simposio lettori copertina

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lunedì 19 dicembre 2022

LIBRI DA REGALARE (O REGALARSI A NATALE) 2022: I CONSIGLI DEL SIMPOSIO

Siete in ritardo con i regali di Natale? Non avete idee su cosa regalare a quell'amica che ha gusti difficili ma ama tanto i libri? Avevate pensato che, in mancanza d'altro, un libro è sempre una buona idea e va bene per tutti, ma ora che siete entrati in libreria non sapete a che santo votarvi per scegliere? Ok, no panic!

Eccomi qua, anche quest'anno, in tenuta da fatina aiutante di Babbo Natale, a consigliarvi un po' di libri da regalare o regalarvi a Natale.

Come al solito ce n'è per (quasi) tutti i gusti! Ma sbrighiamoci, che non avete tempo!

 

Partiamo dalle letture impegnate, di narrativa, sì, ma di quella buona.

1.    Djaili Amadou Amal – Cuore del Sahel, 320 pagine, voto 8,5: "Cuore del Sahel" è un romanzo intenso che racconta uno spaccato della condizione femminile in Camerun, nella regione del Sahel, a Nord del Paese. Se nel romanzo precedente, "Le impazienti", l'autrice ci raccontava la piaga dei matrimoni combinati, qui affronta il tema della differenza di classe, religione, etnia per le giovani donne che dai poverissimi villaggi di montagna vanno a lavorare in città come domestiche presso le concessioni dei ricchi. La storia di Faidé, giovane donna intelligente, sveglia ma inesperta, è un esempio di coraggio che fa fronte alle ingiustizie senza piegarsi.

 

2.    Eshkol Nevo – Le vie dell'Eden, 256 pagine, voto 8,5: in quest'ultima, intensa opera dell'autore israeliano troviamo tre storie, tre mondi, tre vite che s'intrecciano con altre vite. Tre scelte difficilissime e private raccontate in altrettanti romanzi brevi (o racconti lunghi) che in comune hanno molto. E noi lettori ci ritroviamo a leggerli, questi racconti privati, con la sensazione di curiosità mista a senso di colpa di chi sa di star infrangendo un tabù, di star facendo qualcosa di proibito o sconveniente… "Le vie dell'Eden" è un libro bellissimo che, oltre ad essere piacevole da leggere, può suscitare tante riflessioni se si è predisposti a cogliere le suggestioni che l'autore ci lancia tra le righe.

 

3.    Delphine De Vigan – Tutto per i bambini, 296 pagine, voto 9: "Tutto per i bambini" non è un thriller, ma è scritto come se lo fosse. È un romanzo durissimo, disturbante, potente, che ci mette di fronte alle nostre mancanze, nostre inquanto membri e parte di una società che fomenta ed incoraggia certe pratiche. Per pratiche, nel caso specifico, intendo l'uso – anzi, lo sfruttamento – dei bambini per la realizzazione di contenuti social, perpetrato proprio dalle loro famiglie. La vicenda magistralmente raccontata da Delphine De Vigan in questo romanzo fa riflettere anche noi su quelle che sono diventate le nostre abitudini e sul nostro rapporto con i social… perciò, per quanto nauseante, questo libro va letto, assolutamente, a tutte le età, che si abbiano o non si abbiano figli.

 

4.    Laetitia Colombani – L'aquilone, 256 pagine, voto 8,5: Sapere di non essere soli. È questa la chiave che, molto spesso, accende il motore della nostra forza, che ci fa magicamente trovare il coraggio, il combustibile necessario a combattere le nostre battaglie. È questa la chiave magica che tre donne, molto diverse tra loro, scoprono insieme, quella che le porterà, insieme, a vincerle, le loro personali battaglie. È su una spiaggia indiana, nei pressi di una baraccopoli, che comincia la storia comune di Léna, Preety e Holy, una storia che passa per un garage immerso nella miseria, per svariate tazze di thè e… chissà che non porti ad una scuola. Una storia forte, intensa, che Laetitia Colombani, come al solito, racconta con penna delicatissima ed estremamente sensibile. Una storia da leggere, per non dimenticare mai le sofferenze altrui, quelle mascherate da un'apparente vacanza turistica, quelle nascoste dietro la spavalderia e quelle manifeste sul volto di una bambina ammutolita dal dolore e dall'emarginazione.

