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mercoledì 10 luglio 2019

RECENSIONE: DOLORES REDONDO - IL GUARDIANO INVISIBILE (TRILOGIA DEL BAZTàN 01)


Sinossi:
Amaia Salazar non è una donna qualunque. È una poliziotta esperta e intelligente, che è riuscita a superare l’ostilità dei colleghi uomini fino a guadagnarsi la loro stima. Anche la sua vita privata è ricca e appagante, grazie a un marito che la ama moltissimo. Ma quando una serie di delitti atroci la richiamano nel paese di origine dove vive la sua famiglia e che Amaia era ben felice di avere abbandonato, ogni certezza si sgretola improvvisamente: antiche angosce si risvegliano, segreti che sperava dimenticati e che invece ritornano, come se fossero misteriosamente collegati a quegli omicidi. Per risolvere il caso Amaia è costretta a confrontarsi con il lato buio della sua anima mettendo a rischio la solidità della propria vita, i legami familiari, perfino la certezza del proprio lavoro, e cercare l’assassino lungo i sentieri di antiche leggende, superstizioni inquietanti che parlano di un potere ancestrale e invincibile… Dolores Redondo ambienta Il guardiano invisibiletra i boschi della Navarra, nel Nord della Spagna: con perfetto equilibrio unisce suspense e folclore, dando vita a un thriller in cui i paesaggi si animano, teatro dell’azione del male e allo stesso tempo della sua sconfitta. Consacrato dal successo internazionale, Il guardiano invisibile si legge avidamente e immerge il lettore nelle sue atmosfere come un tuffo in acque profonde.

Commento:
Uscito per Salani nel 2015, Il guardiano invisibile è il primo volume della "Trilogia del Baztàn", una serie di thriller ambientati nel Nord della Spagna, in Navarra, al confine con i Paesi Baschi, nella terra conosciuta con il nome di Euskal Herria. Perché vi dico questo? Perché è importante contestualizzare geograficamente questo libro, inquanto alla base della vicenda raccontata c'è proprio la cultura, la tradizione del territorio, che in questo caso è fatta di leggende, personaggi mitici risalenti a prima del cristianesimo ed ancora profondamente radicati nella coscienza popolare. Non è solo folclore: è un modo di pensare, condurre i propri ragionamenti e scelte, vivere, ed è così radicato da convivere nei secoli con la religione ufficiale. E' su questo sostrato che si impernea la storia così magistralmente congegnata da Dolores Redondo: è con queste credenze popolari che la scettica ispettrice Amaia Salazar si trova – dopo molti anni – a confronto.
Amaia vive a Pamplona con il marito James, un uomo perfetto, no scultore americano attento e amorevole; Amaia ama il suo lavoro, è stata a Quantico, all'FBI per perfezionarsi nel profiling e nelle tecniche di investigazione e sta facendo una meritata carriera. Sarà proprio il suo lavoro, una mattina di febbraio del 2012, a riportarla ad Elizondo, il paesino in cui è nata e cresciuta, immerso tra boschi e montagne, sulle rive del fiume Baztàn: delle ragazze, appena affacciate alla vita, sono morte, barbaramente uccise con un rituale sinistro ed ancestrale. Tocca a lei, ad Amaia, nata e cresciuta lì, districare questa matassa, ma non sarà facile, sia perché il killer è bravo, si nasconde dietro una vita al di sopra di ogni sospetto, sia perché Amaia dovrà fare i conti con qualcosa a cui non vuole credere, quella cultura popolare fatta di contatti, carte, porte aperte che devono essere richiuse, Belagiles, Basajaun… E se non bastasse, ci sono i ricordi del passato che, dopo vent'anni, tornano a sommergere Amaia che con Elizondo vorrebbe non avere più a che fare.
Tra magia, figure femminili indomite e fragili, uomini maschilisti e tradizionalisti e dolori risvegliati, Dolores Redondo ci porta in una realtà affascinante ed avvincente: se la storia in sé non brilla per originalità, ciò che davvero cattura e distingue questo romanzo dalla massa è proprio l'ambientazione, il background culturale, i personaggi. Sono questi, più ancora che la storia, ad avermi catturata, in particolare Amaia e la sua famiglia, la zia Engrasi, le sorelle, il passato non ancora completamente svelato. Leggerò di certo, e quanto prima, gli altri due romanzi… questo primo libro mi ha stregato!

Opera recensita: "Il guardiano invisibile" di Dolores Redondo
Editore: Salani, 2015
Genere: thriller, seriale
Ambientazione: Navarra, Spagna
Pagine: 400
Prezzo: 16,90 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8,5.


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