simposio lettori copertina

simposio lettori copertina

giovedì 19 aprile 2018

RECENSIONE: JORGE AMADO - DONA FLOR E I SUOI DUE MARITI


Sinossi:

Il romanzo ruota attorno alla vedovanza di dona Flor e al suo lutto stretto, vissuto nel ricordo di Vadinho, delle loro ambizioni, del fidanzamento e dello

sposalizio. Coglie l'intimità della giovane vedova, il suo riserbo, le sue notti insonni e la sua insoddisfazione. Racconta di come arrivò onorata al suo

secondo matrimonio, quando il fardello del defunto cominciava a pesare sulle sue spalle, e di come visse in pace e armonia, senza dispiaceri né soprassalti,

con il suo bravo secondo marito, nel mondo della farmacologia e della musica. E mentre lei brilla nei salotti e il coro dei vicini le ricorda la sua felicità,

Vadinho, nel suo corpo astrale, la visita, la corteggia, le elargisce gioie eccezionali e consigli formidabili.

 

Commento:

Cosa vi viene in mente se dico “Brasile”? Beh, di certo i colori, i sapori, la sensualità, le feste, i bagordi… e in questo libro c’è tutto ciò che assoceremmo al Brasile e c’è molto, molto di più.

C’è la vivacità e quel perenne velo di malinconia di un Paese e di un popolo in cui convivono le anime più diverse, l’estrema povertà e l’estrema ricchezza, la lussuria, la perdizione ed anche una radicata cultura popolare fatta di buona cucina, superstizione e una buona dose di magia. E’ questa la ricetta che Jorge Amado ci fornisce nella cronaca della vita e dei patimenti della bella Flor, maestra di arte culinaria, dapprima sposata a Vadino, eclettico viveur, fedele amico della roulette e frequentatore assiduo di bische e case di piacere – poi vedova onesta e pudica squassata da notti insonni in preda a desideri ardenti ed inconfessabili, poi sposa felice e pacifica del buon dottor Teodoro, infine preda di fantasmi e vittima dell’eterna lotta tra corpo e spirito. Tutto questo ci dà Jorge Amado, tutto condito con quell’ironia mordace e burlona tipica di chi è abituato a vivere la vita fino in fondo, intensamente, ed è maestro nell’arte di arrangiarsi sempre e comunque. Pagine che traboccano di carnalità, passione sfrenata descritta senza inibizioni, cronaca dettagliata e goduriosa della vita della bella ed interessante Flor. Lettura piacevole e con parecchi spunti di approfondimento. Tutto bene, se non fosse che questo libro ha un unico, grande difetto: è davvero troppo, troppo, troppo lungo! La nota di demerito per quanto mi riguarda è proprio questa: tutto interessante, sì, ma oltre cinquecento pagine sono davvero troppe ed anche la penna virtuosa e irriverente di Amado alla lunga finisce per stancare… a fine lettura, giuro, non ne potevo più! Nonostante quest’handicap, tuttavia, consiglio la lettura di questo libro, perché è un’iniezione di buon umore e semplicità e permette di immergersi in una cultura completamente sui generis in tutte le sue sfaccettature. Bello, nonostante la lunghezza eccessiva in definitiva mi è piaciuto.

 

 

 

 

Opera recensita: “Dona Flor e i suoi due mariti” di Jorge Amado

Editore: Garzanti, prima ed. 1966

Genere: letteratura Sud Americana

Ambientazione: Bahia, Brasile

Pagine: 524

Prezzo: 19,00 €

Consigliato: sì

Voto personale: 8.

 

Nessun commento:

Posta un commento