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domenica 5 settembre 2021

RECENSIONE: FERNANDA ALFIERI - VERONICA E IL DIAVOLO

    Sinossi:

Inverno 1834. Due gesuiti bussano a una porta fra Campo dei Fiori e il ghetto. Sono stati chiamati per compiere un esorcismo su una giovane donna, Veronica Hamerani. Il buio, ancora una volta, scende su Roma: il diavolo è in città. Fernanda Alfieri ha ritrovato il diario degli esorcisti: da questo straordinario documento ricostruisce una vicenda affascinante e perturbante. Veronica e il diavolo è un grande libro di storia culturale che si legge con la tensione di una storia gotica.

È il 23 dicembre 1834 quando due gesuiti bussano a una porta di via di Sant'Anna. Sono stati chiamati al capezzale di una giovane donna «ritenuta ossessa», Veronica Hamerani, per liberarla dagli assalti del demonio. Inizia cosí questa vicenda inquietante, di cui la storica Fernanda Alfieri compie un'accuratissima ricostruzione partendo dal ritrovamento di un manoscritto nell'Archivio generale della Compagnia di Gesú. È il diario che gli esorcisti hanno tenuto durante i mesi in cui si è protratto il rito: non solo è un racconto disturbante, in cui "il diavolo", tra violenti improperi e battute in romanesco, prende direttamente la parola, ma è anche la testimonianza straordinariamente viva delle tensioni di un'epoca. Da una parte lo sguardo della Chiesa, la convinzione che il Maligno abbia preso possesso del corpo della ragazza e la volontà di riportarlo, quel corpo, sotto il proprio controllo; dall'altra quello della medicina che vede le convulsioni di Veronica come una malattia curabile, l'isteria. Dall'anziano padre Kohlmann, che aveva attraversato i continenti, fuggendo dalla Francia in Rivoluzione e approdando, attraverso l'Impero russo, negli Stati Uniti, e ogni volta vedendo il mondo, il suo mondo di antico regime, distrutto da un tempo presente ingovernabile; al giovane malinconico padre Manera, il piú colto e dubbioso (e se la ragazza stesse solo fingendo?) E poi i medici, la famiglia, il Vaticano, la Roma papalina, tesa tra la superstizione e la modernità, fra la chiusura e il cosmopolitismo. Tutti sguardi e volontà di controllo che si stringono intorno al corpo di Veronica. Lo scrutano, lo misurano, lo interpretano. Lo zittiscono. A questo corpo conteso, a questo nome cancellato, a questa parola sottratta, Fernanda Alfieri restituisce la dignità di una storia. Veronica e il diavolo è uno spaccato affascinante e perturbante della nostra storia, del nostro rapporto con la scienza e col soprannaturale, dell'intreccio violento fra saperi e poteri.

 

Commento:

Più rigoroso e circostanziato di un romanzo storico, più lungo ed articolato di un racconto, più vivo ed appassionante di un saggio, Veronica e il diavolo è un libro complesso, sfaccettato, difficile da etichettare, ma – va detto – anche da leggere. Si apre e si chiude – lunga appendice a parte – con gli appunti dell'autrice, scritti intensi e di rara bellezza e potenza immaginifica in cui scopriamo la genesi dell'opera, l'approccio seguito, la ricerca precedente e successiva alla scrittura. La parte centrale dell'opera è, invece, il racconto dell'"esorcisazione" di Veronica Hamerani, ben descritta già nella quarta di copertina, che, sebbene molto interessante quanto a tematiche ed approccio storico, risulta purtroppo ostica, difficile da seguire e da penetrare anche per un lettore esperto ed intrigato. Queste differenze stilistiche così accentuate mi portano a non consigliare né sconsigliare quest'opera: sebbene, come detto, in molti punti sia ostica e si faccia fatica a seguire l'evolversi della storia anche per la presenza di numerose digressioni, sono altresì troppi i pregi per non invitarvi a dare una possibilità a questo libro. È pregevole, oltre alla prosa delle parti ambientate nel presente, la ricerca storica, archivistica e bibliografica dell'autrice, la sua competenza nell'analizzare e contestualizzare il periodo in cui l'esorcisazione ha luogo, la capacità di creare un'opera inetichettabile, a cavallo tra il saggio e il romanzo e in grado di racchiudere in sé il buono di entrambi i generi. Un libro che forse non tutti apprezzeranno, ma comunque una lettura interessante.

 

Opera recensita: "Veronica e il diavolo" di Fernanda Alfieri

Editore: Einaudi, 2021

Genere: narrativa storica

Ambientazione: Roma, 1834-1835

Pagine: 376

Prezzo: 21,00 €

Consigliato: sì/no

Voto personale: 7.

 

      

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