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sabato 16 aprile 2022

RECENSIONE: GABRIELLA GENISI - TERRAROSSA (LOLITA LOBOSCO - 09)

Sinossi:

Sullo sfondo di una città stravolta e quasi irriconoscibile, eppure pervasa come ogni estate dal profumo della salsa di pomodoro, la tenace commissaria barese torna con un nuovo caso da risolvere - intricato come la sua relazione con Caruso -, lottando ancora una volta per far trionfare la giustizia.

Bari, primi giorni di agosto. Mentre Lolita Lobosco cerca di godersi le ferie, nella rimessa dell'azienda agricola Terrarossa viene ritrovato il cadavere di Suni Digioia, giovane imprenditrice, attivista per i diritti dei braccianti ed ecologista convinta. Sul portone d'ingresso, scritta a lettere scarlatte, campeggia la frase: «Entrate, mi sono impiccata.» Ma la pista del suicidio, da subito la più battuta, non convince affatto la commissaria Lobosco, che torna in servizio decisa a vederci chiaro. Quando l'autopsia conferma che la ragazza è stata strangolata, la sua vita privata viene rivoltata come un calzino: era troppo bella, libera e indipendente per non suscitare invidie e maldicenze. Lolita, però, non si accontenta dei pettegolezzi e non esita a immergersi nelle acque torbide del caporalato per cercare di far affiorare la verità.

 

Commento:

Ebbene sì, è tornata Lolita Lobosco e la cosa non può che farmi felice. È tornata dopo il lockdown forzato, incavolata e desiderosa di ferie – un po' come tutti noi – e sempre più presa (e perciò in lotta) dalla relazione con Caruso. Quando la telefonata di Marietta, la sua amica Procuratrice, la coglie nel bel mezzo dell'estate barese e la costringe ad interrompere le ferie, Lolita non è felice, se poi ci aggiungiamo la madre e la sorella che la pressano perché le aiuti a fare la salsa… beh, la commissaria – che già non è donna pacata – comprensibilmente potrebbe esplodere. Sarà forse per questo che affronta con piglio ancor più deciso del solito il caso che le piomba tra capo e collo in pieno agosto, quello di una giovane imprenditrice agricola, Suni Digioia, che sembra essersi suicidata. Tutto, almeno, farebbe pensare ad un suicidio da ricondurre all'ambito sentimentale, pista che sembra permanere – anzi acquistare forza – anche quando si acclara che c'è molto che non torna nella messinscena spettacolare che qualcuno ha imbastito ad arte. Ma come, perché e per mano di chi è morta Suni Digioia? Nell'indagare, Lolita si imbatte in una piaga sociale, il caporalato, che attanaglia il Sud da tempo immemore e che è davvero difficile da debellare per varie ragioni, compreso il disinteresse di molti, dalle istituzioni ai comuni cittadini che fanno la spesa al supermercato. La nostra commissaria la approfondisce, questa piaga, con l'umiltà di chi non sa e la curiosità che denota vivo interesse, senza trascurare né dimenticare le vittime e la giustizia che meritano e che viene dalla verità. Anche Terrarossa, il nono giallo con protagonista Lolita, è un libro da leggere, perché abbiamo bisogno di gialli che approfondiscano questioni sociali importanti, ma che lo facciano con la giusta leggerezza.

 

Opera recensita: "Terrarossa" di Gabriella Genisi

Editore: Sonzogno, 2022

Genere: giallo, seriale

Ambientazione: Puglia

Pagine: 208

Prezzo: 15,00 €

Consigliato: sì

Voto personale: 8,5.

  

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