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martedì 26 febbraio 2019

RECENSIONE: ROMAIN GARY - LA VITA DAVANTI A Sé


Sinossi:
Eroe di guerra, diplomatico, cineasta, Romain Gary si suicidò il 3 dicembre 1980. La sua scomparsa fece scalpore ma il vero colpo di scena arrivò quando, pochi mesi dopo la morte, si scoprì che Gary ed Emile Ajar, autore del romanzo "La vita davanti a sé", erano in realtà la stessa persona. Il libro, che narra le vicende di Momo, ragazzo arabo nella banlieu di Belleville, figlio di nessuno, accudito da una vecchia prostituta ebrea, vinse il Goncourt inaugurando uno stile gergale da banlieu e da emigrazione, cantore di quella Francia multietnica che cominciava a cambiare il volto di Parigi.

Commento:
Momò è un ragazzino cresciuto come arabo e musulmano da una vecchia prostituta ebrea, Madame Rosa, nella banlieu di Belleville a Parigi. Non si sa con certezza quanti anni abbia, né chi siano i suoi genitori. Privato delle sue radici, Momò diventa tutt'uno con il quartiere in cui vive, si identifica con la pluralità di culture che lo contraddistingue riuscendo a suo modo ad assumere una sua identità. Ed è inevitabile che, negli anni della crescita, Momò si affezioni in modo viscerale a colei che l'ha cresciuto, la bislacca e folcroristica Madame Rosa, la cui salute però è ormai compromessa. Anche quando scoprirà di più sulle sue origini Momò resterà legato alla donna, al quartiere, ai suoi abitanti, nonostante si crucci pensando al futuro e sappia che la sua unica opportunità di salvezza sarebbe farsi adottare. La vita davanti a sé è, come il suo autore, un libro singolare che rappresenta il cambiamento di una città, di un Paese, di una cultura scossa eppure aperta alla convivenza di mille diversità. Di cosa parla questo libro? Me lo sono chiesto più volte durante la lettura: parla delle periferie e dell'arrabattarsi continuamente per vivere; parla della convivenza fra religioni; parla di una realtà come ce ne sono tante, squallida eppure capace di unione e solidarietà; parla della necessità di affetto e buoni sentimenti, del bisogno di legami e punti di riferimento che non ha età, né sesso, né religione né condizione sociale. Non credo di essere entrata completamente in sintonia con Gary, però questo libro mi è piaciuto, lo consiglio e ne apprezzo i risvolti sociali, culturali e psicologici.


Opera recensita: ""La vita davanti a sé" di Romain Gary
Editore: Neri Pozza, 2009 (prima ed. originale 1975, prima ed. italiana Rizzoli 1976)
Genere: narrativa francese
Ambientazione: Parigi
Pagine: 214
Prezzo: 11,50 €
Consigliato: sì
Voto personale: 7,5.


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