ingovernabile, cioè l’incertezza. Non bisogna
lasciare che la paura diventi una forza incontrollabile e distruttrice, ma
trasformarla in uno strumento per cambiare le cose.
Commento:
A me Carofiglio piace, mi
piace quando parla di giustizia, di quotidianità, di umanità. Mi piace come usa
le parole, come ci gioca con perizia; mi piace la sottigliezza delle sue
osservazioni e descrizioni. Però non tutte le opere di Carofiglio sono uguali,
alcune sono memorabili, altre dimenticabili, altre… una via di mezzo. Questo
breviario che in realtà è un saggio fa parte dell'ultima categoria: è molto
interessante, ma altresì molto, ma molto pesante. In realtà credo che tutto
stia nelle aspettative: mi aspettavo leggerezza, immediatezza, apertura, ho
trovato un testo di studio, un manuale, un libro non immediato e – oserei dire –
persino elitario. Carofiglio affronta qui temi importanti come la gentilezza,
il coraggio, le manipolazioni, la comunicazione buona e quella fallace, le
paure e le loro ripercussioni sociali sul piano del dibattito, politico e non
solo. Lo ripeto, i concetti espressi sono molto interessanti, aiutano a
riflettere, chiarire, scegliere, però prima di leggere questo libro bisogna
sapere a coscosa aspettarsi, avere ben chiaro a cosa si va incontro. Nel
sottotitolo si legge la parola "Breviario": ora, probabilmente
sbagliando, io l'avevo associata ad un qualcosa di maneggevole, pratico, risolutivo,
immediato, una lettura da tenere con sé, da riaprire saltuariamente e da
consultare periodicamente. Non è così. Della gentilezza e del coraggio è un
libro interessantissimo, purché si sappia che è un saggio dettagliato, accurato
e ricco di citazioni dotte ed esemplificazioni efficaci, ma non immediate.
Opera recensita:
"Della gentilezza e del coraggio. Breviario di politica e altre cose"
di Gianrico Carofiglio
Editore: Feltrinelli, 2020
Genere: saggio
Pagine: 128
Prezzo: 14,00 €
Consigliato: sì/no
Voto personale: 7.
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