simposio lettori copertina

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venerdì 11 marzo 2022

RECENSIONE: DAMON GALGUT - LA PROMESSA

Sinossi:

Una saga familiare moderna che poteva arrivare solo dal Sudafrica, scritta in splendida prosa dall’autore vincitore del Booker Prize, Damon Galgut. Perseguitati da una promessa non mantenuta, dopo la morte della madre i membri della famiglia Swart si perdono di vista. Alla deriva, le vite dei tre figli della donna procedono separatamente lungo le acque inesplorate del Sudafrica: Anton, il ragazzo d’oro amareggiato dal potenziale inespresso che è la sua vita; Astrid, il cui potere sta nella bellezza; e la più giovane, Amor, la cui vita è plasmata da un nebuloso senso di colpa. Ritrovandosi per quattro funerali nel corso di tre decenni, la famiglia in declino rispecchia l’atmosfera del paese: un’atmosfera di risentimento, rinnovamento e infine di speranza.

La promessa è un dramma epico che si dispiega al ritmo dell’incessante marcia della storia nazionale, che i lettori di Galgut ameranno di certo e che ne incanterà di nuovi.

 

Commento:

Questo libro ha, in sé, il respiro delle grandi opere. Non so bene cosa, nella trama o nello stile, mi spinga ad asserirlo con convinzione, ma so che c'è, in queste pagine, qualcosa di inespresso, mistico e profondo, che le rende un luogo piacevole in cui sostare, un luogo di pace nonostante vi si racconti la guerra. Non si parla di guerra in modo diretto, questo no, eppure si percepisce sempre, costantemente, durante la lettura, una tensione forte, sempre sul punto di deflagrare. È una tensione che riguarda sia i personaggi, i protagonisti principali di questa storia, sia il contesto sociale in cui la storia è ambientata. Parallelismo, questo, che ritorna costantemente in questa narrazione: le vicende della famiglia Swarth, spalmate nel corso di alcuni decenni, si sviluppano di pari passo con quelle storico-politiche del Sud Africa, Paese in cui è ambientato il romanzo. Un personaggio, fra i molti pure interessanti, mi ha colpita e mi è rimasto dentro anche a distanza di settimane dalla fine della lettura: Amor, quella che al principio è la figlia minore dei Swarth e poi finirà per essere… non posso dirvelo. È lei l'anima vera di questa storia, quella che meglio la rappresenta. E dovrete scoprirla da voi… secondo me, merita.

 

Opera recensita: "La promessa" di Damon Galgut

Editore: E/O, 2021

Traduzione: Tiziana Lo Porto

Genere: narrativa straniera

Ambientazione: Sud Africa

Pagine: 288

Prezzo: 11,99 €

Consigliato: sì

Voto personale: 8,5.

  

mercoledì 9 marzo 2022

RECENSIONE: INES CAGNATI - GENIE LA MATTA

    Sinossi:

Questo romanzo è la storia dell’amore, lancinante e assoluto, di una figlia, Marie, nata da uno stupro, per la madre, Eugénie detta Génie, che, ripudiata dalla famiglia e respinta dalla comunità dopo che ha generato una bastarda, si è murata nel silenzio e nella lontananza. Una madre che sa dirle soltanto: «Non starmi sempre tra i piedi», che raramente la abbraccia; una che tutti, in paese, bollano come matta e sfruttano facendola lavorare nei campi e nelle fattorie in cambio di un po’ di frutta, di un pezzo di carne. Ma l’amore di Marie è impavido, indefettibile – va oltre il tempo. Con una scrittura di assoluto nitore, laconica e bruciante, a tratti intensamente lirica, Cagnati ci racconta una vicenda in cui, sullo sfondo di una terra aspra e inclemente, si intrecciano brutalità e tenerezza, strazio e rancore, lutto e incantamento, riuscendo a raggiungere un’essenzialità trasognata che sembra dissolvere la tragicità degli eventi.

