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domenica 11 settembre 2016

RECENSIONE: MARGARET MAZZANTINI - NON TI MUOVERE


Sinossi:

Una giornata di pioggia e di uccelli che sporcano le strade, una ragazza di quindici anni che scivola e cade dal motorino. Una corsa in ambulanza verso l'ospedale. Lo stesso dove il padre lavora come chirurgo. È lui che racconta l'accerchiamento terribile e minuzioso del destino. Il padre in attesa, immobile nella sua casacca verde, in un salotto attiguo alla sala operatoria. E in questa attesa, gelata dal terrore di un evento estremo, quest'uomo, che da anni sembra essersi accomodato nella sua quieta esistenza di stimato professionista, di tiepido marito di una brillante giornalista, di padre distratto di un'adolescente come tante, è di colpo messo a nudo, scorticato, costretto a raccontarsi una verità straniata e violenta. Parla a sua figlia Angela, parla a se stesso. Rivela un segreto doloroso, che sembrava sbiadito dal tempo, e che invece torna vivido, lancinante di luoghi, di odori, di oscuri richiami. Con precisione chirurgica Timoteo rivela ora alla figlia gli scompensi della sua vita, del suo cuore, in un viaggio all'indietro nelle stazioni interiori di una passione amorosa che lo ha trascinato lontano dalla propria identità borghese, verso un altro se stesso disarmato e osceno.

 

Ho letto diversi libri di Margaret Mazzantini, quindi il fatto che non scriva storie da ombrellone non era una novità per me. Tuttavia non mi aspettavo un libro così profondamente intriso di dolore, angoscia, disperazione. “Non ti muovere”, meritatissimo premio Strega 2002, è un monologo sincero di Timoteo, un padre chirurgo che si mette completamente a nudo davanti alla figlia quindicenne, Angela, che è dall’altra parte del vetro di una sala operatoria, sotto i ferri di un collega del padre, che sta disperatamente tentando di salvarla da un brutto incidente di moto. Elsa, madre di Angela e moglie di Timoteo, è a Londra ad intervistare un personaggio importante. La notizia dell’incidente della figlia la coglie in aeroporto, appena scesa dall’aereo. Ora sta tornando, ma c’è ancora molto tempo prima del suo arrivo. C’è il tempo di un intervento lungo e difficile, c’è il tempo sospeso tra la vita e la morte che un padre in attesa trascorre da solo in una sala asettica. Ed è questa solitudine disperata che porta Timoteo ad instaurare questo contatto mentale con la figlia, un contatto che nella realtà non ha mai avuto. Ora, invece, le racconta la sua vita, i suoi sbagli, i tentennamenti, la maschera sociale che si è creato intorno, il matrimonio di facciata con una donna troppo perfetta, troppo intelligente, troppo elegante. Ora che è sfondato dal dolore, Timoteo torna indietro, a quindici anni prima, ad un giorno d’estate in cui ha incontrato Italia, una donna scialba, non attraente, smunta, troppo truccata, con tacchi troppo alti, che gli suscita un’attrazione fisica tanto forte quanto inspiegabile. Da quel giorno parte il racconto di un uomo diviso tra il se stesso formale, borghese, con un prestigio sociale da mantenere, ed un se stesso rude, osceno e squallido come la storia che intraprende con Italia. E’ una storia fatta di povertà ed orgoglio, rudezza e debolezza, egoismo e generosità. E’ una storia che sconvolgerà la vita di Timoteo nel profondo e lo renderà capace di amare come non ha fatto mai. Ma la vita è crudele e gli porterà via l’unica creatura che abbia amato davvero, l’unica per cui abbia provato affetto. E’ in queste ore di attesa che Timoteo confessa finalmente a se stesso, senza sconti, le sue colpe per non essere mai riuscito a donare davvero affetto a nessuno, neanche alla moglie o alla figlia e per aver imparato ad amare troppo tardi.

L’autrice non dà giudizi, non ce n’è bisogno, bastano già quelli severi cui Timoteo sottopone se stesso. La Mazzantini racconta, entrando perfettamente nella mentalità dell’uomo, i ricordi vividi di un passato sepolto troppo in fretta. “Non ti muovere” è un libro forte, pieno di sentimenti autentici, in cui si ha la sensazione di essere sempre in bilico tra vivere e morire, tra sprofondare e rinascere. Lettura consigliata, sì, perché non ci si sottrae al dolore, lo si affronta con i mezzi che si hanno a disposizione, proprio come fa Italia… e a volte si vince, altre si perde, nel valzer straziante della vita.

 

Opera recensita: “non ti muovere” di Margaret Mazzantini

Editore: Mondadori, 2001

Genere: narrativa italiana

Ambientazione: Italia, città non definita

Pagine: 295

Prezzo: 16,53€

Consigliato: sì.

 

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