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domenica 3 dicembre 2017

RECENSIONE: ORIANA FALLACI - UN UOMO


Sinossi:

"Un uomo" è il romanzo della vita di Alekos Panagulis, che nel 1968 è condannato a morte nella Grecia dei colonnelli per l'attentato a Georgios Papadopulos,

il militare a capo del regime. Segregato per cinque anni in un carcere dove subisce le più atroci torture, restituito brevemente alla libertà, conosce

l'esilio, torna in patria quando la dittatura si sgretola, è eletto deputato in Parlamento e inutilmente cerca di dimostrare che gli stessi uomini della

deposta Giunta continuano a occupare posizioni di potere. Perde la vita in un misterioso incidente d'auto nel 1976. Oriana Fallaci incontra Panagulis nel

1973 quando, graziato di una grazia che non aveva chiesto ma che il mondo intero reclamava per lui, esce dal carcere. I due si innamorano di un amore profondo,

complice, battagliero. Lei lo affianca e ne condivide una lotta mai paga. "Il poeta ribelle, l'eroe solitario, è un individuo senza seguaci: non trascina

le masse in piazza, non provoca le rivoluzioni. Però le prepara. Anche se non combina nulla di immediato e di pratico, anche se si esprime attraverso bravate

o follie, anche se viene respinto e offeso, egli muove le acque dello stagno che tace, incrina le dighe del conformismo che frena, disturba il potere che

opprime." (Prefazione di Domenico Procacci)

 

Commento:

“Un uomo” è il racconto minuzioso, intimo e plateale della storia di Alekos Panagulis, l’uomo che attentò alla vita di Papadopulos, “Il tiranno” nel novembre 1968 e fallì. Dopo una condanna a morte non eseguita, cinque anni di reclusione tra evasioni, bravate, sfide e resistenze inesauribili, Panagulis viene graziato con sua somma indignazione e, uscito dal carcere, incontra Oriana Fallaci, colei che sarà la sua compagna, l’unica compagna possibile per la sua lotta senza tempo e senza quartiere. Testardo, istrionico, astuto, intelligente, un autentico Don Chisciotte, Panagulis non smetterà mai di lottare per la libertà scontrandosi con il mondo intero, anche con quel popolo in nome del quale si spenderà ogni giorno. E proprio questa lotta lo condurrà ad una profonda solitudine e ad una morte annunciata e prorogata per troppo tempo, eppure giunta troppo presto a portarsi via un uomo dal coraggio infinito. Spregiudicato, folle, temerario, Panagulis è un uomo in eterna lotta con gli altri, con l’autorità, il sistema, la corruzione, ma anche con se stesso, troppo spesso vittima delle sue idee, delle sue convinzioni portate allo stremo, del suo egoismo che in più di un’occasione gli allontanerà chi gli vuol bene. Il libro dal titolo “Un uomo” nel quale la Fallaci racconta la sua storia di eroe che non cede è una sua consegna: fu lui a chiederle in più occasioni di scriverlo dopo la sua morte perché ciò che gli era accaduto e ciò per cui aveva lottato non venisse dimenticato. E’ scritto in una forma particolare, non come una biografia fredda ed asettica, ma come un memoriale in forma di lettera, come dimostra la seconda persona singolare (l’autrice scrivendo si rivolge ad Alekos). Una lettera-memoriale, dunque, scritta in forma circolare: il racconto si apre e si chiude con la scena agghiacciante del funerale di Panagulis, con la folla granitica che scandisce quel “Tzi, tzi tzi” (vive, vive, vive), proprio quella folla che mentre era in vita lo aveva ignorato e non lo aveva capito abbandonandolo al suo destino. Un libro impegnativo e crudo, che a tratti trasuda rabbia, amarezza, senso di colpa. Un libro che cattura dalla prima pagina e che tiene incollati alla vicenda, perfettamente comprensibile, nella sua forza anche da chi non conosce la storia greca di quegli anni.

Un romanzo contro le ideologie vuote, contro la rassegnazione, contro la cecità di chi vede solo ciò che gli mostra l’interesse e di chi non vede neppure ciò che è sotto il suo naso perché vedere, parlare, raccontare, schierarsi è troppo difficile. Una lettura consigliata a tutti perché non si muore solo lottando, ma anche standosene fermi ai margini nascondendo la testa sotto la sabbia dell’indifferenza.

 

 

 

Opera recensita: “Un uomo” di Oriana Fallaci

Editore: Bur, prima ed. 1979

Genere: biografia-narrativa italiana-romanzo storico

Ambientazione: Grecia 1968-1976

Pagine: 645 (ed. 2014)

Prezzo: 13,00 € (ed. 2014)

Consigliato: sì.

 

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