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lunedì 29 gennaio 2018

RECENSIONE: FRANCESCO PLASTINA - IL MALE DEL MONDO


Sinossi:

Roy è un giovane psicologo laureatosi a pieni voti alla Berkeley, in California, con un passato doloroso alle spalle. L'improvvisa morte della madre lo

porta a far ritorno a Baltimora, sua città natale. In questa occasione, Roy incontra di nuovo Sammy, una cara amica d'infanzia che ha da poco perso la

sorella, Tamara, uccisa brutalmente dal marito. Lo psicologo, colpito dalla notizia dell'uxoricidio e intenzionato a ricucire il rapporto con Sammy, decide

di fermarsi a Baltimora più del dovuto, venendo a conoscenza di alcuni retroscena nella vita delle due ragazze tutt'altro che trascurabili. Consigliato

a distanza dal professor Dorey, e grazie a un insolito dono che ha sempre rifuggito, Roy si troverà a indagare sulle cause della scomparsa di Tamara, fino

a scoprire l'identità del vero colpevole.

 

Commento:

Beh, direi che la quarta di copertina sintetizza bene, almeno a grandi linee, la storia. Tuttavia questo non è solo un giallo e Roy non è solo un giovane psicologo: Roy era un ragazzo – ed oggi è un uomo – con un dono: visualizzare il dolore degli altri. A causa di questa sua somatizzazione della sofferenza altrui, Roy ha  sempre cercato di fuggire dal dolore lasciandosi dietro altro dolore. E’ quello che è accaduto con la sua più cara amica Sammy: Roy è partito per la California senza nemmeno dirglielo ed ora, a distanza di anni, tornato nella grigia e malinconica Baltimora, deve affrontare le conseguenze della sua “fuga” e risolvere la situazione. E’ così che, suo malgrado, si ritrova coinvolto in una vicenda spinosa nella quale la sua amica Sammy è, a quanto sembra, una vittima: sua sorella è stata assassinata dal marito e lei lotta per l’affidamento del nipotino. Ma è davvero tutto così chiaro? Con l’intento di aiutare l’amica, Roy si ritrova a fare i conti con una sofferenza radicata e diffusa, con il dolore derivante dalla perdita e dall’abbandono, che miete vittime inconsapevoli anche a distanza di tanto tempo.

Ed oltre a risolvere l’enigma, Roy apprende la lezione più importante: imparare dal dolore, non fuggire dai problemi, sfruttare il suo dono per capire meglio gli altri.

Una storia avvincente, dai risvolti imprevedibili: così come Roy ha il dono di sentire su di sé il dolore degli altri, Francesco Plastina ha la capacità di farci sentire le sensazioni del protagonista, la sua angoscia, la negatività dell’oceano blu spento di Baltimora contrapposta al senso di rinascita della California; l’incertezza dei suoi sentimenti, l’opacità della sua visione influenzata dai risvolti personali. Questa capacità descrittiva compensa ampiamente anche le piccole imprecisioni di una scrittura ancora un po’ acerba e mi porta a consigliare questo libro per la profonda empatia che suscita con il protagonista. Storia sorprendente, lettura consigliata.

 

Opera recensita: “Il male del mondo” di Francesco Plastina

Editore: Scatole parlanti, 2017

Genere: giallo

Ambientazione: Baltimora, Stati Uniti

Pagine: 156

Prezzo: 13,00 €

Consigliato: sì

Voto personale: 8.

 

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