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giovedì 29 luglio 2021

RECENSIONE: NATALIE HAYNES - IL CANTO DI CALLIOPE

        Sinossi:

Una donna sola corre nella notte, intorno a lei la sua città che brucia. Fuori dalle mura, la regina e altre sventurate attendono un destino che verrà deciso dai vincitori. È la caduta di Troia. Dieci interminabili anni di guerra sono giunti alla tragica conclusione, mentre le avventure dei protagonisti andranno a ispirare, nei secoli a venire, le opere di artisti e scrittori. «Cantami o Musa» invoca il sommo poeta Omero, che ha raccontato le gesta degli eroi. Ma Calliope, musa della poesia epica, questa volta è meno accomodante: è convinta che non tutto sia stato narrato, che qualcosa di fondamentale, legato alle figure femminili, manchi ancora per completare l'affresco. Se il bardo vuole che lei canti, allora lei canterà insieme a tutte le donne coinvolte nella grande tragedia. Dando voce a ciascuna di loro, Calliope prende in mano la storia e ce la racconta da una nuova prospettiva. Ecco Andromaca, Cassandra, Pentesilea, Clitennestra, che vengono alla ribalta, con i loro pensieri, con i complicati risvolti psicologici delle loro scelte, con la sete di vendetta, la solitudine, la dignità di fronte alla morte. E poi tutte le altre, da Penelope a Briseide, da Creusa a Ifigenia, dalle troiane che, vinte, saranno rese schiave, alle greche che attendono il rientro dei loro uomini, senza dimenticare le capricciose divinità che governano le sorti dei mortali. Attingendo alle fonti antiche, anche le meno note, Natalie Haynes rivisita una delle più grandi narrazioni di tutti i tempi, facendoci palpitare di commozione accanto alle leggendarie eroine, e trasmettendoci il sentimento vivo di come la guerra di Troia e la sua epopea appartengano alle donne non meno che agli uomini.

 

Commento:

Guerra, un sostantivo femminile per indicare un'attività da sempre considerata prerogativa maschile… Una narrazione parziale, viziata, sicuramente miope, ma imperitura. Negli ultimi anni sono stati tanti gli autori che, con risultati più o meno apprezzabili, hanno provato a cambiare le cose, a dar voce alle donne dei poemi epici. Lo ha fatto, con quest'ottimo romanzo, anche Natalie Haynes che non prende in esame solo un singolo poema epico – e questo è uno dei pregi più grandi di quest'opera – ma l'intera epica greca raccontata nei secoli, compresi i riferimenti contenuti in autori latini successivi. Le donne che vissero la guerra di Troia rivivono in queste pagine ritrovando la loro voce: una voce forte, potente, che cattura ed avvince riavvicinando, al contempo, le donne dell'antichità con quelle di oggi. I sentimenti provati, infatti, emergono chiaramente e non è difficile ritrovarvisi: tutte siamo madri, figlie, sorelle… forse non saremo dee, ma anche le dee provano sentimenti a noi ben comprensibili. Il canto di Calliope è una lettura appassionante ed interessante anche perché permette di conoscere personaggi minori, meno noti, ma che hanno comunque qualcosa da dire. Un'ottima lettura per tutte le stagioni: vi assicuro che, persi come sarete nelle pagine, anche il caldo vi sembrerà un po' più sopportabile.

 

Opera recensita: "Il canto di Calliope" di Natalie Haynes

Editore: Sonzogno, 2021

Genere: narrativa straniera

Pagine: 320

Prezzo: 18,00 €

Consigliato: sì

Voto personale: 9.

  

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