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martedì 27 aprile 2021

RECENSIONE: GRAHAM MOORE - GLI ULTIMI GIORNI DELLA NOTTE

                                Sinossi:

New York, 1888. Le poche lampade a gas che illuminano la strada hanno vita breve, poiché tra un po’ non ci sarà più alcuna differenza tra il mezzogiorno e la mezzanotte: la luce elettrica è il futuro, e l’uomo in grado di governarla non solo farà una fortuna inimmaginabile, ma otterrà il controllo su Wall Street, Washington, i giornali, le compagnie telegrafiche e milioni di apparecchi elettrici. Al giovane avvocato Paul Cravath, appena uscito dalla Columbia Law School, viene affidato un caso che sembra impossibile da vincere: il suo cliente, George Westinghouse, l’inventore più abile in circolazione, è stato citato in giudizio da Thomas Edison, l’uomo dei miracoli, dei fulmini in barattoli di vetro, delle voci che corrono su cavi di rame, per una domanda da un miliardo di dollari: chi ha inventato la lampadina elettrica? Alla base della contesa c’è il brevetto numero 223.898, soprannominato il «Brevetto della Lampadina», accordato a Thomas Edison nel 1880. Brevetto che George Westinghouse è accusato di aver violato. I due inventori sono incredibilmente simili nella loro ostinazione, entrambi sicuri del proprio talento e sprezzanti verso quello dell’altro, e il compito che attende Paul non è di facile soluzione. Edison è inoltre un avversario astuto e pericoloso, con grandi risorse a sua disposizione: spie private, giornali e l’appoggio di J.P. Morgan, il re di Wall Street. Che la carta vincente, per Paul, sia quella di rintracciare l’introvabile Nikola Tesla, il talentuoso ingegnere che con Edison ha avuto un terribile litigio, prima di essere cacciato dalla Edison General Electric Company?

 

Commento:

Quando un lettore tipico che non si definisca appassionato di romanzi storici si ritrova davanti ad un libro che può rientrare in questo genere letterario, i suoi interrogativi e le sue titubanze riguardano la cosiddetta "pesantezza" del racconto e/o l'attendibilità/veridicità storica di quanto viene narrato. Ora, io faccio parte – e non me ne vanto - di questi lettori pigri, diffidenti, snobisti che, davanti ad un romanzo storico si chiedono se sarà interessante, coinvolgente o se sarà come leggere un libro di scuola, se sarà veritiero o se la finzione narrativa prevaricherà la storia… e molto spesso rinunciano a piè pari alla lettura. Sono sempre stata convinta che per scrivere bisogna essere bravi, ma bravi davvero… e credo che Graham Moore, l'autore di Gli ultimi giorni della notte, lo sia grandemente: questo romanzo storico non solo è accurato nel riportare una ricostruzione realistica dei fatti narrati, ma è davvero appassionante da leggere.

Di cosa parla questo romanzo? È presto detto: parla di luce, luce elettrica, ma anche di invenzioni, scoperte, ambizione e genio. Tutti noi ci siamo chiesti, almeno una volta ad ogni black out elettrico, come sarebbe la nostra vita senza elettricità, ma quanti di noi si sono mai chiesti com'è arrivata l'energia elettrica nelle case dei nostri avi? Come ha cambiato la loro vita? Basta fare un salto ideale nelle strade di una notte newyorchese nel 1888 per scoprirlo: la città dalle mille luci, la città che non dorme mai appare insolitamente buia e mal sicura sotto la fioca illuminazione delle lampade a gas, ma ci sono là, in fondo, verso Manhattan e Wall Street, dei palazzi illuminati a giorno. Sono quelli in cui hanno sede le industrie e le istituzioni che finanziano Thomas Edison, l'inventore della lampadina. Ma l'ha davvero inventata lui, la lampadina? Cosa prevedeva davvero il brevetto a lui accordato nel 1880? E davvero George Westinghouse, il suo più grosso concorrente, l'avrebbe violato? Toccherà a Paul Cravath, giovane avvocato, apparentemente rampante, ma in realtà insicuro, scoprire come stanno le cose. Non sarà facile, anzi, sarà rischioso… e se fra due geni la chiave fosse trovare un altro genio, un folle, il più visionario di tutti? È così che fa la sua comparsa Nicola Tesla. Ma basterà il suo genio per mettere fine alla Guerra delle correnti, o al contrario, la renderà più incandescente che mai? E soprattutto, per il giovane Paul, cosa significherà vincere una causa che tutti danno per persa?

Tra genialità, sotterfugi, inganni, insicurezze, spregiudicatezza, Graham Moore ci regala una storia originale ed appassionante da leggere d'un fiato, per sognare e riflettere. Un libro davvero, davvero consigliato.

 

Opera recensita: "Gli ultimi giorni della notte" di Graham Moore

Editore: Neri Pozza, 2021

Genere: romanzo storico

Ambientazione: Stati Uniti, 1888-1890

Pagine: 432

Prezzo: 19,00 €

Consigliato: sì

Voto personale: 9.

                      

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