Sinossi:
Incastonando uno
straordinario equilibrio di grottesco e oggettivo, di concreto e assurdo, in un
impianto stilistico sopraffino, Kafka è riuscito a creare un capolavoro
letterario senza tempo. La parabola di umiliazione suprema alla quale Gregor
Samsa non può fare a meno di sottostare, dà sfogo ad un intrico di
contraddizioni mai risolte e di vincoli insormontabili nel rantolo senza voce
di un insetto; l'opressione e la repressione familiare, il legame di schiavitù
civile col posto di lavoro, lo scontro silenzioso tra le tensioni individuali e
i rigidi schemi di una società inesorabilmente vicina al collasso, rendono
questo gioiello un'incredibile allegoria di ogni umana vicenda.
Commento:
Un racconto che si legge in
un soffio, ma che personalmente mi ha lasciata con molte domande e perplessità.
Innanzitutto devo confessare la mia frustrazione, perché non posso definirla
altrimenti, dovuta al fatto che questo classico è apprezzato e lodato in ogni
dove, ma a me non ha lasciato molto. A questo punto mi chiedo: cosa ci hanno
trovato tanti che invece io non ho colto? Ma veniamo a qualche considerazione
più specifica. Gregor Samsa si sveglia con l'intenzione di andare al lavoro
come al solito, ma scopre di essersi trasformato in un insetto, in uno
scarafaggio ripugnante. Il suo pensiero più urgente, però, non è chiedersi come
sia potuto accadere, egli non sembra stupirsi, restare sconvolto dal suo
aspetto: la sua priorità è dapprima andare al lavoro, poi non causare sconvolgimenti
nei suoi familiari (inevitabili tra l'altro visto che la sua condizione è
irreversibile) e impedire che il datore di lavoro vada via senza avergli
parlato. Già questo getta sul racconto un'ombra di inverosimilianza. Pian piano,
poi, veniamo a conoscenza delle reazioni della famiglia alla metamorfosi di
Gregor: il padre sembra dimenticare che dietro quella bestia immonda c'è suo
figlio, la madre è quasi sempre in uno stato catatonico e comunque non sembra
avere alcun polso, la sorella dapprima si occupa di lui, ma col tempo la sua
opinione cambia con le sue priorità. E' un racconto senza dubbio interessante,
l'idea è geniale, ma non ho apprezzato il modo in cui Kafka l'ha finalizzata.
Manca, a parer mio, molto sul piano dell'analisi dei sentimenti di Gregor; avrei
ampliato il racconto con altri aneddoti e tentativi ulteriori di avvicinamento.
Tuttavia non è stato così e a me il tutto sembra frettoloso, poco armonico,
carente. Mi dispiace, ma non credo che lo rileggerò. Tutto sommato, però, non
posso bocciarlo a priori: è pur sempre un classico apprezzato da molti, quindi
questa resta solo la mia opinione isolata. E comunque non è che non mi sia
piaciuto del tutto, eh! Sia chiaro: l'idea era buona.
Opera recensita: "La
metamorfosi" di Franz Kafka
Editore: Edizioni
clandestine, prima ed. 1915
Genere: racconto,
fantascienza
Ambientazione: non definita
Pagine: 76
Prezzo: 5,00 €
Consigliato: sì/no
Voto personale: 7.
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