Sinossi:
Al principio del
gennaio 1954, il piroscafo Warwickshire risaliva il fiume alla volta di
Rangoon. «Chissà cosa succede» disse Inge al marito, sorpresa dallo spettacolo.
«Sulla nave deve esserci qualche personalità». Imbarazzato, Sao rispose: «Ho
una cosa da dirti, cara, quella gente è venuta qui per noi»
Inge Sargent scrive
un’autobiografia che celebra la forza dell’amore e l’impegno politico.
L’ultima principessa dello
Stato shan di Hsipaw accompagna il lettore in Birmania con i suoi occhi di
giovane austriaca cresciuta durante il nazismo e profondamente innamorata di un
giovane straniero, l’ingegnere minerario Sao Kya Seng. Si erano incontrati
negli Stati Uniti, dove entrambi studiavano e dove si sposeranno. È all’approdo
del piroscafo a Rangoon con un popolo in festa che Inge scopre che Sao Kya Seng
è un principe regnante. Inge è impreparata a tutto ma è curiosa, coraggiosa,
forte d’animo. Come Aung San Suu Kyi, è una donna che attraversa più mondi
e costruisce un ponte tra la nostra cultura e l’Asia. A Hsipaw, alla prova
di un mondo ancora feudale, i due giovani si rivelano per quello che sono:
innovatori radicali, sostenuti dalla forza degli ideali e di un grande
sentimento. Per attuare la rivoluzione sociale necessaria a passare da
feudalesimo a democrazia si dedicheranno totalmente al miglioramento della vita
del loro popolo. Finché il sogno di cambiamento non viene interrotto dal colpo
di stato militare del 1962 che porterà la Birmania a chiudersi al resto del
mondo per cinquant’anni. Quel giorno il principe scompare e insieme tutta la
loro vita, il loro progetto sociale.
Commento:
Una biografia sobria e insieme accorata che, attraverso i
ricordi, le sofferenze e le parole di una donna che l'ha vissuta, ci fa
conoscere una pagina drammatica della storia della Birmania.
La Birmania è, di per sé, un Paese che conosciamo poco,
lontano da noi e dal nostro modo di vivere e non esattamente una meta del
nostro turismo d'assalto… Da bravi occidentali, spesso abituati ad interessarci
solo di ciò che ci capita sotto il naso, abbiamo saputo qualcosa della sua
storia politica solo qualche anno fa, quando le vicende della premio Nobel Aun
San Suoucy l'hanno portata alla ribalta. Questo libro è un ottimo modo per
approfondire e cercare di capire cosa è davvero successo in questo Paese così
multietnico e variegato, troppo spesso messo volutamente in ombra da Paesi con
maggiore spessore politico-economico e dai suoi stessi governanti che per
decenni hanno agito indisturbati eludendo volentieri gli occhi del mondo. La
storia che ci racconta Inge Sargent è inaccettabile eppure assolutamente vera e,
purtroppo, credibile: e noi oggi possiamo solo chiederci come può un uomo, un
politico, un bravo governante sparire nel nulla senza che di lui si abbiano
notizie certe? Eppure è possibile, eppure è accaduto.
Opera recensita: "Il tramonto birmano" di Inge
Sargent
Editore: Add editore, 2016
Genere: biografia
Ambientazione: Birmania, anni Cinquanta e Sessanta
Pagine: 288
Prezzo: 18,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.
Nessun commento:
Posta un commento