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sabato 14 agosto 2021

RECENSIONE: NICCOLò AMMANITI - IO NON HO PAURA

            Sinossi:

In questo romanzo Niccolò Ammaniti va al cuore della sua narrativa, con una storia tesa e dal ritmo serrato, un congegno a orologeria che si carica fino a una conclusione sorprendente: e mette in scena la paura stessa. Michele Amitrano, nove anni, si trova di colpo a fare i conti con un segreto cosi grande e terribile da non poterlo nemmeno raccontare. E per affrontarlo dovrà trovare la forza proprio nelle sue fantasie di bambino, mentre il lettore assiste a una doppia storia: quella vista con gli occhi di Michele e quella, tragica, che coinvolge i grandi di Acqua Traverse, misera frazione dispersa tra i campi di grano. Il risultato è un racconto potente e di assoluta felicità narrativa, dove si respirano atmosfere che vanno da Clive Barker alle Avventure di Tom Sawyer, alle Fiabe italiane di Calvino. La storia è ambientata nell'estate torrida del 1978 nella campagna di un Sud dell'Italia non identificato, ma evocato con rara forza descrittiva. In questo paesaggio dominato dal contrasto tra la luce abbagliante del sole e il buio della notte, Ammaniti alterna, a colpi di scena sapienti, la commedia, il mondo dei rapporti infantili, la lingua e la buffa saggezza dei bambini, la loro tenacia, la forza dell'amicizia e il dramma del tradimento.

 

Commento:

Michele ha nove anni, vive con i genitori e la sorellina Maria nel minuscolo paesino di Acqua Traverse. La madre è una casalinga bellissima e il padre è sempre in viaggio con il camion. Michele passa le sue giornate estive giocando con i suoi coetanei, Il teschio, Salvatore, Remo e Barbara, gli unici bambini presenti, i figli delle uniche famiglie di quel paese fatto di quattro case di conto e poi colline e distese di campi di grano. È proprio durante uno di questi giochi che Michele, eseguendo una penitenza, scopre un segreto, un segreto vero, enorme, spaventoso, molto più grande di lui. E se non fosse bastato quello shock, se ne aggiunge subito un altro più forte e profondo: suo padre, quell'uomo mitizzato, quel riferimento da non contrariare mai, ha molto a che fare con quel segreto. Io non ho paura è un libro forte, scritto benissimo, che racconta una storia dura dal punto di vista di un bambino, un bambino che si sente grande, ma che sempre bambino rimane, con le sue paure, l'incoscienza, la difficoltà di capire cose che risultano difficili da comprendere anche per gli adulti. Uno splendido romanzo di formazione in cui un ragazzino di nove anni fa i conti con i primi, grandi colpi della vita: la paura che va trasformata in coraggio a tutti i costi, la delusione che viene dal mondo degli adulti e spesso dei genitori, il tradimento degli amici, la consapevolezza che non si deve aver paura dei mostri creati dalla nostra fantasia, ma degli uomini che ci circondano e talvolta possono essere molto peggiori di qualunque prodotto dell'immaginazione. Bellissima lettura, non avrei voluto che finisse.

 

Opera recensita: "Io non ho paura" di Niccolò Ammaniti

Editore: Einaudi, 2001

Genere: narrativa italiana, romanzo di formazione

Ambientazione: Sud Italia, estate 1978

Pagine: 230

Prezzo: 14,00 €

Consigliato: sì

Voto personale: 9.

  

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