simposio lettori copertina

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venerdì 3 settembre 2021

RECENSIONE: SIMONA LO IACONO - EFFATA'

            Sinossi:

Siracusa, 1950. Anche se non può sentire, Nino Smith è un bambino insolitamente sveglio per la sua età. Quattro palmi d'altezza, orecchie a mestolo e capelli color del miele, Nino è il figlio di Dora Genesio, un'attrice che ha studiato in Inghilterra ed è ora tornata nella sua Sicilia per calcare il palco del teatro Luna, e di un soldato inglese morto in guerra. Benché sia nato sordomuto, Nino legge le labbra, gli occhi e le mani: il corpo è per lui un immenso libro che spiega, che dice. Che rivela. Un giorno, girovagando per il teatro durante le prove, il bambino scopre, sotto il palco, una stanza stretta e una botola d'accesso. È appena una fenditura, quasi un pozzo senz'acqua, che si affaccia sulle assi del Luna ed è coperto allo sguardo del pubblico da una conchiglia. È la buca del suggeritore, e un suggeritore è esattamente ciò che a Nino servirebbe: qualcuno che parli al suo posto, che possa prestargli orecchie e bocca, dato che lo fa per mestiere. Ha inizio così una stana amicizia fra il bambino sordomuto e il maestro di buca, sebbene quest'ultimo sia un bizzarro individuo che insiste nel trascinarsi dietro una borsa di cuoio piena di marchingegni d'ogni fattura: pinze, tubi a tromba, vasetti. Strumenti con cui inizia a visitare il bambino, tentando di cavargli fuori quella voce che, anche se lui non può sentirla, c'è. Ma chi è davvero il maestro di buca? Perché prende tanto a cuore il caso di Nino? E, soprattutto, cosa ha a che fare la sua storia con il processo di Norimberga contro gli imputati che, dal settembre 1939 all'aprile 1945, condussero esperimenti medici senza il consenso del paziente, su prigionieri di guerra e civili nelle zone occupate, e parteciparono allo sterminio di massa nei campi di concentramento? Dall'autrice de "L'albatro", un romanzo sulla redenzione, sulla colpa e sul riscatto, che dà linfa all'idea che l'amore e la dedizione possano cambiare il destino degli uomini.

 

Commento:

"Effatà", una parola forte, che sa di antico, di mistero, di ineluttabile. "Effatà" evoca ciò che non possiamo cambiare, ciò che si compie senza il nostro consenso, perché è destino che si compia. E sembra quasi la mano del destino a determinare l'incontro tra il piccolo, intelligentissimo Nino Smith e il maestro di buca, il misterioso uomo che fa da suggeritore in teatro e si porta dietro una borsa piena di strani attrezzi. Nessuno sa niente di lui, ma, in un riconoscimento istintivo, Nino gli si affida, lo elegge a sua guida, a sua voce, a suo ponte di comunicazione con gli altri. Nino è sordomuto e il suggeritore ha parole per due; "Gioia mia" lo chiama, è evidente che gli si è affezionato. Ma perché? Cosa c'è nel passato di quest'uomo anonimo che cercherà in ogni modo di tirar fuori la voce a Nino?

Effatà è un libro breve, ma intensissimo. Un libro diviso in due parti, fra loro stridenti eppure compenetrate e necessarie l'una all'altra: in una sorta di doppio binario ideale, si alternano i racconti di Nino e della Siracusa del 1950, ancora povera e sempre sospettosa, e i verbali di uno strano processo avvenuto a Norimberga qualche anno prima, il "Processo ai dottori". Chiunque abbia sentito parlare di Action T4 saprà di cosa si tratta e quanto possano essere strazianti i racconti legati a quegli eventi. Strazio affrontabile e narrabile solo con una freddezza necessaria, voluta, cercata, quella usata appunto da Simona Lo Iacono nel tratteggiare e ricomporre i verbali; una freddezza che inaridirebbe il cuore lasciando solo vuoto e sgomento se non ci fossero Nino, la sua storia agrodolce, il calore della Sicilia, la timida alba di una rinascita possibile. Intenso, forte, caldo, Effatà è un libro da leggere in una sera, per lasciarsi travolgere dalle emozioni più diverse e contrastanti e lasciarlo poi sedimentare a lungo, con la sensazione di volerne sapere di più, di leggere ancora, di aprirsi alla curiosità su qualcosa di cui si è parlato e si parla ancora troppo poco.

 

Opera recensita: "Effatà" di Simona Lo Iacono

Editore: Beat, 2021

Genere: narrativa italiana, romanzo storico

Ambientazione: Siracusa, anni 50

Pagine: 160

Prezzo: 12,50 €

Consigliato: sì

Voto personale: 8.

      

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