Sinossi:
Un grande classico della
letteratura del Novecento, pubblicato nel 1914, che i lettori riscopriranno con
gioia. Separato dai traffici della vita, il giovane, benestante Augusto Pérez,
gran passeggiatore e giocatore di scacchi, conduce la sua esistenza oziosa
perennemente avvolto nella vibrante atmosfera delle sue fantasticherie. Neanche
l'incontro casuale con Eugenia, una graziosa insegnante di pianoforte, sarà
sufficiente a riportarlo con i piedi sulla terra. Più che di Eugenia, infatti,
l'uomo è innamorato del suo sogno d'amore, del fantasma di verità e di bellezza
che la fantasia gli ha dipinto nel segreto del cuore. Ma il sognatore Augusto,
a sua volta, non è che il sogno di uno scrittore, Miguel de Unamuno, che
comparirà nell'opera quando il primo si recherà a chiedergli conto del suo
destino. Ed entrambi, autore e personaggio, non sono forse altro che un sogno
di Dio, destinati a dissolversi al suo risveglio.
Commento:
Nebbia. Mai titolo fu più
appropriato e calzante per questo romanzo di Unamuno. Nebbia è quella in cui
vive perennemente il protagonista, Augusto Pérez, un buono, un teorico, un
filosofo, un metafisico, un illuso che vaga sperso nell'alto dei suoi pensieri
senza accorgersi della realtà che lo circonda. Un bel giorno, durante una
passeggiata, Augusto incappa in un paio di occhi, comincia a seguire la loro
proprietaria e cade folle d'amore per lei. Ben presto, però, capisce che il suo
amore non si ferma ad una donna sola, ma si appiccica ad altre donne, a molte
donne diversissime tra loro, come se Eugenia – così si chiama la proprietaria
del primo paio d'occhi – avesse sbloccato il rubinetto dell'amore di Augusto
che ora sparge sogni amorosi a getto continuo. La situazione si fa scomoda, poi
surreale, poi triste, ma proprio quando Augusto sta per prendere l'ultima,
dirimente decisione della sua vita, compare Unamuno che gli cambia i piani in
corsa.
Nebbia è un romanzo
particolarissimo, nel quale si fa fatica ad immedesimarsi oggi data la grande
diversità di contesto in cui fu scritto (1914, prima della Grande Guerra), ma
che tuttavia risulta gradevole – tranne in alcuni capitoli davvero allucinanti
– e fa riflettere. Provvidenziale e salvifica è l'ironia micidiale con cui
Unamuno condisce buona parte della sua Nivola rendendola leggibile e tutto
sommato godibile anche a più di un secolo di distanza.
Opera recensita:
"Nebbia" di Miguel De Unamuno
Editore: Fazi, prima ed.
originale 1914
Genere: letteratura
spagnola
Ambientazione: Spagna
Pagine: 257
Prezzo: 12,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 7,5.
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