 

5.    Maria Pia Romano – Le amiche imperfette, 224 pagine, voto 10: Quella custodita nelle pagine di questo libro è una storia normale, raccontata in un modo speciale. Ambientata nella mia Lecce, è la storia di due donne, due amiche imperfette che si ritrovano dopo tanti anni, diversissime eppure unite da un interesse e forse da qualcosa in più. Angelica, ricca e annoiata quarantenne della Lecce bene, moglie di uno stimatissimo cardiologo figlio di Senatore, si lascia irretire dall'illusione di possedere un talento presunto per la scrittura ed allettare dalla vista del suo nome sulla copertina di un libro. Elisa, giornalista apprezzata e sottopagata, divisa tra un lavoro precario, i genitori anziani da accudire e uno stipendio che tarda sempre ad arrivare, il fuoco della scrittura ce l'ha dentro, avrebbe anche molto da dire, ma non ha alcuna voglia di pubblicare. Con una prosa fluida, cangiante, magmatica e una scrittura lussureggiante e fortemente evocativa, Maria Pia Romano ci conduce tra le luci fatue e le ombre sinuose di una città ( e di una cultura) che sotto ai vezzi e ai belletti nasconde una realtà di contraddizioni stridenti e grigie.

 

6.    Fabio Stassi – Mastro Geppetto, 220 pagine, voto 9: Siamo tutti abituati a leggere/guardare le avventure di Pinocchio dal punto di vista di quel birbone d'un burattino, ma se per una volta provassimo a metterci da quello del suo babbo? Fabio Stassi l'ha fatto, peraltro con un'opera egregia, immaginando una vita prima di Pinocchio ed un contesto sociale intorno a quel falegname così mite e paziente. Un contesto sociale sorprendente e sorprendentemente realistico, un paesino arroccato sul fango, in cui tutti si conoscono e – come accade solo raramente, per le grandi occasioni, laddove normalmente forse si scannerebbero – si coalizzano contro il singolo, il tocco, l'emarginato. Provoca una grande tristezza immaginare Geppetto come ce lo rappresenta Stassi, perché questa rappresentazione tocca corde profonde ed intime in ciascuno di noi, sia egli giovane o anziano, solo o circondato da un gruppo di amici. Fa tenerezza quest'uomo poverissimo, ormai acciaccato dagli anni, che conserva ancora l'innocenza e la voglia di sognare di un bambino. Gli si vorrebbe quasi tendere la mano, incontrandolo per la via, e dirgli "Vada, buon uomo, e non dia retta a nessuno, che il mondo è crudele con chi si mostra debole". Lettura caldamente consigliata… a tutti.

 

7.    Celeste NG – I nostri cuori perduti, 348 pagine, voto 8,5: ed eccovi una distopia! Siamo in America, in un futuro non troppo lontano dal nostro presente. È al governo un regime totalitario che controlla tutto e tutti e si serve della delazione come arma per seminare l'odio e la diffidenza, mascherandola per patriottismo. Il nemico da combattere coalizzati che il regime ha scelto sono le persone di etnia asiatica, in particolare cinese: la Cina è, a detta del Governo, la causa della crisi che quindici anni prima aveva messo in ginocchio il Paese; sentimenti di odio, intolleranza e paura per tutto ciò che è cinese vengono costantemente instillati nella popolazione con tutti i mezzi che conosciamo per averli visti all'opera in altri regimi di questo tipo, ma non solo: vengono messi in atto anche provvedimenti concreti come la ricollocazione, ossia l'allontanamento dalle loro famiglie dei bambini cinesi o figli di dissidenti che vengono poi affidati a famiglie selezionate e compiacenti. In questo ambiente vive Bird, un ragazzino di dodici anni cui invece è capitata una cosa diversa: è stata sua madre, una poetessa di origine cinese, a scomparire. Dove sia andata, perché e quando tornerà, Bird non lo sa, però spera… spera di vederla ogni volta che un verso delle sue poesie viene scritto in una manifestazione pubblica, spera di incontrarla per strada, spera di ritrovarla negli occhi di una passante. Un bel giorno, poi, Bird riceve un suo messaggio… e da quel momento la voglia di ritrovarla supera tutto, le raccomandazioni del padre, la paura, le avversità. "I nostri cuori perduti" è la storia del coraggio di un bambino e di sua madre che, con atti piccoli ma eroici, provano ad opporsi all'annientamento e lanciano un messaggio potentissimo. Davvero un bel romanzo, una distopia che ci invita a non ignorare mai i segnali che ci manda la realtà, il nostro presente, il nostro mondo.

