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sabato 30 luglio 2016

RECENSIONE: STEPHEN KING - MISERY


Sinossi:

Paul Sheldon, un celebre scrittore, viene sequestrato in una casa isolata del Colorado da una sua fanatica ammiratrice. Affetta da gravi turbe psichiche, la donna non gli perdona di aver "eliminato" Misery, il suo personaggio preferito, e gli impone tra terribili sevizie di "resuscitarla" in un nuovo romanzo. Paul non ha scelta, pur rendendosi conto che in certi casi la salvezza puo' essere peggio della morte...

 

Oggi vi parlo di un romanzo che è considerato tra i migliori del celebre scrittore Stephen King: si tratta di Misery, da cui è stato tratto anche un film con l’attrice Katy Bates come protagonista femminile.

La storia è ambientata in casa di Annie Wilkes, una grottesca ex infermiera squilibrata che soccorre e cura Paul Sheldon, il suo scrittore preferito, vittima di un brutto incidente stradale.

E’ qui che, proprio in apertura del libro, Paul si sveglia dalla nube densa causatagli dai farmaci che Annie gli ha somministrato dopo il trauma. E’ in questa casa che Paul resta per mesi, prigioniero della follia di Annie. La donna, dopo aver appreso della morte del suo personaggio letterario preferito, la trovatella Misery, costringe lo scrittore a resuscitarla. A questo scopo Annie sottopone il povero Paul ad una serie sempre più macabra di sevizie, avvantaggiata dal fatto che, avendo subito gravi traumi alle gambe in seguito all’incidente, l’uomo dipende totalmente da lei. Via via che il numero delle pagine del manoscritto cresce accanto alla macchina da scrivere, cresce in Paul anche la rabbia e il desiderio di vendetta.

 Il romanzo si sviluppa quindi in un’escalation di scene crudeli, macabre, ai limiti del reale, fino all’epilogo tragico ed insieme liberatorio.

Ora, è il momento delle considerazioni personali: so di andare controcorrente rispetto al resto dei siti, blog, forum che parlano di questo libro, ma a me Misery non è piaciuto! O meglio, mi è piaciuto molto meno di quanto mi aspettassi. L’ho trovato lento, troppo statico, per buona parte del libro ho fatto fatica a trovare interesse nei personaggi e nella sorte di Paul. Solo verso la fine il ritmo ha cominciato ad alzarsi e  mi è risultato più facile finire la lettura. Non nego che sia un buon libro, stiamo pur sempre parlando di Stephen King, ma ho letto di meglio anche dello stesso autore. Soprattutto, non mi sento di definirlo “thriller, ma piuttosto lo inquadrerei nel genere noir.

La mia, comunque, è un’opinione personale e, visto che mi ritrovo ad essere una voce fuori dal coro, non mi sento di non consigliarlo a fatto… perciò lo consiglio con molte remore.  

 

Opera recensita: “Misery” di Stephen King

Editore: Sperling & Cupfer, prima ed. 1987

Genere: noir

Ambientazione: Colorado (U.S.A.)

Pagine: 382

Consigliato: sì/no.

 

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