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venerdì 18 settembre 2020

RECENSIONE: MATTEO BUSSOLA - L'INVENZIONE DI NOI DUE

Sinossi:

«Cominciai a scrivere a mia moglie dopo che aveva del tutto smesso di amarmi». Cosí si apre questo romanzo, in cui Milo, sposato con Nadia da quindici anni, si è accorto che lei non lo desidera piú: non lo guarda, non lo ascolta, non condivide quasi nulla di sé. Sembra essersi spenta. Come a volte capita nelle coppie, resta con lui per inerzia, per dipendenza, o per paura. Quanti si arrendono all’idea che il matrimonio non possa diventare che questo? Milo no, non si arrende. Continua ad amare perdutamente sua moglie, e non sopporta di non ritrovare piú nei suoi occhi la ragazza che aveva conosciuto. Vorrebbe che fosse ancora innamorata, curiosa, vitale, semplicemente perché lei se lo merita. Ecco perché un giorno le scrive fingendosi un altro. Inaspettatamente, lei gli risponde, dando inizio a una corrispondenza segreta. In quelle lettere, sempre piú fitte e intense, entrambi si rivelano come mai prima. Pian piano Milo vede Nadia riaccendersi, ed è felice, ma anche geloso. Capisce di essere in trappola. Come può salvarsi, se si è trasformato nel suo stesso avversario?

 

Commento:

Milo e Nadia non comunicano, lei lo tollera appena, lui non ha mai smesso di amarla. La ama di un amore protettivo, avvolgente, adorante, totale. Ma lei è totalmente assorbita dal romanzo lunghissimo che sta scrivendo da anni, è sempre più lontana, sempre più distante. Milo soffre, non sa come riportarla a sé, come ritrasformare la cenere in amore. Poi gli viene l'idea. La storia tra Milo e Nadia era cominciata in quinta liceo, con due ragazzi sconosciuti e una scritta su un banco: due parole, "Chi sei?"; era proseguita fino all'ultimo giorno di scuola, era annegata nella lucida pulizia di quello stesso banco e nella distanza della non conoscenza; poi i meandri della vita avevano riportato quelle due anime l'una davanti all'altra e… e ora Milo capisce che, dopo quindici anni di matrimonio, dopo essersi divisi le imperfezioni e le paranoie, lui e Nadia devono tornare a conoscersi… e devono farlo scrivendo, come la prima volta. Così finge di essere un altro uomo. E scrive a Nadia, le rivela le sue paure, ne scopre i desideri… ma sarà la strada giusta? Milo non lo sa e la distanza non accenna a diminuire…

Matteo Bussola, con lo sguardo sensibile e attento che abbiamo imparato a conoscere in ogni suo scritto, indaga un tema scivoloso come le relazioni di coppia, l'amore, il matrimonio, la famiglia, restituendoci una quotidianità normale, afflitta dal logorio del tempo e dal cristallizzarsi solo apparente dei sentimenti che finiscono, in realtà, per sfaldarsi se non curati, alimentati, coltivati. Ma queste pagine intimiste e introspettive - che ci rivelano una scrittura più matura e volta colpire in profondità più che a stupire con esplosioni di parole – ci mostrano anche che non tutto è perduto e che da una crisi può arrivare anche una riscoperta di sé e dell'altro e, perché no, una liberazione.

 

-       Opera recensita: "L'invenzione di noi due" di Matteo Bussola

Editore: Einaudi, 2020

Genere: narrativa italiana    

Ambientazione: Verona

Pagine: 216

Prezzo: 17,00 €

Consigliato: sì

    Voto personale: 8.

                  

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