 

Tra i romanzi di ambientazione storica, invece, troviamo:

8.    Annabel Abbs – La cucina inglese di Miss Eliza, 376 pagine, voto 8,5: un romanzo di ambientazione storica basato su fatti realmente accaduti ad una donna realmente esistita, la poetessa Eliza Acton che, nell'Inghilterra della prima metà dell'Ottocento, scrisse uno dei più noti, apprezzati ed intramontabili libri di ricette. Scritto con la consueta bravura di Annabel Abbs nel ricreare perfettamente le atmosfere in cui sono ambientati i suoi romanzi, "La cucina inglese di Miss Eliza" è un libro che parla di coraggio e perseveranza, di adattamento e forza di volontà.

 

9.    Lisa See – Le madri di vento e di sale, 408 pagine, voto 9: è un romanzo storico affascinante che ci porta a conoscere una realtà poco nota ed estremamente interessante, quella delle Haenyeo, le donne coreane dell'isola di Jeju che per generazioni hanno retto l'economia della loro società matrifocale attraverso il loro lavoro in mare. Definirle "pescatrici" è riduttivo: queste donne hanno un rapporto intimo e personalissimo con il mare e le creature che lo abitano. Il mare è la loro casa e permette loro di sostentarsi e mantenere le loro famiglie: qui sono gli uomini a prendersi cura dei figli, in una sorta di inversione di ruoli rispetto alla società cui noi siamo abituati. Se a questa particolare realtà uniamo le storie che, con grande maestria e sensibilità, Lisa See imbastisce per noi, scopriremo un romanzo che è una piccola perla.

 

10. Roxanne Veletzos – Quando il mondo era nostro, 360 pagine, voto 8,5: Si può racchiudere efficacemente mezzo secolo di storia europea e mondiale nelle pagine di un romanzo? Sì, si può, se si parla d'amore. L'amore è, infatti, il cuore pulsante, il fulcro, il motore di queste pagine, sepolto sotto una guerra terribile, un'occupazione, una valanga di pregiudizi, la ghettizzazione, il razzismo, i chilometri e chilometri di distanza, i decenni e le traversie della vita. Può un sentimento positivo sopravvivere ragionevolmente a tutto questo? Sì, può, se è sincero, travolgente e puro come quello che travolge Eva ed Aleandro, due giovani così diversi con due cuori così affini. È quasi un privilegio leggere la loro storia, esserne testimoni muti e impotenti mentre tutto congiura contro di loro. È un miracolo ritrovarli ancora, molte pagine dopo, cambiati, provati, quasi annientati, eppure ancora vivi. Sullo sfondo – ma poi neanche tanto – le vicende storiche e geopolitiche di mezzo mondo che contribuiscono ad osteggiarlo, questo amore travagliato.

