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venerdì 3 febbraio 2017

RECENSIONE: LUCIA ANNIBALI - IO CI SONO, LA MIA STORIA DI "NON AMORE"


Sinossi:

16 aprile 2013, una sera qualunque. Lucia, una giovane avvocatessa di Pesaro, torna a casa dopo essere stata in piscina. Ad attenderla, dentro il suo appartamento,

trova un uomo incappuccialo che le tira in faccia dell'acido sfigurandola. Le ustioni, devastanti, corrodono anche il dorso della sua mano destra. Quella

stessa notte viene arrestato come mandante dell'aggressione Luca Varani, avvocato, che con Lucia aveva avuto una tormentata relazione troncata da lei nell'agosto

del 2012 e che, secondo la magistratura, aveva assoldato per l'agguato due sicari albanesi, pure loro poi arrestati. Come avviene in molti, troppi episodi

di violenza contro le donne, anche in questo caso è stato l'abbandono a innescare la miccia del risentimento. Lo schema è purtroppo "classico": il possesso

scambiato per amore, la rabbia che diventa ferocia, fino all'essenza della crudeltà: l'acido in faccia. In questo libro Lucia Annibali ripercorre la sua

storia con quell'uomo, dal corteggiamento al processo ("Il tempo con lui è stato una bestia che digrignava i denti e io mi lasciavo sbranare"); passa in

rassegna i momenti dell'emozione e quelli della sofferenza; racconta l'acido che scioglieva il suo viso ("Un minuto dopo la belva era ammaestrata") e poi

i mesi bui e dolorosissimi, segnati anche dal rischio di rimanere cieca. Per la sua tenacia, la sua determinazione e il coraggio di mostrarsi, oggi Lucia

è diventata un'icona, punto di riferimento per tutte le altre donne...

 

16 aprile 2013. Uno sconosciuto tende un agguato alla giovane avvocatessa Lucia Annibali e le getta dell’acido sul viso e sulla mano destra. 29 marzo 2014. In nome del popolo italiano, l’avvocato Luca Varani viene condannato a vent’anni di reclusione (la massima pena possibile) e quattordici anni vengono comminati ai suoi due complici albanesi per i fatti del 16 aprile. E cosa c’è nel mezzo? Nel mezzo c’è una vita intera.

Lucia ha 35 anni, è una giovane avvocatessa di Urbino; è bella, dinamica, ha tanti amici e da qualche anno ha una storia tormentata con Luca, un collega, l’avvocato della porta accanto. Da qualche tempo, però, Lucia non ama più Luca, ne ha paura: l’uomo la segue, si apposta sotto casa sua, lei se lo ritrova nei locali… e poi varie stranezze succedono a Lucia: un cellulare che scompare e che viene ritrovato vicino alla sua macchina, un impianto del gas improvvisamente difettoso che rischia di far saltare in aria lei e tutto il condominio, e poi incontri sempre più strani, sempre più al limite… Fino a quella fatidica sera, la sera dell’agguato. Da quel 16 aprile nulla è più stato lo stesso per Lucia, lei non è più la stessa: ha dovuto subire numerosi interventi che le hanno dato un nuovo viso, ha dovuto convincere a forza i suoi occhi ad obbedirle poiché minacciavano di lasciarla completamente cieca; ha dovuto reinventare il suo look, le sue giornate, il suo modo di porsi con gli altri; ha dovuto imparare a conoscere il suo nuovo corpo, la nova Lucia appena nata, ma molto più forte della precedente. Tutto questo per un risvolto nefasto della sua storia d’amore, anzi di “non amore”: Luca, il suo ragazzo, nonostante la coprisse di bugie e tradimenti, non riusciva ad accettare che Lucia lo rifiutasse, che si ribellasse, che dicesse “basta, vattene, non posso più stare con te”. E così gliel’ha fatta pagare, l’ha sfregiata con l’acido, anzi ha pagato due sconosciuti per portare a termine il suo piano. Ma gli è andata male perché lei è ancora qui, più forte ed agguerrita di prima e soprattutto non è sola.

Questo è un libro che lascia il segno, ironia della sorte, proprio come le cicatrici sul viso di Lucia: è una storia impossibile da ignorare, che inevitabilmente tocca nel profondo ognuno di noi. Scritto in modo schietto, diretto, sincero, questo libro è il diario dell’anno trascorso da Lucia Annibali tra interventi chirurgici, sessioni in ospedale, dolore, disperazione, piccole gioie, l’emozione di essere capita e supportata e di conoscere nuovi amici. E poi le indagini, i ricordi, i segnali non colti, il processo, i giorni bui e quelli di sole, gli incontri, gli eventi pubblici, le interviste, le onorificenze… Il racconto di un anno intensissimo che ci investe come un fiume in piena di sensazioni forti. Pagina dopo pagina non si può non affezionarsi ai protagonistii di questa storia che conosciamo insieme a Lucia; e non si può, poi, non ammirare lei, questa donna coraggiosa, lucida, tenace, intelligente, ma soprattutto umana. Perché qui non abbiamo un’eroina, una wonder woman: siamo di fronte ad una donna che è passata dall’amore alla paura, dalla disperazione al coraggio, che ha attraversato momenti terribili, che poteva rassegnarsi, ma non l’ha fatto e perciò ha vinto. Ed è questo che la rende grande, il suo essere e restare sempre Lucia, sempre se stessa, il suo non chiedere compassione, ma giustizia. Il messaggio più grande che Lucia vuole dare a tutte le ragazze e le donne quotidianamente vittime di violenza è solo uno: l’amore non tollera alcuna violenza, l’amore pretende rispetto. Sono queste le parole forti che ci arrivano da una donna che questo insegnamento lo ha sperimentato sulla sua pelle e che è riuscita a tornare alla vita.

Una lettura, questa, che consiglio vivamente a tutti. Un libro da leggere assolutamente, tra l’altro scritto benissimo, con lucidità ed al contempo con pathos. Si legge in un soffio, ma resterà dentro a lungo.

 

Opera recensita: “io ci sono-la mia storia di non amore” di Lucia Annibali

Editore: BUR, 2014

Genere: testimonianze e biografie

Ambientazione: Pesaro-Urbino-Parma

Pagine: 270

Prezzo: 10,00 €

Consigliato: sì.

 

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