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sabato 14 novembre 2020

RECENSIONE: LARS KEPLER - L'UOMO DELLO SPECCHIO

Sinossi:

Una ragazza è stata uccisa nel parco giochi di un quartiere residenziale di Stoccolma, in piena notte. Sulla scena del crimine restano i chiari segni di un’esecuzione in piena regola.
Ma chi può aver voluto infliggerle una morte così spettacolare e crudele?
Se lo chiede il commissario Joona Linna mentre scopre che la vittima era sparita nel nulla un pomeriggio di cinque anni prima, e da allora non si era più saputo nulla di lei.
Joona deve ricucire i pezzi di questa storia dai contorni sempre più inquietanti, trovare il colpevole e consegnarlo alla giustizia il prima possibile. Ma come fare? Da dove partire se nessuno sa, nessuno ha visto?
Eppure qualcuno deve avere visto, qualcuno che forse non vuole parlare o non riesce a parlare. Qualcuno che per qualche oscuro motivo dev’essere aiutato a ricordare, perché il segreto è imprigionato nel buio della sua mente. Ed è per questo che Joona, bloccato in un labirinto di specchi, decide di infrangere ancora una volta le regole della polizia. Perché sa di non avere altra scelta, deve ricorrere all’aiuto di un professionista che in passato gli ha fornito la chiave per arrivare alla verità: il dottor Erik Maria Bark, meglio conosciuto come l’Ipnotista...
Teso, veloce, beffardo. L’uomo dello specchio è il nuovo attesissimo romanzo della coppia più amata del thriller scandinavo.

 

Commento:

Non è mai facile recensire i thriller di Lars Kepler, perché… perché succedono così tante cose, tutte intrecciate, su vari piani… e poi perché sono sempre così tesi, incalzanti, al cardiopalma che davvero non si ha il tempo di metabolizzare un colpo di sceno che subito siamo al centro dell'azione. Però è sempre un gran piacere, per me che amo i thriller dinamici, attivi e imprevedibili, leggere Kepler e ritrovare il commissario Joona Linna, la sua Svezia, i casi cruenti, complicati e pericolosi in cui è implicato. Ero quindi molto contenta quando ho saputo dell'uscita di questo ottavo volume della serie a lui dedicata… così contenta che il libro è uscito il 12, l'altro giorno, ed io l'ho già terminato nonostante fossero 552 pagine. Ed ora, a fine lettura, posso dire che ancora una volta Lars Kepler, ossia i coniugi Ahndoril, non mi ha delusa: c'è tutto, l'azione, la crudezza, il fattore psicologico, quello sociale. Sì, perché non bisogna dimenticare che i thriller non sono mai una semplice caccia al colpevole, ma affrontano temi importanti che riguardano la società e il vivere civile. In questo caso, oltre alla miriade di temi secondari, quello chiave sono le donne, la loro libertà e soprattutto la loro costrizione, le violenze, gli abusi. Chi li compie li nasconde dietro qualunque giustificazione, Lars Kepler qui ne illumina alcune e lo fa a suo modo… d'impatto. Non consiglio questo libro a tutti: lo consiglio solo a chi abbia già letto gli altri sette volumi della serie ed a chi sia certo di poter/voler affrontare un certo tipo di narrazione che, davvero, non risparmia nessun dettaglio, neanche il più macabro.

 

Opera recensita: "L'uomo dello specchio" di Lars Kepler

Editore: Longanesi, 2020

Genere: thriller psicologico, seriale

Ambientazione: Svezia

Pagine: 552

Prezzo: 22,00 €

Consigliato: sì

Voto personale: 9.

      

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