 

11. Nadia Terranova – Trema la notte, 176 pagine, voto 8,5: Nadia Terranova ha un talento innegabile: riesce a descrivere in modo immediato, semplice, intuitivo storie difficili da raccontare e meno ancora da digerire. In questo romanzo storico racconta un cataclisma, il terremoto che rase al suolo Messina, Reggio Calabria e i rispettivi territori vicini, dal punto di vista di un bambino e una giovane donna, due persone emblematiche perché potenzialmente fragili, indifese senza la barriera protettiva della famiglia. Nicola e Barbara non si conoscono, ma per un caso o per destino le loro vite si sfiorano per non dimenticarsi più. "Trema la notte" è un romanzo bellissimo perché le storie che racconta arrivano al cuore. Con le sue parole, Nadia Terranova ci trasporta lì, nella notte della tragedia e nei giorni successivi, tra pericoli e voglia di restare comunque al mondo, ad ogni costo. Un momento tragico della storia italiana raccontato con tatto, sensibilità, ma anche coraggio.

 

12. Bonnie Garmus – Lezioni di chimica, 464 pagine, voto 10: questo non è solo un libro interessante, è anche scritto benissimo, ha una protagonista che buca le pagine e che sarà davvero difficile dimenticare. E poi fa ridere, ma fa anche piangere molto, e fa riflettere sull'ingiustizia sociale, sull'assurdità delle discriminazioni, sull'avidità, la cattiveria, la pochezza di troppe persone. Elizabeth Zott è una donna forte, intelligentissima, bella dentro e fuori, a tratti forse un po' ingenua, ma con una logica schiacciante ed una tempra in grado di zittire il più laido degli uomini e la più malpensante delle donne. È uno scienziato, un chimico di prim'ordine ed avrebbe anche potuto avere un gran successo, se non fosse stata donna – e per di più una bellissima donna – negli anni 50' e 60'. La sua vita, ve l'assicuro, sarà per voi una continua scoperta. Lezioni di chimica è un piccolo gioiello letterario originale sia nella trama che nello stile.

 

13. Francesca Palumbo – Hai avuto la mia vita, 188 pagine, voto 8,5: "L'amor che move il sole e l'altre stelle"… mai citazione si rivelò più appropriata per individuare il fulcro di questo romanzo. In questo suo ultimo lavoro Francesca Palumbo racconta, infatti, la storia di Sylvia Ageloff, donna poco conosciuta ma – suo malgrado – importantissima in una vicenda oscura che contribuì a cambiare il quadro politico mondiale negli anni '40. Cosa portò questa giovane ebrea americana, psicologa infantile nonché militante nel Partito Comunista, segretaria e traduttrice di Lev Trotskj, ad essere accusata di concorso nell'omicidio di quello che considerava il  suo maestro, il suo faro, il suo padre spirituale? L'amore. Con lo stile vibrante che le è proprio, con questa sua prosa efficace, incisiva e puntuale, in "Hai avuto la mia vita", Francesca Palumbo dà voce a Sylvia Ageloff, in un intenso memoir fatto di pensieri quotidiani ed intimi, emozioni, incertezze, piccole e grandi felicità. Ma l'esercizio della memoria non fa sconti, può essere impegnativo e doloroso, perciò troviamo, in queste pagine, anche l'impeto di un cuore ingannato, abusato e ferito, se possibile ancor più ardente di quello amoroso. Conoscere l'ardore e i tormenti di questa donna e farlo in un'esperienza di lettura così immersiva è, per noi lettori, un regalo. È l'ennesimo, agognato incontro con la bellezza che ognuno di noi in cuor suo si aspetta ogni volta che apre un libro.

 

14.  Ruta Sepetys – Il cielo non ha catene, 304 pagine, voto 9: un romanzo straziante e bellissimo che racconta con agghiacciante potenza la storia della dittatura che attanagliò la Romania fino al 1989. Un romanzo che tutti i giovani occidentali della mia generazione dovrebbero leggere, perché parla di cose accadute vicino a noi e di cui sappiamo troppo poco o proprio nulla. Un racconto affidato ad un adolescente, superficiale e arrogante come tanti adolescenti, costretto a fare i conti con una realtà durissima. È un romanzo crudo, esattamente come dev'essere: frasi brevi ed affilate, ironia che a tratti sfocia nel sarcasmo, occhi strani, penna felice e un destino già scritto. Un libro da leggere per scuotere le coscienze, per risvegliarle dal torpore dell'abbrutimento. Un libro doloroso e coinvolgente che ci riporta a fatti recenti accaduti non lontano da noi, che hanno contribuito a scrivere la Storia.

