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martedì 28 agosto 2018

RECENSIONE: KATRYN STOCKETT - THE HELP


Sinossi:
È l'estate del 1962 quando Eugenia "Skeeter" Phelan torna a vivere in famiglia a Jackson, in Mississippi, dopo aver frequentato l'università lontano da casa. Skeeter è molto diversa dalle sue amiche di un tempo, già sposate e perfettamente inserite in un modello di vita borghese, e sogna in segreto di diventare scrittrice. Aibileen è una domestica di colore. Saggia e materna, ha allevato amorevolmente uno dopo l'altro diciassette bambini bianchi, facendo le veci delle loro madri spesso assenti. Ma il destino è stato crudele con lei, portandole via il suo unico figlio. Minny è la sua migliore amica. Bassa, grassa, con un marito violento e una piccola tribù di figli, è con ogni probabilità la donna più sfacciata e insolente di tutto il Mississippi. Cuoca straordinaria, non sa però tenere a freno la lingua e viene licenziata di continuo. Sono gli anni in cui Bob Dylan inizia a testimoniare con le sue canzoni la protesta nascente, e il colore della pelle è ancora un ostacolo insormontabile. Nonostante ciò, Skeeter, Aibileen e Minny si ritrovano a lavorare segretamente a un progetto comune che le esporrà a gravi rischi. Il profondo Sud degli Stati Uniti fa da cornice a questa opera prima che ruota intorno ai sentimenti, all'amicizia e alla forza che può scaturire dal sostegno reciproco. Kathryn Stockett racconta personaggi a tutto tondo che fanno ridere, pensare e commuovere con la loro intelligenza, il loro coraggio e la loro capacità di uscire dagli schemi alla ricerca di un mondo migliore.

Commento:
Anni fa mi capitò di vedere, per puro caso, un film che da allora è diventato uno dei miei preferiti. Si intitolava "The help" e raccontava l'odio raziale e le differenze tra bianchi e neri nell'America degli anni 60 in un modo così delizioso da rimanerne incantati. Quel film era stato tratto da questo libro: "The help" di Katryn Stockett è la versione dilatata ed estesa di quella storia e leggendolo ho ritrovato la stessa emozione e lo stesso ardore del film. Allo stesso modo, però, ho provato una frustrazione e un'amarezza ancor più grandi rileggendo delle umiliazioni e delle sofferenze che tante persone hanno dovuto subire solo perché, come dice Aibileen, Dio le ha fatte nere. Nel racconto di Katryn Stockett, con delicatezza ma anche con fermezza, vengono messe a nudo le differenze di pensiero, non solo di trattamento, tra due classi o, per meglio dire, tra due mondi. Appare così ancora più chiara la disparità: mentre le donne bianche tollerano l'esistenza di quelle nere perché, semplicemente, sono state abituate ai loro servigi e non saprebbero come farne a meno, le domestiche nere osservano e giudicano le loro datrici di lavoro, ma sono sempre pronte a donar loro un affetto immenso, come dimostra la cura che hanno per i bambini delle famiglie in cui sono a servizio che vengono annoverati nel conto dei loro figli. Una storia di donne, questa, di affetto ricambiato con pregiudizio, di amore ricambiato con crudeltà, di voglia, nonostante tutto, di rialzarsi.
Figura particolarissima e tutta da scoprire è poi Skeeter, bianca ma totalmente diversa da quelle che credeva essere le sue amiche e a suo modo vittima del loro pregiudizio settario. Lettura che consiglio caldamente, specie se non avete visto il film: io credo che se non l'avessi visto e fossi stata digiuna della storia avrei apprezzato il libro ancor di più.

Opera recensita: "The help" di Katryn Stockett
Editore: Mondadori, prima ed. 2009
Genere: narrativa americana
Ambientazione: Stati Uniti, anni 60
Pagine: 524
Prezzo: 18,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8,5.


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