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martedì 23 agosto 2016

RECENSIONE: ROBERT GALBRAITH - IL RICHIAMO DEL CUCULO (LE INDAGINI DI CORMORAN STRIKE, LIBRO I)


Sinossi:

Il primo caso per Cormoran Strike in questo romanzo di esordio di Robert Galbraith, pseudonimo di J.K. Rowling, autrice della serie di Harry Potter e de "Il seggio vacante". Londra. È notte fonda quando Lula Landry, leggendaria e capricciosa top model, precipita dal balcone del suo lussuoso attico a Mayfair sul marciapiede innevato. La polizia archivia il caso come suicidio, ma il fratello della modella non può crederci. Decide di affidarsi a un investigatore privato e un caso del destino lo conduce all'ufficio di Cormoran Strike. Veterano della guerra in Afghanistan, dove ha perso una gamba, Strike riesce a malapena a guadagnarsi da vivere come detective. Per lui, scaricato dalla fidanzata e senza più un tetto, questo nuovo caso significa sopravvivenza, qualche debito in meno, la mente occupata. Ci si butta a capofitto, ma indizio dopo indizio, la verità si svela a caro prezzo in tutta la sua terribile portata e lo trascina sempre più a fondo nel mondo scintillante e spietato della vittima, sempre più vicino al pericolo che l'ha schiacciata. Un page turner tra le cui pagine è facile perdersi, tenuti per mano da personaggi che si stagliano con nettezza. Ed è ancora più facile abbandonarsi al fascino ammaliante di Londra, che dal chiasso di Soho, al lusso di Mayfair, ai gremiti pub dell'East End, si rivela protagonista assoluta, ipnotica e ricca di seduzioni.

 

Il libro di cui vi parlo oggi è “Il richiamo del cuculo”, primo libro della serie “le indagini di Cormoran Strike”, edito da Salani.

Si tratta di un giallo, scritto alla vecchia maniera, ma ambientato ai nostri giorni con google ed il cellulare come valido aiuto nelle indagini. Sin dalla prima pagina si viene catapultati nella storia: già nel prologo troviamo una descrizione sommaria dei fatti. La stampa è radunata in una strada di un lussuoso quartiere di Londra per raccontare la morte della bellissima ed altrettanto famosa top model Lula Landry, precipitata dal balcone del suo appartamento in piena notte. Nel primo capitolo, invece, ci vengono presentati i due protagonisti: Cormoran e Robin. Lui è uno squattrinato trentacinquenne, figlio illegittimo di un cantante famoso e di una super groopie, veterano della guerra in Afganistan in cui ha perso una gamba, ed ha appena rotto definitivamente con la sua storica, ricca fidanzata. Lei, Robin, è una ragazza dello Yorkshire in cerca di lavoro, venuta a Londra per vivere con il fidanzato, un geloso contabile che le ha appena chiesto di sposarla. Per un caso fortuito i due si incontrano proprio il giorno in cui John, fratello adottivo della nota modella Lula, affida a Strike l’incarico di indagare sulla morte della sorella: egli è, infatti, convinto che non si sia trattato di un suicidio, come la polizia ha affermato sin da subito, ma piuttosto di un omicidio. Cormoran si butta a capofitto nell’indagine che gli permette di prendere un po’ di respiro dai debiti che lo assillano e di non pensare alla fidanzata che lo ha mollato. Ben presto, però, l’idea dell’omicidio, che in un primo momento era sembrata a tutti solo una fissazione di un fratello addolorato, comincia a trovare conferme nelle indagini.

Due mondi a confronto, nelle pagine di questo bel poliziesco: quello di Lula, costruito, effimero, lussuoso, seducente e quello della periferia, del degrado sociale, dei senzatetto e delle prostitute. A volte questi mondi si incontrano, si intersecano ed è lì che può avvenire il blackout… non in modo evidente, ma sordido, subdolo, magari nelle forme di un rancore covato per anni e nascosto da un amore fraterno.

Quando ho dovuto decidere se leggere questo libro mi sono trovata di fronte a sensazioni contrastanti: da un lato ero titubante perché avevo letto molte recensioni che lo definivano “un giallo puro” e mi risultava difficile pensare ad un giallo scritto oggi ma con le caratteristiche dei grandi classici dell’800 e dei primi 900. Dall’altro, però, ero curiosa perché, per chi non lo sapesse, dietro lo pseudonimo di Robert Galbraith c’è la grande J. K. Rowling, l’ideatrice di Harry Potter e del suo mondo. Ero curiosa, dicevo, di capire se fosse in grado di scrivere qualcosa di diverso da ciò che (giustamente) l’aveva resa celebre. Beh, direi che la prova è stata superata! Mi è piaciuto molto Cormoran Strike, ma soprattutto ho adorato Robin: bella, intelligentissima eppure umile ed altruista, “Proprio una brava ragazza”! E poi il libro è ben scritto e ben architettato; l’ho trovato molto gradevole, pur senza la suspense e l’azione che tanto mi piace nei thriller di oggi. Bello, consigliato! A presto con le recensioni dei successivi due volumi!

 

 

Opera recensita: “Il richiamo del cuculo” di Robert Galbraith

Editore: Salani, 2013

Genere: romanzo poliziesco

Ambientazione: Londra

Pagine: 464

Prezzo: € 16,90 (rilegato); € 8,99 (ebook)

Consigliato: sì.

 

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