 

Commento:

Si chiama Eugénie, proviene dalla miglior famiglia del paese, in vista, rispettata ed altolocata, ma nessuno la chiama con il suo nome, né con appellativi rispettosi come Signora o signorina… tutti la chiamano solo Génie o Génie la matta. A raccontarci la sua storia e la sua vita è Marie, sua figlia, quella che tutti chiamano Marie la bastarda. Questa ragazzina schiva, solitaria che sta sempre appresso a sua madre anche quando lei la scaccia bruscamente, è nata da una violenza, da uno stupro. Non sa chi sia suo padre ed ha sempre vissuto sola, in una casupola diroccata sotto i salici, nell'estrema periferia isolata dove vanno solo le bestie, con lei, Génie, quella madre che ama oltre ogni dire. È proprio Marie a raccontarci la storia di una madre che non era affatto matta, che lavorava più di un uomo nei campi e nelle fattorie senza alcun salario se non gli avanzi delle tavole dei ricchi. Génie ha sofferto in silenzio, portando il dolore della solitudine come una cintura di forza, il rifiuto della società come un'armatura per resistere, l'amore taciturno per quella figlia nata dal suo primo no come una fiammella di luce nel buio della sera. La brusca, schiva, infaticabile Génie ha il coraggio di far fronte alle decisioni, di lottare perché sua figlia abbia un'istruzione, una possibilità, di credere infine che anche per lei ci sia una seconda chance. Il suo coraggio è enorme dinanzi alla pochezza della società, dei moralisti e benpensanti che, incapaci di guardare con benevolenza a chi non sottosta alle loro regole, quando rialza la testa tentano ogni modo per schiacciarla di nuovo nel fango e nella disperazione.

Pubblicato nel 1976 in Francia e proposto per la prima volta nel 2022 da Adelphi per la traduzione di Ena Marchi, Génie la matta di Inès Cagnati è un romanzo meraviglioso, un piccolo gioiello letterario che ci porta indietro in un'epoca non lontana dalla nostra e in una società rurale, chiusa ed ipocrita nella quale non ci sarà difficile ritrovare esempi conosciuti. La scrittura, poi, merita una menzione a parte: asciutta, essenziale eppure a tratti poetica e straziante, è parte stessa della storia. La voce di Marie che racconta con la stessa placida forza solitudini e sogni non può lasciare indifferenti. Lettura davvero valida, consigliata a tutti.

 

Opera recensita: "Génie la matta" di Inès Cagnati

Editore: Adelphi, 2022 (prima ed. originale 1976)

Traduttore: Ena Marchi

Genere: narrativa francese

Pagine: 184

Prezzo: 18,00 €

Consigliato: sì

Voto personale: 9.

  

sabato 5 marzo 2022

RECENSIONE: JENNIFER HILLIER - CUORI IN TRAPPOLA

Sinossi:

La sedicenne Angela Wong, una delle ragazze più popolari della scuola, scompare senza lasciare traccia. Quattordici anni dopo, il mistero è ancora insoluto: nessuno ha mai sospettato il coinvolgimento di quella che al tempo era la sua migliore amica, Georgina Shaw, oggi donna in carriera. Di certo non Kaiser Brody, all’epoca amico di entrambe. Ma quando i resti di Angela vengono ritrovati nei boschi vicino alla vecchia casa di Georgina, Kaiser, che nel frattempo è diventato ispettore, scopre la verità: la ragazza è stata assassinata da Calvin James, lo stesso che ha ucciso almeno altre tre donne. Per le autorità, Calvin è un serial killer. Ma per Georgina è tutt’altra cosa: al liceo, lui è stato il suo primo amore.
Da quattordici anni Georgina sa cosa è successo e non l’ha mai detto a nessuno. Per quattordici anni ha mantenuto il segreto. E ora che spuntano altre vittime uccise con lo stesso modus operandi di Angela Wong, il passato torna prepotentemente a galla. Fino a che punto ci si può spingere per seppellire i propri segreti e nascondere il proprio dolore? Per quanto tempo si può convivere con la menzogna?
Candore e perversione, ossessione e gelosia: il fascino torbido delle doppie vite degli adolescenti di provincia è protagonista in questo avvincente thriller psicologico, premiato agli ITW Thriller Awards e in corso di pubblicazione in tredici paesi, firmato da una delle giovani autrici di genere più in vista nel panorama internazionale.

 

Commento:

Sebbene parta da premesse alquanto scontate, Cuori in trappola è davvero un ottimo thriller. La scena si apre in un tribunale statunitense in cui Georgina, preparata ed importante manager di un'azienda farmaceutica, sta testimoniando contro Kalvin James, un noto e pericolosissimo serial killer. La sua non è certo una testimonianza come le altre, normale o indolore, in primis perché Kalvin è imprevedibile e potrebbe trovare il modo di vendicarsi, e in secondo luogo perché anche lei è coinvolta nel crimine di cui è accusato stavolta: il brutale omicidio – accaduto quattordici anni prima – di Angela, la migliore amica di Georgina che, infatti, viene condannata a cinque anni di carcere.

