Sinossi:
Un uomo viene ucciso in un
vicolo di Manhattan e l'unico testimone è il figlio di otto anni. La vittima è
un corriere con solide amicizie nelle gang di New York. Che cosa stava
trasportando? Per chi lavorava? E soprattutto: possibile che al ritrovamento del
cadavere il furgone fosse vuoto? Sono questi i primi interrogativi ai quali
Amelia Sachs e Lincoln Rhyme devono rispondere. Ma quando si ritrovano davanti
una scena del crimine con centinaia di reperti da analizzare, Rhyme capisce di
dover attingere a tutta la sua sagacia per scovare, in mezzo a quel caos, gli
indizi che lo condurranno all'assassino. Per Sachs, intanto, diventa essenziale
proteggere il bambino da chi vuole farlo tacere per sempre. Come se la
caveranno i due tra genitori affidatari, false testimonianze e piste
ingannevoli? La posta in gioco è alta e il Re dei Morti aspetta solo di essere
incoronato.
Commento:
Conosco l'abilità di Deaver
con i racconti – nella sua raccolta "Spirali" ve ne sono di stupendi –
perciò mi sento di affermare che questo qui non è tra i migliori… bah, per la
verità mi chiedo se ci fosse davvero la necessità di inserirlo in una serie già
collaudata e di successo come quella di Lincoln Rhyme. Poi, che il racconto sia
comunque godibile e che faccia sempre piacere incontrare – sia pur per breve
tempo – Lincoln, Amelia e gli altri non è in dubbio… però il racconto in sé
l'ho trovato "inutile", semplicemente. E' incentrato sul traffico di
armi e droga ed è in pratica una versione molto ridotta del classico thriller
della serie di Rhyme. Carino, appena passabile, ma nulla di trascendentale.
Opera recensita: "Il re
dei morti" di Jeffery Deaver
Editore: Rizzoli, 2016
Genere: thriller, racconto
Ambientazione: Stati Uniti
Pagine: 106
Prezzo: 10,00 €
Consigliato: sì/no
Voto personale: 7,5.
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