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domenica 18 settembre 2016

RECENSIONE: MICHAEL DOBBS - HOUSE OF CARDS 2 - SCACCO AL RE


Sinossi:

Dopo aver ordito la scalata al potere, il nuovo primo ministro Francis Urquhart, ormai noto come FU, sfida il re in persona e minaccia l'intoccabile ruolo della monarchia inglese. Da poco in carica come lo stesso primo ministro, il giovane sovrano contesta il programma di governo e la divergenza di pensiero presto scivola in ostilità dichiarata. Il terreno di scontro è ampio, e la battaglia si combatte a suon di sondaggi d'opinione truccati, prime pagine di quotidiani manipolate, scandali sessuali e calcolate strategie di rischio: Francis Urquhart ha deciso di distruggere non solo l'immagine della Corona, ma del re in persona. Se per il cinico architetto del potere non è ammissibile l'interferenza della casa reale nell'attività politica, dall'altra parte si disapprovano le scelte nel campo delle politiche sociali, che sembrano aver acuito i problemi di alcune aree metropolitane. Il conflitto presto si alza d'intensità e Urquhart decide di andare a nuove elezioni. Durante l'arena elettorale entra in scena un personaggio chiave: un consigliere politico, impersonato da una bella donna, impeccabile e brillante, Sally Quine, con la quale nascerà una relazione. Con lo scorrere degli eventi le minacce alla casa reale diventano sempre più pericolose e il primo ministro si spinge lungo un crinale vertiginoso, da cui scendere costituisce un'impresa ad altissimo rischio. E dunque esiste là fuori qualcosa o qualcuno che possa sfuggire al controllo di Francis Urquhart?

 

Ho adorato e consigliato caldamente il primo libro di questa serie che tanto bene descrive il mondo politico, l’ambizione, l’avidità nella ricerca del potere ad ogni costo.

Non posso dire lo stesso di questo secondo volume. Non è da buttare, intendiamoci, ma non è al livello del primo.

In linea generale, il libro è perneato da una crescente aria di crisi, economica, politica, morale e delle vicende personali dei protagonisti. Già questo contribuisce a ridurre il brio e la suspence che aveva caratterizzato il primo volume. A distanza di pochissimi mesi dalla sua elezione, il primo ministro Francis Urquart, acuto, intelligente, manipolatore, è in conflitto con il re ed invece di appianare le divergenze decide di surclassarlo usando ogni modo possibile per metterlo in cattiva luce. Sulla sua strada incontra l’ambiziosa ed attraente Sally Queen, una sondaggista molto brava nel suo lavoro che lo aiuterà nella sua battaglia personale e politica. Ma quando si è così in alto bisogna stare attenti a non scivolare, perché la caduta sarebbe molto più rovinosa… il nostro caro FU, che di solito è così accorto e calcolatore, pare aver dimenticato questo elementare principio e, dall’alto della sua onnipotenza non si accorge delle ombre che avanzano al suo fianco, pur avendo tutti gli elementi per prevedere e magari evitare il disastro.

Il libro è sempre piacevole, lo stile di Dobbs è sempre attento ed oculato oltre che scorrevolissimo, ma chi ha amato l’adrenalina suscitata dal primo volume, qui noterà senz’altro un abbassamento dei toni. Il grigiore della crisi materiale e spirituale che colpisce tutti i protagonisti, poi, farà il resto. In breve, lo consiglio a chi ha letto il primo e vuole finire la serie, ma se non avete apprezzato l’uno non credo che riscatterete Dobbs e FU con questo secondo. Io, per quel che conta, leggerò anche il terzo.

 

Opera recensita: “House of cards 2 – scacco al re” di Michael Dobbs

Editore: Fazzi, 2014

Genere: narrativa straniera, politica

Ambientazione: Inghilterra

Pagine: 448

Prezzo: 16,50€ (cartaceo), 9,99€ (ebook)

Consigliato: sì/no.

 

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