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martedì 25 gennaio 2022

RECENSIONE: KRISTY CAMBRON - LA SARTA DI CHANEL

Sinossi:

Parigi, 1939. La Maison Chanel ha chiuso, lasciando senza lavoro la sarta di alta moda Lila de Laurent. I nazisti hanno invaso le strade della Ville Lumière, che sembra destinata a precipitare nell'oscurità. La vita di Lila è ormai un susseguirsi di estenuanti file per le razioni di cibo, di restrizioni brutali e sacrifici, mentre la propaganda opprimente censura ogni comunicazione con il resto del mondo. Eppure, in angoli nascosti della città, c'è ancora chi osa sperare. Non ci vuole molto perché Lila si avvicini alla Resistenza e decida di utilizzare le sue abilità di sarta per infiltrarsi nelle élite naziste. Quando l'affascinante René Touliard entra improvvisamente nel suo mondo, Lila sente il cuore diviso tra il desiderio di salvare la propria famiglia, ebrea, e continuare a dedicarsi alla lotta per la liberazione.
Parigi, 1943. Il compito di Sandrine Paquet è quello di catalogare le inestimabili opere d'arte in partenza per Berlino, dove le attende il Führer. Si tratta di capolavori rubati alle case delle famiglie ebree. Ma a porte chiuse, Sandrine cerca segretamente informazioni sulle attività della Resistenza. Sotto il suo atteggiamento compiacente, infatti, c'è una donna decisa a scoprire che fine abbia fatto il marito scomparso. Ma a quale prezzo? Mentre il regime di Hitler si sgretola, Sandrine si troverà coinvolta in qualcosa di più grande di lei. Uno splendido abito Chanel, infatti, nasconde un messaggio che potrebbe rivelare segreti inimmaginabili...

 

Commento:

"La sarta di Chanel" è un romanzo storico, ambientato nella Parigi occupata dai nazisti tra il 1939 e il 1944, che ci riporta ad un periodo buio della storia del Novecento. L'autrice, però, nell'affrontare la Seconda guerra mondiale, si sofferma solo marginalmente sull'eccidio degli ebrei, sulla deportazione nei campi di sterminio e sulle attività militari al fronte. Si concentra, invece, su un altro aspetto meno affrontato, ma pure importante: com'era la quotidianità, in quegli anni difficili, per chi non era stato deportato e non aveva potuto andare al fronte a combattere per il proprio Paese? Come viveva – o meglio, come sopravviveva – chi restava nelle città occupate, nella spasmodica attesa di veder tornare i propri cari partiti? Per raccontarci quest'aspetto della guerra, la Cambron sceglie come teatro del suo romanzo la città della luce, della moda, dell'arte, quella che, per eccellenza, da sempre evoca la bellezza: Parigi. Tra salti temporali continui necessari ma che, per la verità, penalizzano la scorrevolezza della lettura, il racconto si snoda seguendo le vicissitudini di due protagoniste, due donne molto diverse tra loro ma che, pur non conoscendosi, lottavano dalla stessa parte: Lila e Sandrine. Lila prima della guerra era una sarta di Haute Couture che lavorava per Chanel, poi, alla chiusura del laboratorio parigino della maison, ha trovato lavoro da Ricci ed ha vestito, per anni durante la guerra, le gentildonne, amanti e cortigiane degli ufficiali nazisti, entrando ed uscendo dalle stanze dell'hotel Ritz, avendo così accesso a molti segreti utili a chi i nazisti li combatteva. Sandrine, invece, era una storica dell'arte, moglie di un uomo la cui famiglia, notoriamente antinazista, era nota nel mondo dell'editoria. Mentre, con il figlioletto e la suocera, attende trepidante il ritorno del marito dal fronte, è costretta a fare il doppio gioco per sopravvivere: accetta le avances non richieste di un capitano tedesco e nel frattempo lavora per tracciare e porre in salvo opere d'arte che altrimenti sarebbero distrutte o andrebbero perse nelle collezioni degli alti ufficiali della Wermacht. Tutte e due, insieme a moltissimi altri, per sopravvivere e tenere alto il nome e l'onore di Parigi, fanno scelte non facili, ma giuste e pagano prezzi altissimi pur di restare vivi. La sarta di Chanel è un romanzo storico intenso, forse non facile da leggere, ma che ci dà molto su cui riflettere, anche perché ci pone davanti a punti di vista forse non proprio inediti, ma neppure scontati. Consigliato.

 

 

 

Opera recensita: "La sarta di Chanel" di Kristy Cambron

Editore: Newton Compton, 2021

Traduttore: Martina Rinaldi

Genere: romanzo storico

Ambientazione: Parigi, 1939-1944

Pagine: 416

Prezzo: 9,90 €

Consigliato: sì

Voto personale: 8.

  

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