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martedì 15 gennaio 2019

RECENSIONE: INGE SARGENT - IL TRAMONTO BIRMANO


Sinossi:
Al principio del gennaio 1954, il piroscafo Warwickshire risaliva il fiume alla volta di Rangoon. «Chissà cosa succede» disse Inge al marito, sorpresa dallo spettacolo. «Sulla nave deve esserci qualche personalità». Imbarazzato, Sao rispose: «Ho una cosa da dirti, cara, quella gente è venuta qui per noi»
Inge Sargent scrive un’autobiografia che celebra la forza dell’amore e l’impegno politico.     
L’ultima principessa dello Stato shan di Hsipaw accompagna il lettore in Birmania con i suoi occhi di giovane austriaca cresciuta durante il nazismo e profondamente innamorata di un giovane straniero, l’ingegnere minerario Sao Kya Seng. Si erano incontrati negli Stati Uniti, dove entrambi studiavano e dove si sposeranno. È all’approdo del piroscafo a Rangoon con un popolo in festa che Inge scopre che Sao Kya Seng è un principe regnante. Inge è impreparata a tutto ma è curiosa, coraggiosa, forte d’animo. Come Aung San Suu Kyi, è una donna che attraversa più mondi e costruisce un ponte tra la nostra cultura e l’Asia. A Hsipaw, alla prova di un mondo ancora feudale, i due giovani si rivelano per quello che sono: innovatori radicali, sostenuti dalla forza degli ideali e di un grande sentimento. Per attuare la rivoluzione sociale necessaria a passare da feudalesimo a democrazia si dedicheranno totalmente al miglioramento della vita del loro popolo. Finché il sogno di cambiamento non viene interrotto dal colpo di stato militare del 1962 che porterà la Birmania a chiudersi al resto del mondo per cinquant’anni. Quel giorno il principe scompare e insieme tutta la loro vita, il loro progetto sociale.

Commento:
Una biografia sobria e insieme accorata che, attraverso i ricordi, le sofferenze e le parole di una donna che l'ha vissuta, ci fa conoscere una pagina drammatica della storia della Birmania.
La Birmania è, di per sé, un Paese che conosciamo poco, lontano da noi e dal nostro modo di vivere e non esattamente una meta del nostro turismo d'assalto… Da bravi occidentali, spesso abituati ad interessarci solo di ciò che ci capita sotto il naso, abbiamo saputo qualcosa della sua storia politica solo qualche anno fa, quando le vicende della premio Nobel Aun San Suoucy l'hanno portata alla ribalta. Questo libro è un ottimo modo per approfondire e cercare di capire cosa è davvero successo in questo Paese così multietnico e variegato, troppo spesso messo volutamente in ombra da Paesi con maggiore spessore politico-economico e dai suoi stessi governanti che per decenni hanno agito indisturbati eludendo volentieri gli occhi del mondo. La storia che ci racconta Inge Sargent è inaccettabile eppure assolutamente vera e, purtroppo, credibile: e noi oggi possiamo solo chiederci come può un uomo, un politico, un bravo governante sparire nel nulla senza che di lui si abbiano notizie certe? Eppure è possibile, eppure è accaduto.

Opera recensita: "Il tramonto birmano" di Inge Sargent
Editore: Add editore, 2016
Genere: biografia
Ambientazione: Birmania, anni Cinquanta e Sessanta
Pagine: 288
Prezzo: 18,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.


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