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martedì 15 agosto 2017

RECENSIONE: ANTONIO TABUCCHI - SOSTIENE PEREIRA. UNA TESTIMONIANZA


Sinossi:

Agosto 1938. Un momento tragico della storia d'Europa, sullo sfondo del salazarismo portoghese, del fascismo italiano e della guerra civile spagnola, nel

racconto di Pereira, un testimone preciso che rievoca il mese cruciale della sua vita. Chi raccoglie la testimonianza di Pereira, redatta con la logica

stringente dei capitoli del romanzo, impeccabilmente aperti e chiusi dalla formula da verbale che ne costituisce il titolo: Sostiene Pereira? Questo non

è detto, ma Pereira, un vecchio giornalista responsabile della pagina culturale del "Lisboa" (mediocre giornale del pomeriggio) affascina il lettore per

le sue contraddizioni e per il suo modo di "non" essere un eroe.

 

Commento:

Lisbona, estate 1938. La città portoghese non è oppressa solo dall’afa e dal caldo, ma anche da un clima di crescente instabilità politica: gli echi della guerra civile spagnola, del fascismo italiano, delle proteste e delle ribellioni intaccano la tranquilla quotidianità dei portoghesi e la libertà della stampa. E’ con questo clima di incertezza e di sospetto che si scontra Pereira, il protagonista di questa storia. Egli è un giornalista vedovo, cardiopatico, abitudinario ed amante degli scrittori francesi dell’Ottocento; cura la pagina culturale del Lisboa, un modesto giornale del pomeriggio e proprio in relazione al suo lavoro viene a contatto con Francesco Monteiro Rossi, un giovane che lo indurrà a mettersi nei guai e gli cambierà la vita. Pereira è proiettato nel passato, vive per e nei suoi ricordi, non riesce ad entrare a pieno nel presente, perciò stenta a comprendere ciò che gli accade intorno, non mette a fuoco le conseguenze delle sue azioni, non ha chiari i cambiamenti del mondo che lo circonda, finché questi non si abbattono su di lui costringendolo a fare i conti con la realtà e, finalmente, ad agire per salvarsi.

“Sostiene Pereira” è la testimonianza precisa e puntuale resa posteriori dal giornalista, attraverso la quale viviamo l’incertezza che precede un conflitto, l’ansia e il sospetto crescente, la necessità di agire e di scegliere. Con questo libro, scritto in modo chiaro ed accessibile a tutti, Tabucchi ci pone davanti all’importanza di fare scelte consapevoli e di sviluppare una coscienza critica. Ciò che più sottolinea l’atmosfera del romanzo, tranquilla ma sospettosa, è proprio la prosa di Tabucchi: il racconto scorre liscio, ma quando stiamo per abituarci alla narrazione, quando stiamo per accettare come oro colato ciò che Pereira ci dice, l’autore inserisce un “sostiene” che insinua il dubbio e non ci permette di abbassare la guardia. Un espediente stilistico, questo, estremamente azzeccato. Ho apprezzato questo romanzo breve, perciò lo consiglio: è uno di quei libri che si leggono in poco tempo, ma che forniscono spunti per riflettere a lungo.

 

 

Opera recensita: “Sostiene Pereira” di Antonio Tabucchi

Editore: Feltrinelli, prima ed. 1994

Genere: romanzo storico

Ambientazione: Portogallo, estate 1938

Pagine: 207

Prezzo: 9,00 €

Consigliato: sì.

 

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