Sinossi:
Giovanni Drogo, un
sottotenente, viene mandato in una lontana fortezza. A nord della fortezza c'è
il deserto da cui si attende un'invasione dei tartari. Ma l'invasione, sempre
annunciata, non avviene e l'addestramento, i turni di guardia, l'organizzazione
militare, appaiono cerimoniali senza senso. Quando Drogo torna in città per una
promozione, si accorge di aver perso ogni contatto con il mondo e che ormai la
sua unica ragione di vita è l'inutile attesa del nemico. Tornato alla fortezza,
si ammala e proprio allora accade l'evento tanto aspettato: i tartari avanzano
dal deserto. Nell'emozione e nella confusione del momento, senza che lui possa
prendere parte ai preparativi di difesa, Drogo muore, dimenticato da tutti.
Commento:
Quante ore, settimane,
giorni, mesi, anni della nostra vita abbiamo passato in attesa? A volerlo
quantificare, quanto tempo abbiamo trascorso nella speranza che accadesse
qualcosa, qualcosa di epocale, nuovo, diverso che imprimesse ai nostri giorni
quella svolta decisiva che tanto aspettavamo? E intanto il tempo è passato, è
scivolato via inesorabile e noi siamo cresciuti, cambiati, magari invecchiati
senza che quel qualcosa accadesse. È ciò che accade a Giovanni Drogo, il
protagonista di questo bellissimo romanzo di Dino Buzzati: tenente nominato in
servizio di prima nomina alla fortezza Bastiani, mentre vi si reca, Drogo
scopre dal capitano Ortiz che quella dov'è stato destinato è tutt'altro che una
fortezza ambita. Non è per nulla movimentata, è piccola e quasi morta, nessuno
vuole venirci e tantomeno restarci. Così, un po' frustrato ma comunque
impressionato dalla fortezza e soprattutto dal deserto a Nord, Drogo si propone
di rimanerci quattro mesi, ma allo scadere dei quali decide di rimanere.
Attende, come tutti gli altri, che dal Nord, dal deserto, arrivino i tartari,
arrivi il nemico, scoppi la guerra, ci sia dell'attività. E attende, e attende,
e intanto aumenta di grado, i comandi della fortezza si avvicendano come i
soldati, ma i nemici non arrivano. E passa il tempo, passa tanto tempo, finché
Drogo, ormai vecchio, si ammala. È proprio allora, dopo che li ha attesi per
tanto tempo, che i nemici arrivano. Un libro scritto in modo magistrale, con
una prosa scorrevolissima, fluida ed evocativa e con un finale davvero
commovente. Un classico sul tempo, sull'attesa e sulla necessità di vivere la
vita quando e come se ne ha la possibilità, al meglio possibile. Se ancora non
l'avete letto, dovreste proprio recuperarlo.
Opera recensita: "Il
deserto dei tartari" di Dino Buzzati
Editore: Mondadori, prima
ed. originale 1940
Genere: letteratura
italiana
Ambientazione: non
definita
Pagine: 202
Prezzo: 12,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 9.
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