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sabato 13 agosto 2022

RECENSIONE: VITA SACKVILLE-WEST - OGNI PASSIONE SPENTA

Sinossi:

Raffinata, fascinosa, misteriosamente reticente, Lady Slane è la moglie devota di Lord Henry Holland, ex viceré delle Indie ed ex ministro di Sua Maestà. La sua vita, nell’elegante quartiere londinese di Kensington, è stata un tempio di sfarzo e obbedienza, serate mondane e fedeltà a un ideale di discreta femminilità domestica. Dopo settant’anni di matrimonio e sei figli, però, la morte del marito manda in frantumi l’apparente, anodina tranquillità della sua esistenza: stupendo gli amici, scandalizzando i familiari, Lady Slane smette all’improvviso di assecondare i desideri, le esigenze e le aspirazioni degli altri; si ribella alle convenzioni per ricongiungersi, nell’ultima età della sua vita, alla radice smarrita di sé. In esilio volontario in una vecchia casa della campagna inglese, dove il tempo si distende come le pianure sconfinate che osserva dalle finestre, Lady Slane ritrova una passione spenta solo in apparenza, che cova ancora viva tra la cenere: l’ambizione ormai dimenticata di diventare un’artista, cui si aggiunge la possibilità di un amore. Sotto i tramonti di un’estate che sta per finire, Lady Slane incontra infatti il signor FitzGeorge, un ricco collezionista d’arte che non l’ha dimenticata dopo un primo incontro in India, decenni addietro, e che sa ancora vedere la sua bellezza fragile e mite. Sarà questa nuova consapevolezza, forse tardiva ma ugualmente liberatoria, a spingerla a favorire il talento musicale della nipote, spezzando il circolo che, nell’Inghilterra edoardiana, costringe ancora le donne in una posizione di minorità. Ispirato a Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf, di cui Vita Sackville-West fu amica e amante, Ogni passione spenta è percorso dallo stesso sguardo lucido e appassionato sulle donne, dalla consapevole e dolorosa necessità di ricavarsi uno spazio privato, insieme concreto e metaforico, in cui sottrarsi alle soffocanti aspettative della società. Il Saggiatore ripropone un romanzo che, rimanendo modernissimo, si inserisce nella grande tradizione letteraria femminile inglese, e non cessa di meravigliare per la capacità di far risuonare i paesaggi con i personaggi, le emozioni con il nitore lirico della scrittura.

 

Commento:

Oserei dire che è raro trovare una quarta di copertina così bella, ben scritta e rispondente al romanzo che precede. È così raro che mi pare un peccato sprecarla con inutili ripetizioni… Quindi, cosa aggiungere? Dirò solo che Ogni passione spenta è un romanzo che mi ha stupito: come faccio spesso di recente, non avevo letto la trama, quindi non sapevo cosa aspettarmi. Le prime pagine non mi avevano aiutata nel decifrare il contenuto né la possibile deriva del romanzo, perciò non ho potuto far altro che affidarmi esclusivamente alla storia. Ed è stato un bene: questo libro mi ha accolta come chi, dopo tanto vagare, abbia bisogno di un luogo di pace, silenzio e ristoro, le stesse cose che, a ripensarci, va cercando la protagonista, Lady Slane, dopo un'intera, lunga vita passata a compiacere il marito, i figli, gli occhi del mondo. Mi sono affezionata a questa vecchia signora che in breve è diventata per me un'amica, un'anima affine, tanta è stata la compartecipazione che hanno suscitato in me l'ipocrisia dei figli e la forza della sua dignitosa fermezza. Questo libro è proprio acqua fresca con cui bagnarsi il viso dopo l'intensa calura, è un sorso di thè dolce da gustare con una buona amica, è una carezza che induce alla speranza. Ovviamente, consigliato.

 

Opera recensita: "Ogni passione spenta" di Vita Sackville-West

Editore: Il saggiatore, 2016 (ed. originale 1931)

Traduttore: Alessandra Scalero

Genere: letteratura inglese

Ambientazione: Inghilterra

Pagine: 167

Prezzo: 17,00 €

Consigliato: sì

Voto personale: 8,5.

  

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