Sinossi:
La storia vera di come John
Douglas, agente dell'FBI e pioniere dei cosiddetti serial killer profiler,
partecipò alla caccia di uno dei più conosciuti serial killer della storia
statunitense. Per 31 anni l'uomo, che si firmava BTK (Bind Tortur Kill - Lega
Tortura Uccide) ha terrorizzato la città di Wichita, in Kansas, aggredendo,
violentando e strangolando moltissime vittime, deridendo la polizia e
vantandosi dei suoi crimini efferati con giornali e televisioni. Dopo i primi
omicidi scomparve nel nulla, per riapparire nove anni dopo, lamentandosi della
poca attenzione ricevuta e rivendicando altri delitti a lui non attribuiti.
Quando finalmente fu catturato, si rivelò essere Dennis Rader, sessantunenne
uomo di chiesa, sposato e padre di due figli. John Douglas, rinomato per aver
aiutato a risolvere altri casi, fu convocato come consulente per i delitti di
BTK nel 1980 e collaborò alle indagini fino al definitivo arresto. Dopo la
sentenza, ottenne interviste esclusive non solo da Rader, ma anche dai suoi
familiari ed amici.
Commento:
Nella mente del serial
killer è il racconto, fatto dalla voce autorevole di chi ha contribuito al suo
arresto, della storia criminale di un uomo che per trent'anni ha ucciso almeno
dieci persone, soprattutto donne, in una cittadina del Kansas riuscendo a
condurre una doppia vita e a non farsi prendere pur irridendo la polizia,
rimproverandola per non avergli attribuito tutti i delitti e non avergli
dedicato abbastanza attenzione. Quest'uomo è Dennis Rader, nella dimensione
privata sposato, padre di due figli, assiduo frequentatore della Chiesa, nella
dimensione "pubblica", quella da killer, è conosciuto come BTK, lega,
tortura, uccidi. Grande appassionato di bondage e amante delle legature con
corde, stoffa, biancheria intima, Btk ama torturare psicologicamente le sue
vittime, far sì che l'assoggettamento duri a lungo, perché sappiano di essere
in suo potere; dopo di che le strangola o le soffoca e molto spesso si masturba
sul cadavere. Sceglie con cura le sue vittime, è organizzato, fantastica
lungamente su cosa potrebbe far loro, ma spesso imprevisti e contrattempi lo
costringono ad affrettare i tempi di esecuzione dell'omicidio. I ricordi del
delitto, i particolari, placano temporaneamente la sua fame perenne di vite
umane. Per John Douglas e per molti altri agenti Btk è stato inafferrabile per
trent'anni, salvo poi tradirsi proprio per uno smodato desiderio di notorietà,
di fama, che l'ha portato a fidarsi della polizia. Una volta in prigione,
mentre scontava la condanna a dieci ergastoli, Douglas l'ha incontrato ed
intervistato; nel libro, oltre al resoconto dell'attività criminale di Rader,
troviamo l'intervista, molte considerazioni di Douglas e, cosa più
interessante, alcune parti del diario di Btk. In generale posso dire che il
libro mi sia piaciuto, affronta la vicenda con approccio professionale, tecnico,
psicologico, senza sensazionalismi eccessivi ma neppure limitandosi ai fatti.
Tuttavia ciò che mi ha disturbato è stata la presenza di fatti personali,
giudizi, esternazioni esplicite dell'autore: l'odio e il disprezzo mostrati da
Douglas verso Rader e altri come lui sono comprensibili, ma forse non avrei
voluto trovarli in un libro.
A parte questo, a chi ama il
true crime e i serial killer questo libro potrebbe piacere. Una piccola avvertenza:
dati gli argomenti trattati, è scontato che ci siano scene crude che a qualcuno
potrebbero dar fastidio.
Opera recensita: "Nella
mente del serial killer" di John Douglas
Editore: Edizioni
clandestine, 2008
Genere: biografia, true
crime
Ambientazione: Wichita,
Cansas, Stati Uniti
Pagine: 298
Prezzo: 15,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8,5.
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