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giovedì 30 dicembre 2021

RECENSIONE: KAZUO ISHIGURO - NON LASCIARMI

    Sinossi:

Non lasciarmi è prima di tutto una grande storia d'amore. È anche un romanzo politico e visionario, dove viene messa in scena un'utopia a rovescio che non vorremmo mai vedere rea-lizzata. È uno di quei rari libri che agiscono sul lettore come lenti d'ingrandimento: facendogli percepire in modo dolorosamente intenso la fragilità e la finitezza di qualunque vita.

Kathy, Tommy e Ruth vivono in un collegio, Hailsham, immerso nella campagna inglese. Non hanno genitori, ma non sono neppure orfani, e crescono insieme ai compagni, accuditi da un gruppo di tutori, che si occupano della loro educazione. Fin dalla piú tenera età nasce fra i tre bambini una grande amicizia. La loro vita, voluta e programmata da un'autorità superiore nascosta, sarà accompagnata dalla musica dei sentimenti, dall'intimità piú calda al distacco piú violento. Una delle responsabili del collegio, che i bambini chiamano semplicemente Madame, si comporta in modo strano con i piccoli. Anche gli altri tutori hanno talvolta reazioni eccessive quando i bambini pongono domande apparentemente semplici. Cosa ne sarà di loro in futuro? Che cosa significano le parole «donatore» e «assistente»? E perché i loro disegni e le loro poesie, raccolti da Madame in un luogo misterioso, sono cosí importanti?

 

Commento:

"Non lasciarmi" è una distopia di quelle serie, realistiche, fatte bene. È un libro che affronta molti temi evergreen e di stretta attualità quali l'amicizia, l'amore, la genitorialità, il sesso e persino la malattia. Questi, almeno, sono i temi che scorgiamo ad una lettura più o meno superficiale, ma ad un livello più profondo ce ne sono altri, quali ad esempio l'autodeterminazione, la conoscenza, la possibilità di decidere del proprio futuro e di conoscere le proprie radici. È la storia di tre amici, raccontata da Kathy, una di loro, che crescono insieme e si conoscono a fondo a partire dall'infanzia sino all'età adulta. Affrontano insieme tutte le fasi della vita e sono testimoni della crescita l'uno degli altri. Attraversano diversi periodi, com'è normale che sia, ma tra alti e bassi il loro legame rimane saldo fino all'età adulta, fino al momento delle "donazioni". Di cosa si tratta? È qualcosa che scoprirete – forse – leggendo, perché è uno degli elementi di mistero che regge la distopia. Quanto a me, avevo letto recensioni entusiastiche di questo libro e, spinta dall'ottimo (secondo me migliore di questo) Klara e il sole, avevo un bel po' di aspettative. Invece, purtroppo, Non lasciarmi non è riuscito a coinvolgermi: ho fatto fatica a proseguire nella lettura che è diventata più scorrevole e meno nebulosa solo verso la fine. Mi sento comunque di consigliare questo romanzo per i temi trattati e perché so che a qualcuno che apprezza le distopie più di me potrebbe piacere.

 

Opera recensita: "Non lasciarmi" di Kazuo Ishiguro

Editore: Einaudi, 2005

Traduttore: Paola Novarese

Genere: distopico

Ambientazione: Gran Bretagna

Pagine: 304

Prezzo: 13,00 €

Consigliato: sì

Voto personale: 7.

      

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