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sabato 29 dicembre 2018

RECENSIONE: JEFFERY DEAVER - LA FIGLIA SBAGLIATA


Sinossi:
Megan Collier è una ragazzina "difficile": timida, solitaria, piena di rabbia. Rabbia soprattutto nei confronti dei genitori, Bett e Tate, divorziati da poco e troppo presi da se stessi per accorgersi di lei. Fortuna che ora c'è il dottor Peters, il suo nuovo psicanalista. Gli sono bastate poche sedute per stregare Megan: con il suo sguardo magnetico e la voce ferma e suadente, è il solo che riesca a far crollare le barriere della ragazza. Finché un giorno, all'improvviso, Megan scompare. Adesso i suoi genitori dovranno per forza accorgersi di quella figlia che non si erano mai preoccupati di conoscere, e che forse ha voluto fuggire proprio da loro. Ma Megan non è scappata: ben presto, infatti, dietro la sua sparizione si profila una lucida trama di ricatto e vendetta, ordita da qualcuno in grado di tenere in scacco Megan, e abilissimo a scavare nel passato della famiglia Collier. Se vogliono salvare la figlia, e scoprire chi li ricatta e perché, Tate e la sua ex moglie dovranno scendere negli inferi del proprio passato, camminando loro stessi, insieme al misterioso ricattatore, in bilico sul sottile confine tra realtà e follia.

Commento:
E' sabato mattina e Megan parcheggia la sua Tempo per recarsi a quell'inutile seduta con lo psicoterapeuta che sostituisce il suo medico consueto. E' convinta che sarà una perdita di tempo come i precedenti incontri, ma ben presto capisce che forse qualcosa di diverso e di buono c'è: ad accoglierla nello studio c'è un giovane medico dalla voce straordinaria: suadente, consolatoria, rassicurante. Un medico molto diverso dal vecchio e noioso predecessore, che sembra scavarle nei pensieri, sembra riuscire a tirar fuori la sua rabbia e soprattutto sembra conoscerla meglio di chiunque altro. Ma la realtà non è mai rosea come può sembrare: ormai, quando Megan si accorge che quest'uomo l'ha drogata, è troppo tardi. Riusciranno Beth e Tate, i suoi genitori separati, a capire che non è scappata come potrebbe sembrare e a trovarla in tempo? E soprattutto… chi l'ha rapita? E perché?
Un thriller psicologico non originalissimo, ma ansiogeno sin dalla prima pagina. Non è uno dei libri migliori di Deaver, ma è comunque ben scritto e ben congegnato. Come dico sempre: è comunque un libro di Deaver! Lo consiglio come lettura "leggera", se avete voglia di qualche buon brivido e comunque di una morale: sì, perché anche i thriller – checché ne pensino alcuni – insegnano qualcosa, e qui si parla di incomunicabilità tra genitori e figli e dell'importanza vitale delle parole.

Opera recensita: "La figlia sbagliata" di Jeffery Deaver
Editore: Rizzoli, 2010
Genere: thriller psicologico
Ambientazione: Virginia-Stati Uniti
Pagine: 358
Prezzo: 18,50 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.


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