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lunedì 12 febbraio 2018

RECENSIONE: CHARLOTTE BRONTE - JANE EYRE


Sinossi:

La giovane orfana Jane Eyre entra come istitutrice presso la nobile residenza di Thornfield Hall dopo aver trascorso infanzia e adolescenza tra la casa

di parenti crudeli e il triste asilo di Lowood. Dovrà occuparsi dell'educazione della piccola Adele, pupilla del misterioso signor Rochester. Il burbero

padrone di casa, attratto dal carattere indipendente e dall'intelligenza della ragazza, presto se ne innamora. La vicenda sembra destinata al più classico

dei finali, ma le antiche mura di Thornfield Hall celano un segreto... Di forte matrice autobiografica, "Jane Eyre" è un romanzo di acuta sensibilità psicologica,

pervaso - forse per la prima volta nella storia della letteratura femminile - da una sottile sensualità. Introduzione di Franco Buffoni e con un saggio

di William M. Thackeray.

 

Commento:

Non avrei mai pensato di apprezzare tanto i romanzi inglesi dell’Ottocento… eppure, più ne leggo, più li apprezzo e ne colgo le differenze. E’ il caso di questo classico della letteratura inglese, la cui trama è arcinota, che entra di diritto tra i miei preferiti per grazia della scrittura, evocatività delle descrizioni di paesaggi ed impressioni, affinità con la protagonista.

Jane è abituata alla durezza e sa come contrastarla e sfidarla con arguzia, ma soccombe davanti alla gentilezza inattesa. E’ mite ed intelligente, buona ma quasi mai sottomessa, inoltre cela in sé l’inquietudine di una mente curiosa e fervida che ama confrontarsi con altre menti intelligenti ed acute come la sua. Ecco perché riesce in ciò che mille altre hanno tentato e fallito: catturare il cuore del burbero ed eccentrico signor Rochester. L’amore tra queste due anime inquiete è meraviglioso e struggente sia nel momento di più alto fulgore, sia in quello della più bassa disperazione.

Il romanzo è scritto come un’autobiografia, come se fosse proprio Jane a scriverlo ricordando il passato. L’unica pecca che mi sento di trovargli in coscienza è un finale non all’altezza – almeno nei toni – di tutto il resto del romanzo: dopo tanto peregrinare mi sarei aspettata un coinvolgimento ed un impeto maggiore, sebbene mi rendo conto che una manifestazione ancora più potente d’amore e devozione avrebbe potuto incrinare appena la figura volitiva e pungente di Jane. E’ un romanzo che consiglio, che ho apprezzato e che mi ha emozionato, nonostante la notorietà e prevedibilità della trama.

 

Opera recensita: “Jane Eyre” di Charlotte Bronte

Editore: Mondadori-Einaudi-Giunti, prima ed. originale 1847

Genere: letteratura inglese

Ambientazione: Inghilterra, Ottocento

Pagine: 606 (ed. Mondadori 2016)

Prezzo: 11,00 € (ed. Mondadori 2016)

Consigliato: sì

Voto personale: 9.

 

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