 

15.  Lauren Groff – Matrix, 272 pagine, voto 9: che parla di donne alle donne, che le spinge ad osservarsi, a riconoscersi, a valorizzarsi, a riappropriarsi del proprio potere intrinseco per diventare le leaders di se stesse… e lo fa senza dirlo apertamente, ma solo raccontando una storia. Una storia ambientata molti secoli fa, quella di una ragazza troppo grande, troppo colta, troppo sola, troppo ribelle, troppo ardente, che per tutte queste sue caratteristiche e per esser nata da un'unione infelice, dev'essere scacciata. Ma Marie non si piega: tra spezzarsi ed innalzarsi più forte di prima, sceglie scientemente la seconda strada ed arriva dove nessuno avrebbe mai osato pensare di giungere, a risultati che, viste le condizioni di partenza, nessuno avrebbe mai anche solo immaginato, specie se a raggiungerli è una donna. Gigantesca, temibile, ma pur sempre una donna. Un romanzo che non ha nulla di romantico eppure parla d'amore, quello spirituale di Marie per le sue "figlie" e quello fisico, che passa dai corpi, custodi di un'energia segreta ma difficile da ignorare, per quanto si cerchi di sopirla. Un romanzo dal respiro gotico in cui una prosa precisa e dirompente unita alla ricerca storica è in grado di far emergere dall'oscurità una sfolgorante radiosità.

 

Vorrei segnalarvi, poi, alcuni bellissimi romanzi da riscoprire, scritti decenni fa, ma di recente tradotti e pubblicati in italiano:

16.  Inès Cagnati – Genie la matta, 184 pagine, voto 9: Pubblicato nel 1976 in Francia e proposto per la prima volta nel 2022 da Adelphi per la traduzione di Ena Marchi, Génie la matta di Inès Cagnati è un romanzo meraviglioso, un piccolo gioiello letterario che ci porta indietro in un'epoca non lontana dalla nostra e in una società rurale, chiusa ed ipocrita nella quale non ci sarà difficile ritrovare esempi conosciuti. La scrittura, poi, merita una menzione a parte: asciutta, essenziale eppure a tratti poetica e straziante, è parte stessa della storia. La voce di Marie, una figlia che narra la storia triste di una madre sola, che racconta con la stessa placida forza solitudini e sogni non può lasciare indifferenti. Lettura davvero valida, consigliata a tutti.

 

17. Margaret Kennedy – La ninfa costante, 358 pagine, voto 9: Pubblicato per la prima volta nel 1924, La ninfa costante è un romanzo difficile da etichettare: è insieme saga familiare, romanzo di formazione, romanzo di ambientazione storica e molto, molto di più. È una lettura complessa, perché complesse sono le dinamiche che l'autrice scandaglia con profondo coinvolgimento e grande cura. L'amore, l'adolescenza, la morte, il contesto familiare difficile, la difficoltà di adattamento ad una società completamente diversa da quella a cui si è abituati… e non ultime la gelosia e la passione. Sono questi i temi che percorrono tutto il libro e i sentimenti forti che lo animano e scuotono i personaggi. Non c'è salvezza qui, non c'è speranza di lieto fine: c'è solo da osservare, cercare di comprendere, abbeverarsi dell'energia di personaggi fortissimi, tenaci, anticonformisti. Una lettura molto intensa che, fino all'ultima pagina, non si sa dove ci porterà, ma che incuriosisce il lettore, lo sorprende, lo strega. Un libro interessantissimo per contestualizzazione, tematiche affrontate, caratterizzazione dei personaggi, originalità.

