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venerdì 7 agosto 2020

RECENSIONE: GIORGIO SCERBANENCO - LA SABBIA NON RICORDA


Sinossi:
Siamo in estate, sulle spiagge dell'Adriatico. Un uomo giace sulla sabbia con la gola squarciata. Comincia così l'incalzante "giallo italiano" di Scerbanenco. Ma chi ha ucciso il povero Giannuzzo, un ometto dall'apparenza innocua che in realtà terrorizzava tanta gente? Anche gli innocenti mentono, o tacciono. E così, inevitabilmente, al primo segue un secondo omicidio. Protetto da questa rete di omertà, l'assassino attende con pazienza che passi la tempesta. Ma non sa che il suo nome è stato scritto sulla sabbia.

Commento:
L'estate è il momento giusto per recuperare gialli e thriller in attesa da tempo. Con questo spirito mi sono avvicinata a La sabbia non ricorda, titubante perché l'avevo cominciato e interrotto per noia un anno fa, ma rincuorata dalla lettura di Venere privata dello stesso autore intercorsa nel frattempo. A lettura ultimata posso affermare senza dubbio che, se si entra nel mood dei tempi dilatati di Scerbanenco e si affronta la lettura con l'idea di prendersi il giusto tempo, ci si troverà ben presto di fronte ad un ottimo giallo, uno di quelli con la G maiuscola. La sabbia non ricorda è ambientato in Friuli, tra Lignano e Latisana: è proprio sulla spiaggia di Lignano che viene ritrovato il corpo di Giannuzzo Masetta, giovane siciliano ucciso da una coltellata alla gola. A trovarlo è Gertrude Leuter, una giovane ingegnera tedesca in vacanza a Lignano. Costei, conoscendo il Masetta, si spaventa perché avrebbe avuto motivi per non amare il giovane, magari non per ucciderlo, ma chi può dirlo? In più aveva già pagato il conto del Camping dove alloggiava con l'intenzione di partire proprio quella mattina, particolare che agli occhi della polizia italiana avrebbe deposto a suo sfavore. La giovane, spaventata, fa un gesto inconsulto: prende il coltello che giaceva accanto al cadavere, lo getta in mare e se ne va, alla volta della corriera che l'avrebbe riportata ad Amburgo. Nel frattempo, in una villa a Latisana, il giovane Roberto Arrighi medita la fuga: conosceva il morto e proprio la sera del delitto i due si erano incontrati, si erano prima picchiati e poi riappacificati, tanto che l'Arrighi, di famiglia facoltosa, gli aveva dato anche molti soldi. Tutti questi particolari gli facevano temere che la polizia potesse cercarlo ed arrestarlo, pertanto voleva rendersi irreperibile con la sua compagna, la bella ed infida Irene Prasin. Michela Loré, giovane ospite della sua casa per riprendersi da una forte depressione, lo convince a non fuggire, assicurandogli che il padre Silvestro e l'amico fraterno Alberto, entrambi poliziotti di alto rango, l'avrebbero aiutato a chiarire la sua posizione. Ma, una volta placato l'Arrighi, rimarrà da risolvere il delitto: chi ha ucciso, infine, Masetta? E perché? Sarà proprio Alberto a scoprire il piano dell'assassino, un piano astuto e nevrotico degno di un criminale incallito.
La sabbia non ricorda è un giallo autoconclusivo che ci permette di approfondire la conoscenza di un autore troppo poco conosciuto e consigliato, nonché di leggere un giallo ben architettato e finemente studiato, un'opera veramente valida.

Opera recensita: "La sabbia non ricorda" di Giorgio Scerbanenco
Editore: Garzanti, 2000
Genere: giallo
Ambientazione: Friuli Venezia-Giulia
Pagine: 277
Prezzo: 10,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 9.


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