simposio lettori copertina

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sabato 2 giugno 2018

RECENSIONE: MATTEO BUSSOLA - LA VITA FINO A TE


Sinossi:

Dopo il successo di Notti in bianco, baci a colazione, Matteo Bussola scrive un libro sull'amore di coppia. Vissuto, immaginato, sperato, fallito. L'amore

che «non ti completa, ma ti comincia».

«Bussola sa scrivere. Usa le parole con accortezza, con cura, come se fossero importanti. Tanto importanti quanto le esperienze che raccontano» - Michele

Serra

"Il tema del libro è l'amore, anzi tutti gli amori [...] E, ve lo dico: io non so se scriverò altri libri in vita mia, probabilmente sì, magari no, comunque

sia questo resterà sempre e per sempre - è una certezza - il libro al quale vorrò più bene."

Matteo Bussola riconosce ciò che di straordinario si annida nelle cose ordinarie perché le guarda come se accadessero per la prima volta, come se sentisse

sempre la vita pulsare in ogni cellula. Ed è con quello sguardo che racconta di relazioni sentimentali, l'istante in cui nascono, il tempo che abitano.

Lo fa mettendosi a nudo, ricordando gli amori passati, per ripercorrere la strada che lo ha portato fino a qui, alla sua esistenza con Paola e le loro

tre figlie. Soprattutto, lo fa specchiandosi nelle storie di ciascuno: quelle che incontra su un treno, o mentre sbircia dal finestrino della macchina,

o seduto in un bar la mattina presto. Quelle che incontra stando nel mondo senza mai dare il mondo per scontato, e che la sua voce intima e familiare ci

restituisce facendoci sentire che sta parlando esattamente di noi.

 

Commento:

Beh, la quarta di copertina ci dice già molto su questo libro. Ciò che posso aggiungere io è che questo, come anche gli altri di Matteo Bussola, è un libro sincero, autobiografico, che parla di Matteo, di Paola, delle loro figlie, di tutti noi e del vivere quotidiano. Perché Matteo non ha paura di confessarci i suoi errori (chi non ne ha fatti scagli la prima pietra) nei quali un po’ tutti possiamo riconoscerci. E ci riconosciamo nelle storie che racconta, che vive, che osserva. Perché Matteo Bussola sa scrivere, come dice Michele Serra nella presentazione, ma soprattutto sa osservare, osservare davvero, senza pregiudizi, senza preconcetti, guardarsi intorno cogliendo i dettagli che sono l’essenza delle cose.

Nei suoi due romanzi precedenti, “Notti in bianco, baci a colazione” e “Sono puri i loro sogni”, Matteo Bussola ci parla del suo bellissimo rapporto con le figlie, di come gli abbiano cambiato la vita e le priorità. In quest’ultimo libro, invece, la sua attenzione si concentra sul percorso, sentimentale e personale, che l’ha portato alla vita fino a qui, al rapporto con la compagna ed alla creazione di una famiglia. Un percorso fatto di abbandoni, fughe, paure, scelte, rischi, piccole vittorie e grandi perdite; un percorso che lo ha reso consapevole di se stesso, della realtà che lo circonda, un percorso di un uomo normale, non dissimile a quello di tanti di noi. Il pregio dei libri di Matteo Bussola è proprio questo: racconta storie normali vissute da persone normali che, nelle sue mani e con i suoi occhi, diventano piccole cose straordinarie.

Il mio personale consiglio è: prima di leggere questo libro, per capirne a pieno l’evoluzione, leggete almeno il primo romanzo, “Notti in bianco, baci a colazione”. Non si tratta di una saga, capirete lo stesso anche partendo dall’ultimo, però secondo me, se non avete mai letto nulla di Bussola, il primo libro può esservi utile ad entrare nella sua “dimensione”.

Detto questo, buona lettura, anzi… buon viaggio.

 

Opera recensita: “La vita fino a te” di Matteo Bussola

Editore: Einaudi, 2018

Genere: narrativa italiana

Pagine: 202

Prezzo: 17,00 €

Consigliato: sì

Voto personale: 8.

 

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