 

18.   Robert Cedric Sherriff – Due settimane in settembre, 352 pagine, voto 8,5: questo classico da poco tradotto in italiano racconta l'accuratissima pianificazione ed il relativo svolgimento della vacanza annuale della famiglia Stevens, un'ordinaria famiglia inglese della prima metà del Novecento. Quella degli Stevens è una vacanza sempre uguale a se stessa, nella stessa località, nella medesima pensione, con un ruolino di marcia pianificato al millimetro perché tutto risulti sempre il più possibile uguale a se stesso. Noioso? No, vi assicuro di no. "Due settimane in settembre", con quel velo di malinconia che porta con sé, è un ottimo libro per chi voglia rilassarsi e godersi un bel pomeriggio – o due – di dolce far niente… vi assicuro che vi metterà proprio nel mood giusto. Consigliatissimo.

 

Passiamo ora a letture più leggere. Se vi piacciono con un bel romanzo rosa, vi propongo due titoli:

19.  Julie Caplin – Amore, neve e cioccolato, 384 pagine, voto 8,5: è la storia di Nina, una tecnologa alimentare inglese con la passione per il cioccolato. Un romanzo rosa leggero che parla di cibo, di vacanze, di neve… di sentimenti che sbocciano, di donne intraprendenti ed esuberanti che affrontano una crisi e decidono di rimettersi in gioco.

 

20. Priscilla Lovestone – Un'adorabile ragazza grassa, 293 pagine, voto 8,5: questa commedia rosa assai romantica ed anche un po' erotica racconta in modo realistico le sensazioni, esperienze, pregiudizi e umiliazioni che chiunque non si senta a proprio agio con se stessa ha provato – come minimo – una volta nella vita. E fa di più: non solo ce ne parla senza riserve, in modo realistico e schietto, ma ci offre anche due validi esempi di due diversi atteggiamenti rispetto a quello che viene percepito come un problema, un disagio appunto. Certo, questo è un libro quindi molto è giustamente estremizzato – storia d'amore compresa – ma il messaggio arriva forte e chiaro: ama te stessa, fai pace col tuo corpo, ascoltalo, assecondalo, valorizzalo e le opportunità non tarderanno ad arrivare… e se proprio non dovessero arrivare, beh, starai comunque meglio di prima! È tutta questione di atteggiamento nella vita, sta a noi scegliere quello giusto. E d'altronde, sono tante le disavventure e le situazioni che non possiamo cambiare, cerchiamo almeno di vivere ciò che ci accade con lo spirito giusto!

 

E veniamo ora al mio spazio preferito, quello del brrrrivido! Se, come me, amate gialli, thriller, noir e chi più ne ha più ne metta, vi segnalo:

21. Alessia Sorgato – Ulissa lo sa, 272 pagine, voto 8,5: un delizioso giallo giudiziario ambientato in una Milano rallentata e resa surreale dal Lockdown, in cui Asia, avvocato penalista, cerca di venire a capo di un caso spinoso: Mamadou, il ragazzo simpatico che le vende le mascherine blu nel tragitto tra casa e tribunale, è accusato di omicidio e l'ha appena nominata difensore d'ufficio. Asia riceverà l'insperato ma provvidenziale aiuto di un trio di investigatrici molto speciali. Il giallo è ambientato proprio tra Natale e Capodanno, quindi Doppiamente consigliato!

 

22.  Graham Moore – Il verdetto, 336 pagine, voto 8,5: un legal thriller bellissimo che tiene avvinto il lettore con sempre nuove, piccole rivelazioni in un puzzle in continua evoluzione. A prima vista sembra essere un romanzo a tema razziale – e l'autore non fa assolutamente nulla per dissuaderci da quest'impressione – ed in parte lo è, ma la verità è che Il verdetto parla di molto altro. Pone, soprattutto, molte questioni giuridiche ed induce a riflessioni morali tutt'altro che scontate: ci porta, infatti, ad interrogarci sul concetto di verità e su dove trovarla, giacché il massimo che possiamo sperare di trovare nei tribunali è la giustizia che è cosa diversa dalla verità. Una lettura sicuramente impegnativa, ma altrettanto appassionante, garantito!