Scopriamo pian piano l'evoluzione della vicenda che ci viene raccontata su più piani temporali, dal presente ai mesi prima dell'omicidio, con alcuni sprazzi intermedi della vita di Georgina nel frattempo. È avvincente il modo in cui l'autrice ci conduce, tessera dopo tessera, a comporre il puzzle di scoperte, colpi di scena, pezzi mancanti. Il risultato è un thriller piacevolissimo da leggere, che fa anche riflettere sull'adolescenza in provincia, sulle dinamiche leader-follower che si creano nei piccoli gruppi in cui il "dominio" è sperequato. Un thriller da leggere, consigliato.

 

Opera recensita: "Cuori in trappola" di Jennifer Hillier

Editore: Fazi, 2022

Traduttore: Giuseppe Marano

Genere: thriller

Ambientazione: Stati Uniti

Pagine: 376

Prezzo: 18,50 €

Consigliato: sì

Voto personale: 8,5.

  

martedì 1 marzo 2022

RECENSIONE: JUAN GOMEZ-JURADO - LUPA NERA

Sinossi:

Restare viva non è mai stato tanto difficile.

Dopo Regina Rossa, che ha incoronato Antonia Scott come la nuova protagonista assoluta del thriller spagnolo, il secondo capitolo della trilogia bestseller di Juan Gómez-Jurado.
Antonia Scott e Jon Gutiérrez sono ancora alla ricerca di Sandra Fajardo, quando Mentor li convoca per un altro caso al momento più pressante. Si tratta della scomparsa di Lola Moreno, moglie di Yuri Voronin, tesoriere di un clan mafioso che opera nella zona di Malaga. Lola Moreno è svanita nel nulla da quando, in un centro commerciale, qualcuno ha cercato di ucciderla. Nel frattempo, il marito Yuri veniva brutalmente trucidato nella loro villa. Ma Jon e Antonia non sono i soli a cercare Lola. È a questo punto che entra in scena l’ineffabile donna russa che risponde al nome di Čërnaja Volčica: la Lupa Nera, pericolosissima sicaria al soldo dei mafiosi. Dai paesaggi assolati dell’Andalusia, fino agli scenari innevati della sierra, Antonia Scott, sempre alle prese con i suoi demoni, dovrà affrontare una temibile nemica. Nel frattempo, il signor White e Sandra Fajardo non si sono certo dimenticati di lei…

 

Commento:

Meno di un anno fa – a luglio scorso – mi ritrovavo qui a scrivere di Regina rossa, il primo capitolo della serie con Antonia Scott e Jon Gutierrez, definendolo un thriller da leggere se non si vuole pensare, che tuttavia regala qualche brivido. Una valutazione ben diversa e migliore devo esprimere, invece, per questo secondo volume, Lupa nera. È un thriller lento, sì, ma un po' meno del precedente e, a differenza del primo, qui la tensione è costante. Jurado non si dilunga troppo nelle spiegazioni sul progetto o su chi siano i personaggi, motivo per cui è necessario aver letto il primo volume prima di approcciarsi a questo. E a proposito di personaggi, la poca caratterizzazione che lamentavo nella prima recensione è stata qui compensata adeguatamente da una buona evoluzione delle vicende riguardanti Antonia e, in parte, Jon. Vicende che hanno un'attesa impennata nel finale e che aprono al terzo volume della serie, Re bianco, non ancora pubblicato in Italia. Lupa nera è un buon thriller spionistico con una storia interessante di per sé, quella della mafia russa in Spagna… l'ho letto qualche settimana fa e mi sembra strano ripensarci e scriverne adesso, con le vicende a cui assistiamo impotenti che riguardano appunto la Russia… non che ci sia un legame, è ovvio, ma mi fa comunque una certa impressione. La storia, dicevo, è interessante, tantopiù che Jurado non ha inventato granché per scriverla, giacché – al netto della fiction – molto di quanto racconta è accaduto ed accade davvero in Spagna.

Un buon sequel, dunque, per Regina rossa… non ci resta che aspettare e ben sperare per il terzo capitolo.

 

Opera recensita: "Lupa nera" di Juan Gomez-Jurado

Editore: Fazi, 2022

Traduttore: Elisa Tramontin

Genere: thriller, seriale

Ambientazione: Spagna

Pagine: 414

Prezzo: 18,50 €

Consigliato: sì

Voto personale: 8.