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lunedì 24 luglio 2017

RECENSIONE: RICHARD BACHMAN (ALIAS STEPHEN KING) - LA LUNGA MARCIA


Sinossi:

Dai confini con il Canada sino a Boston a piedi, senza soste. Una sfida mortale, con un regolamento implacabile, per cento volontari: un passo falso, una

caduta, un malore.., e si viene abbattuti. Ma chi riesce a tagliare il traguardo otterrà il Premio. Tra i partecipanti, fra cui spicca il sedicenne Garraty,

si creano rapporti di sfida, di solidarietà e di lucida follia, lungo il terribile percorso scandito dagli incitamenti della folla assiepata ai margini

della strada. Un incubo on the road che solo King (Richard Bachman) poteva concepire...

 

Commento:

Nei romanzi pubblicati sotto lo pseudonimo di Richard Bachman, Stephen King immagina una situazione pseudo-normale portata all’esasperazione e ne descrive le conseguenze. In questo caso, King immagina un passatempo nazionale strambo e pericoloso: è la “Lunga marcia” che ogni anno incolla milioni di americani alla TV o li spinge per strada lungo il percorso, a guardare cento sventurati ragazzi che volontariamente si imbarcano in un’impresa che li porterà alla vittoria o alla morte. Uno solo vincerà il premio, tutti gli altri, per un motivo o per l’altro, sono destinati a cadere lungo il cammino. Basta un crampo, una vescica ai piedi, basta una zuffa con un altro marciatore e, scattate le tre ammonizioni, si prende il “congedo” per sempre da questo mondo.

Lo stress cui questi ragazzi vengono sottoposti è disumano, camminano giorno e notte senza sosta con qualunque clima per attraversare il Maine, passare il New Hempshire e raggiungere Boston. Pochissimi ce la fanno, tanti muoiono lungo il cammino. Ma lungo quel maledetto cammino possono anche nascere delle amicizie, delle rivalità… dureranno il tempo della marcia, ma sono l’unica cosa che possa tener su i marciatori, là dove non arrivano i cibi concentrati o le borracce d’acqua o la paura di rallentare troppo il ritmo e venire congedati. E’ tutta una questione di cervello, più che di piedi o di gambe: è quello il motore che decide la vita o la morte.

King, come al solito, si dimostra maestro nell’analizzare le conseguenze derivanti da ogni situazione, conversazione, imprevisto. Anche in questo libro troviamo un esempio della sua bravura nell’analisi della psiche umana in situazione di stress. Inutile dire che, sebbene possa sembrare statico (i ragazzi in fin dei conti marciano soltanto) questo libro trasmette una tensione ed una conpartecipazione con i personaggi degna di un thriller incalzante. Lettura consigliata agli amanti del distopico, della psicologia e del re!

 

Opera recensita: “La lunga marcia” di Richard Bachman – Alias Stephen King

Editore: Sperling & Kupfer, prima ed. 1979, prima ed. italiana 1985

Genere: romanzo distopico

Ambientazione: Stati Uniti

Pagine: 304

Prezzo: 9,90 €

Consigliato: sì.

 

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