 

23.  Laura Dave – L'ultima cosa che mi ha detto, 320 pagine, voto 8,5: è un thriller sorprendente. Ci sono tanti thriller che parlano dell'illusione di conoscere chi abbiamo accanto che molto spesso si rivela fallace e pericolosa, ma in pochi riescono a sorprendere il lettore al punto che, dacché credeva di avere per le mani un libro banale, semplice, normale, "nulla di che", si ritrova a scorrere le pagine in preda all'adrenalina. Questo è ciò che si prova leggendo "L'ultima cosa che mi ha detto", la storia di due donne diversissime, che si conoscono appena, ma dovranno imparare a fidarsi l'una dell'altra per affrontare un'inattesa, pericolosa rivelazione.

 

24. Francesco Musolino – Mare mosso, 179 pagine, voto 9: Mare mosso è un noir mediterraneo che cattura per l'ambientazione suggestiva e descritta benissimo, per l'ottima caratterizzazione dei personaggi, per l'empatia che sempre si crea spontaneamente nel leggere di uomini comuni in situazioni critiche, per una trama appassionante che coinvolge e della quale si vorrebbe subito un seguito. Achille, Carmine e gli altri uomini di mare impegnati in un salvataggio disperato nel mar di Sardegna, la notte di Natale dell'81, diventeranno presto compagni di viaggio che non vorrete lasciare. Un noir mediterraneo avvincente, sì, ma anche molto di più: una storia di coraggio, amicizia ed anche meschinità ed interesse come nella vita comune purtroppo ce ne sono e ce ne sono state tante.

 

Anche alcune delle mie serie gialle/noir preferite hanno visto aggiungersi di recente un nuovo volume:

Piera Carlomagno: serie di Viola Guarino. L'anatomopatologa un po' strega, che viaggia in moto e sembra creare un rapporto particolare con le vittime tanto che le scene del crimine paiono comporsi nella sua mente, è la protagonista di una bellissima serie noir ambientata in Lucania. I romanzi al momento sono tre: "Una favolosa estate di morte", "Nero lucano" e "Il taglio freddo della luna".

 

Gabriella Genisi: serie di Lolita Lobosco. La serie di gialli soft con protagonista la commissaria barese è giunta al suo decimo volume, che per l'occasione racchiude un racconto lungo e l'intera raccolta delle "ricette di Lolì", alcune inedite ed altre già contenute nell'appendice dei precedenti romanzi. Un buon modo per conoscere questa donna così energica, sanguigna e appassionata: sono certa che non correrete a leggere anche i libri precedenti!

 

Francesco Abate: serie di Clara Simon. Ci spostiamo in Sardegna, nel primo Novecento, per conoscere Clara Simon, la prima giornalista donna dell'Unione sarda. La tenace ragazza italo-cinese ama vederci chiaro, sia negli accadimenti della sua città, sia nella storia di suo padre, ancora disperso. Una protagonista coinvolgente ed una serie di ampio respiro, per ora composta da due libri, "I delitti della salina" e "Il complotto dei Calafati".

 

Chiara Montani: serie con Piero e Lavinia. Un'appassionante serie di thriller storici ambientata nel Quattrocento ed avente come temi principali l'arte, la condizione delle donne in quell'epoca, gli intrighi e i giochi di potere nell'Italia rinascimentale. Protagonisti sono Lavinia, giovane dama con la passione proibita per la pittura, e Messer Piero della Francesca, il celebre artista che qui assume anche le calzantissime vesti di investigatore. Per ora la serie si compone di due volumi, Il mistero della pittrice ribelle e La ritrattista.

 

E con questo si conclude la nostra carrellata di consigli di lettura per queste feste ed oltre. Di ogni libro citato potrete leggere la recensione completa sul blog. Ed ora non mi resta che augurarvi... buone letture e buon Natale!

 

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