simposio lettori copertina

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domenica 15 ottobre 2017

RECENSIONE: CRISTINA CABONI - LA RILEGATRICE DI STORIE PERDUTE


Sinossi:

Ecco, il libro è quasi pronto. «Avete terminato?» Annuisce, gli occhi sul libro. «Sì, maestro.» Qualcosa di dolce si spande dentro di lei. «Adesso sono

una rilegatrice?» «La migliore.» Ma sa che quel mondo le è interdetto. Perché lei è solo una donna. Un giorno però tutto cambierà, ne è sicura.

La copertina finemente lavorata avvolge le pagine ingiallite dal tempo. Sofia con gesti delicati ed esperti sfiora la pelle e la carta per restaurare il libro e riportarlo al suo antico splendore. La legatoria è la sua passione. Solo così riesce a non pensare alla sua vita che le sta scivolando di mano

giorno dopo giorno. Quando arriva il momento di lavorare sulle controguardie, il respiro di Sofia si ferma: al loro interno nascondono una sorpresa. Nascondono

una pagina scritta a mano: è la storia di una donna, Clarice, appassionata di arte e di libri. Un’abile rilegatrice vissuta nel primo Ottocento, quando

alle donne era proibito esercitare quella professione. Una donna che ha lottato per la sua indipendenza. Alla luce fioca di una candela ha affidato a quel libro un messaggio lanciato nel mare del tempo, e una sfida che può condurre a uno straordinario ritrovamento chi la raccoglierà. Sofia non può credere

al tesoro che ha tra le mani. Quella donna sembra parlare al suo cuore, ai suoi desideri traditi. È decisa a scoprire chi sia, e quale sia il suo segreto.

Ad aiutarla a far luce su questo mistero sarà Tomaso Leoni, un famoso cacciatore di libri antichi ed esperto di grafologia. Insieme seguono gli indizi

che trovano pagina dopo pagina, riga dopo riga, città dopo città. Sono i libri a sceglierci, e quel libro ha scelto Sofia. Dopo più di duecento anni, solo

lei può ridare voce a Clarice. E solo la storia di Clarice può ridare a Sofia la speranza che aveva perduto. Perché la strada per la libertà di una donna è piena di ostacoli, ma non bisogna mai smettere di mirare all’orizzonte.

 

Commento:

Sofia è una giovane donna che sta attraversando un momento di profonda crisi interiore: il suo matrimonio è agli sgoccioli, lei trova intollerabile la vita con il marito Alberto e, soprattutto, non sopporta di non riconoscersi più. Per amore ha rinunciato ai suoi sogni, ai suoi tanti interessi, alle amicizie, ai suoi amati libri. Ed è proprio in una libreria che Sofia trova un appiglio per andare avanti: un vecchio libraio le regala un libro antico e malconcio che al suo interno nasconde un segreto. Sarà tra quelle pagine che Sofia incontrerà Clarice, un’anima affine alla sua, che ha una storia segreta ed emozionante da raccontare al mondo. A Sofia e a Tomaso, il grafologo che l’aiuterà in questa missione, il compito di portare alla luce un mondo di soprusi, violenze domestiche, ingiustizie sociali che per troppo tempo è rimasto celato.  In Clarice Sofia troverà un’amica, una confidente silenziosa, un esempio da seguire; in Tomaso, invece, troverà l’appoggio e la complicità che le sono sempre mancati… in tutta questa vicenda Sofia imparerà a percorrere senza incertezze il cammino verso se stessa.

Cristina Caboni è, ad oggi, una delle mie autrici italiane contemporanee preferite perché riesce a raccontare i sentimenti con la semplicità e la passione di chi li sente sulla sua pelle. Questo suo quarto romanzo, poi, è una chicca perché racchiude in sé tutto il fascino misterioso e senza tempo dei libri. Tra queste pagine si nasconde una storia intima che emoziona ed avvolge come una carezza… una carezza preziosa e potente come la carta che custodisce sempre nuove emozioni! Penso che chiunque ami i libri, antichi e moderni, non potrà non apprezzare questa lettura!

 

 

Opera recensita: “La rilegatrice di storie perdute” di Cristina Caboni

Editore: Garzanti, 2017

Genere: narrativa italiana

Ambientazione: Roma-Monaco-Vienna

Pagine: 296

Prezzo: 17,60 €

Consigliato: sì.

 

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