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lunedì 26 agosto 2019

RECENSIONE: LEONARDO PALMISANO - TUTTO TORNA. LA PRIMA INDAGINE DEL BANDITO MAZZACANI


Sinossi:
Maria, l’adorata nipotina del boss di Sacra Corona Unita Nino De Guido, detto ‘Zi Nino, è stata rapita. Un solo uomo può ritrovarla, uno a cui non è rimasto niente da perdere perché ha già perso tutto, un fantasma. Mazzacani è un bandito, un cane sciolto, uno che non si è mai affiliato alla Sacra Corona, e per questo è stato punito. La sua banda è stata massacrata e lui è fuori dal giro.
Sulle tracce della bambina, c’è anche un losco commissario che tiene in scacco Mazzacani e che lo costringe a lavorare per lui come prezzo per la sua scomoda libertà. Ad affiancare Mazzacani nella sua ricerca, un membro della sua vecchia banda, il Gigante, e una giovane Pm che nella storia vuole vederci chiaro, a costo di scontrarsi con pezzi deviati della giustizia. La bambina è probabilmente finita nelle maglie del traffico pedopornografico. Durante la lunga ricerca, il bandito incrocia e scappa da pezzi interi della criminalità organizzata del sud Italia – la Sacra corona unita, la Camorra, la ‘Ndrangheta, la Mafia albanese e l’Anonima sequestri, incontra le cosche in guerra che si spartiscono il territorio con la connivenza dei politici e gli affari, soprattutto quelli legati alla legalizzazione della marijuana.
La prima indagine del bandito Mazzacani inaugura l’esordio alla narrativa di uno dei giornalisti d’inchiesta più talentuosi del paese. Leonardo Palmisano unisce le sue competenze di giornalista di cronaca giudiziaria e malavita con il piacere e il piglio del racconto d’azione. Un romanzo che guarda alla grande serialità televisiva americana, da Breaking bad a True detective, passando per le nostrane Montalbano e Suburra. Mazzacani non è un eroe, non è un giusto, e per questo riuscirà a portare il lettore dove nessun commissario lo ha mai portato prima.

Commento:
Noir cruento, giallo italiano, thriller ricco di suspense, possibile sceneggiatura per una serie Crime… non è facile classificare questo primo caso di Carlo Mazzacani, perché probabilmente va al di là di sottogeneri e sottocategorie. E per la verità anche parlare di "caso" forse in questo frangente è improprio: Carlo Mazzacani non è un tutore della legge, non è un magistrato, non è un "buono" nel senso universale del termine. Mazzacani è un bandito, un cane sciolto, uno che non ha mai voluto affiliarsi alla Sacra Corona Unita perché ama la libertà, vuole agire per proprio conto, si muove nei meandri, nella zona grigia tra cosche e Stato, tra la banda dei Santi e la DRAP – la procura antimafia di Puglia. E' qui che lo troviamo all'inizio del romanzo, tirato di nuovo in mezzo alla mischia  da colui che lo tiene in scacco, il corrottissimo commissario Curiale che ha bisogno di lui perché Mazzacani sa molte cose. Accanto a lui c'è il Gigante, Luigi Mascione, ex pugile socio del bandito: sarà a loro che si rivolgerà Zi Nino de Guido per ritrovare Maria, la sua nipotina rapita e sequestrata. Tra agguati e trappole, tra un bicchiere di bianco e un tiro al piattello, con le cosche nemiche e la procura alle calcagna, Mazzacani dovrà brigare molto per sapere dove si trova la ragazzina e anche qualora la trovi… beh, nulla è detto e mai niente e nessuno è ciò che sembra. Un noir crudo, duro e realistico, ambientato tra le province di Brindisi e Bari, nella terra di mezzo in cui Camorra, 'Ndrangheta e mafie estere puntano al dominio. Un libro che avvince e cattura, forse per il linguaggio spesso indurito da espressioni in dialetto anche stretto, forse per la tensione crescente, forse per la particolarità che contraddistingue il romanzo, ossia il fatto che qui non ci sono personaggi "buoni", ma tutti cattivi, alcuni meno di altri… persino la golosa e ambiziosa procuratrice Buonamica non si fa scrupoli ad usare, quando serve,  metodi rischiosi e spregiudicati a danno di altri. Con sicurezza e competenza Leonardo Palmisano affronta l'intricata rete dei rapporti tra famiglie e clan della SCU in una terra che troppo spesso ne dimentica la presenza silenziosa, ma efficace. E tra equilibri fragili e regole antichissime che cedono il posto a nuovi metodi, ancora una volta Mazzacani scopre che la libertà si paga a caro prezzo e che nessuno, per quanto sia potente, frega la morte… e che tutto torna nella vita, anche l'amore.


Opera recensita: "Tutto torna. La prima indagine del bandito Mazzacani" di Leonardo Palmisano
Editore: Fandango, 2018
Genere: noir
Ambientazione: Puglia
Pagine: 223
Prezzo: 16,50 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8,5.


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