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sabato 24 settembre 2022

RECENSIONE: SILENA SANTONI - VOLVER

 

Sinossi:

Argentina 1977. In un Paese schiacciato da una dittatura feroce, sei personaggi intrecciano, sulle note struggenti di un tango, i loro destini. Uno studente che abbraccia la lotta clandestina e che poi è costretto a fuggire, una madre disperata in cerca di una figlia scomparsa, un console che osa sfidare il regime, un ragazzo derubato della propria identità, un tanghèro di strada assetato di vita. Ognuno a suo modo "ritorna", come recita il titolo della canzone, ognuno ha una sua ragione per non liberarsi del passato. E poi c'è Martina, il filo rosso che li unisce. Martina ha poco più di vent'anni, una vita agiata e senza scosse fino al momento in cui una serie di eventi drammatici ne travolge l'esistenza. Improvvisamente, misteriosamente Martina scompare. Di lei nessuno sa più niente, né i genitori che la cercano disperatamente, né il fidanzato, né gli amici e i compagni di Università, né il console a cui aveva chiesto aiuto. Sullo sfondo Buenos Aires, personaggio essa stessa, assiste agli orrori che i militari perpetrano silenziosamente, contraddittoria e indecifrabile perfino per chi ci è nato e cresciuto. Un puzzle che si compone di passioni mai sopite, imprevedibili coincidenze, sospetti mai confermati, fino allo sconvolgente, inatteso epilogo. Una storia di rara potenza.

 

Commento:

Buenos Aires, primi di gennaio del 1978. Martina, giovane donna di buona famiglia e studentessa di giurisprudenza, ha appena lasciato il suo ragazzo, Juan Fernando, un tanguero cresciuto nel quartiere popolare de La Boca. Quella di Martina è stata una decisione sofferta, tanto che mentre percorre in lacrime la via che la riporterà a casa sua, ha quasi il tempo di cambiare idea e di pensare di accettare la proposta di partire con lui per la Patagonia, perciò, quando le arriva alle spalle e le afferra il braccio all'improvviso, lei gli sorride. Da quel momento non si avranno più notizie di lei. Si apre così Volver, il bel romanzo in cui Silena Santoni racconta una pagina buia della storia mondiale, quella della durissima repressione messa in atto dalla dittatura militare di Videla in Argentina dal 1976 al 1983. Volver è un romanzo corale drammatico in cui si susseguono le voci e i punti di vista di sei personaggi tutti tra loro legati che, a loro modo, sono stati vittime di questa oscura vicenda. La prima a raccontarci una parte della storia è proprio Martina, il trait d'union fra tutti loro, poi è la volta di un console italiano che ebbe un ruolo chiave nell'aiutare coloro che temevano di poter essere arrestati (non si può parlare neppure di dissidenti, qui, giacché bastava veramente poco per rischiare l'arresto e la conseguente scomparsa); c'è poi Aleandro, amico di Martina che avrebbe dovuto – e voluto – condividere con lei un pezzo di strada decisivo; poi c'è Jorge, vittima anche lui, sebbene di un'atrocità diversa; c'è poi la disperazione e il coraggio di Franca, la madre di Martina, che non ha mai smesso di lottare e sperare. L'ultimo è proprio lui, Juan Fernando, la pedina in grado di dirci davvero come sono andate le cose… e lo farà, in un finale spiazzante e, francamente, destabilizzante. L'autrice ci racconta tutto questo con stile puntuale ed asciutto, senza bisogno di iperboli per aumentare il pathos: la storia e la drammaticità di quanto raccontato parla da sé. Volver è un libro ben scritto, forte, lucido, appassionato. Un ottimo spunto per approfondire l'amara vicenda dei Desaparecidos in Argentina, una pagina di storia moderna che vale la pena conoscere per non dimenticare mai il valore della libertà.

 

Opera recensita: "Volver" di Silena Santoni

Editore: Giunti, 2022

Genere: romanzo storico

Ambientazione: Argentina

Pagine: 372

Prezzo: 18,00 €

Consigliato: sì

Voto personale: 8.

 

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