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mercoledì 13 gennaio 2021

RECENSIONE: MIGUEL DE UNAMUNO - NEBBIA

Sinossi:

Un grande classico della letteratura del Novecento, pubblicato nel 1914, che i lettori riscopriranno con gioia. Separato dai traffici della vita, il giovane, benestante Augusto Pérez, gran passeggiatore e giocatore di scacchi, conduce la sua esistenza oziosa perennemente avvolto nella vibrante atmosfera delle sue fantasticherie. Neanche l'incontro casuale con Eugenia, una graziosa insegnante di pianoforte, sarà sufficiente a riportarlo con i piedi sulla terra. Più che di Eugenia, infatti, l'uomo è innamorato del suo sogno d'amore, del fantasma di verità e di bellezza che la fantasia gli ha dipinto nel segreto del cuore. Ma il sognatore Augusto, a sua volta, non è che il sogno di uno scrittore, Miguel de Unamuno, che comparirà nell'opera quando il primo si recherà a chiedergli conto del suo destino. Ed entrambi, autore e personaggio, non sono forse altro che un sogno di Dio, destinati a dissolversi al suo risveglio.

 

Commento:

Nebbia. Mai titolo fu più appropriato e calzante per questo romanzo di Unamuno. Nebbia è quella in cui vive perennemente il protagonista, Augusto Pérez, un buono, un teorico, un filosofo, un metafisico, un illuso che vaga sperso nell'alto dei suoi pensieri senza accorgersi della realtà che lo circonda. Un bel giorno, durante una passeggiata, Augusto incappa in un paio di occhi, comincia a seguire la loro proprietaria e cade folle d'amore per lei. Ben presto, però, capisce che il suo amore non si ferma ad una donna sola, ma si appiccica ad altre donne, a molte donne diversissime tra loro, come se Eugenia – così si chiama la proprietaria del primo paio d'occhi – avesse sbloccato il rubinetto dell'amore di Augusto che ora sparge sogni amorosi a getto continuo. La situazione si fa scomoda, poi surreale, poi triste, ma proprio quando Augusto sta per prendere l'ultima, dirimente decisione della sua vita, compare Unamuno che gli cambia i piani in corsa.

Nebbia è un romanzo particolarissimo, nel quale si fa fatica ad immedesimarsi oggi data la grande diversità di contesto in cui fu scritto (1914, prima della Grande Guerra), ma che tuttavia risulta gradevole – tranne in alcuni capitoli davvero allucinanti – e fa riflettere. Provvidenziale e salvifica è l'ironia micidiale con cui Unamuno condisce buona parte della sua Nivola rendendola leggibile e tutto sommato godibile anche a più di un secolo di distanza.

 

Opera recensita: "Nebbia" di Miguel De Unamuno

Editore: Fazi, prima ed. originale 1914

Genere: letteratura spagnola

Ambientazione: Spagna

Pagine: 257

Prezzo: 12,00 €

Consigliato: sì

Voto personale: 7,5.

  

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