Sinossi:
Stefan Zweig scrisse
"Novella degli scacchi" nel 1941, pochi mesi prima di suicidarsi,
insieme con la seconda moglie, nella città brasiliana di Petropolis, il 22
febbraio 1942. La notizia della sua morte fu soffocata da quelle provenienti
dai fronti di guerra e così anche la sua ultima, disperata protesta, non fu che
un flebile grido, quasi inudibile nel frastuono di quegli anni. Nella
"Novella degli scacchi" lo stato d'animo di abbandono, di infinita
stanchezza, di rinuncia alla lotta, è prefigurato nella sconfitta di colui che
rappresenta la sensibilità, l'intelligenza, la cultura per opera di un
semianalfabeta, ottuso uomo-robot. E, a rendere ancora più crudele la disfatta
dello spirito, Zweig scelse come terreno dello scontro una scacchiera.
Prefazione di Daniele Del Giudice.
Commento:
"Novella degli scacchi" è un breve racconto nel
quale, con la metafora neanche troppo velata della partita a scacchi, Stefan
Zweig vuole raffigurare e mostrarci la decadenza e l'inesorabile declino del
mondo. Se il "gioco" degli scacchi – che non è un gioco, ma la
sublimazione dell'intelligenza, l'arte del calcolo e della pianificazione – può
essere praticato anche da un ignorante zotico che vince sostituendo la
meccanica al ragionamento, allora tutto va a rotoli e il mondo è finito.
L'abbrutimento è qui rappresentato proprio dal campione del
mondo di scacchi, un giovane russo incapace di scrivere una frase senza errori
di grammatica, assolutamente privo dell'immaginazione e della creatività di
gioco, incapace di immaginare e vivere le partite senza una scacchiera davanti
agli occhi. A contrapporglisi c'è il dottor B, un eminente avvocato che, dopo
molte traversie, ha dovuto abbandonare la patria – l'Austria – per via delle
persecuzioni naziste. Potremmo dire che a quest'uomo gli scacchi hanno salvato
la vita, eppure ha posato le mani sulla scacchiera solo rarissime volte… Questo
breve racconto è un elogio all'intelligenza, all'arte, alla ragione e alla
filosofia; un racconto nel quale ritroviamo tanto del vissuto e delle emozioni
dello stesso Zweig che l'ha scritto pochi mesi prima di soccombere alla
depressione e suicidarsi. Una breve considerazione a margine: Hitler ordinò che
i libri di Zweig fossero dati alle fiamme… leggendo questo breve testo non si
fa fatica a capirne il perché.
Opera recensita: "Novella degli scacchi" di Stefan
Zweig
Editore: Garzanti, prima ed. 1941
Genere: racconto
Ambientazione: nave tra New York e Buenos Aires-Austria,
periodo nazista
Pagine: 107
Prezzo: 8,50 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8,5.
Nessun commento:
Posta un commento