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domenica 15 gennaio 2023

Recensione: Claudia Piñeiro - Elena lo sa

 

Sinossi:

Libro finalista dell’International Booker Prize 2022. In una trama noir molto riuscita, Claudia Piñeiro descrive con rara maestria e partecipe vicinanza la quotidianità di una malata di Parkinson tra i mille dettagli di ostacoli da superare, difficoltà imposte dalla mancata “obbedienza” delle gambe e dei piedi per muoversi, dando spessore al personaggio stoico di Elena che non si arrende mai.

Dopo che Rita viene trovata morta nel campanile della chiesa che frequentava, le indagini ufficiali sull’incidente vengono rapidamente chiuse. Sua madre, ammalata di Parkinson, è l’unica persona ancora determinata a trovare il colpevole. Raccontando un difficile viaggio attraverso le periferie della città, un vecchio debito di gratitudine e una conversazione rivelatrice, Elena lo sa svela i segreti dei suoi personaggi e le sfaccettature nascoste dell’autoritarismo e dell’ipocrisia nella nostra società.

 

Commento:

Elena è una donna fiaccata nel corpo da una malattia invalidante, il Parkinson, che la impedisce nei movimenti, nelle normali operazioni quotidiane, le ruba persino i pensieri. Eppure Elena vuole vivere. Lo ripete varie volte, a più persone, in queste pagine; l'aveva detto anche a sua figlia, Rita, quando hanno ricevuto insieme la diagnosi. E vive ancora, Elena, anche ora che Rita è morta. E vive ancora, Elena, con l'unico obiettivo di scoprire chi l'ha uccisa. Perché Elena lo sa, lo sa che Rita è stata uccisa. Perciò, ormai allo stremo, compie un ultimo viaggio per lei titanico ma in realtà di appena qualche chilometro, per cercare chi crede possa aiutarla, per affidare una missione a una persona. Perché, fosse anche l'ultima cosa che fa, ma lei troverà chi le ha portato via la figlia, l'ultimo affetto che le era rimasto, quella figlia che la rimbrottava spesso, ma che era lì, era sempre stata lì, con lei. Con sguardo critico, disilluso, amareggiato, persino sarcastico, Claudia Piñeiro riesce a tratteggiare, in appena 160 pagine, il quadro di una società ottusa e perbenista, che maschera l'indifferenza e l'egoismo dietro a buone maniere e una fede ipocrita, che è incapace di ascoltare davvero il dolore altrui. Sono tre le donne che si alternano in questa storia e tutte e tre sono sia vittime che aguzzine, in una catena di dolore che genera altro dolore, di incomprensione che genera distacco, di freddezza emotiva che genera chiusura. E, come c'era da aspettarsi, prima o poi un anello si rompe e qualcuno cede. "Elena lo sa" è un giallo che non sembra un giallo, un libro che sfrutta l'archetipo del giallo, con una morte, un'indagine, la ricerca di un colpevole, per processare la nostra società con le sue storture e i suoi paradossi: una madre che sopravvive ad una figlia, la gente intorno che le dice – quasi le ordina – di rassegnarsi, una madre che cerca l'assassino della figlia, una madre che madre non voleva esserlo ed un'altra che non lo sarà mai… In "Elena lo sa" la Piñeiro condensa tutto questo in pagine dense di una prosa asciutta, nervosa, concisa ed efficace. Un libro da leggere… per riflettere sull'essere madre, figlia, membro di una società.

 

Opera recensita: "Elena lo sa" di Claudia Piñeiro

Editore: Feltrinelli, 2023 (ed. originale 2007)

Traduzione: Pino Cacucci

Genere: giallo

Ambientazione: Argentina

Pagine: 160

Prezzo: 17,00 €

Consigliato: sì

Voto personale: 8,5.

 

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