Sinossi:
XVI secolo, Francia:
Isabelle du Moulin è una splendida ragazza dai capelli color rame, chiamata da
tutti nel villaggio con lo stesso nome della statuetta della Vergine che il
duca de l'Aigle ha portato un giorno in paese: la Rossa. Dall'arrivo di Monsieur
Marcel, coi suoi sermoni contro la Vergine, quel nome è diventato un tormento.
Non è più un affettuoso nomignolo ma il nome di una strega, il sinonimo stesso
di una malvagia creatura in un villaggio accecato dal fanatismo della Riforma.
Quando resta incinta del giovane Tournier, a Isabelle non resta altro che
abbracciare, dopo le persecuzioni seguite al Massacro di San Bartolomeo, fino
in fondo la sorte dei Tournier: l'emigrazione nel villaggio svizzero di Moutier
e un destino sconvolgente e inaspettato...
Commento:
Siamo in Francia, nel XVI secolo. La guerra fra fazioni
religiose imperversa sanguinosa e violenta e non riguarda solo lo scontro fra
dottrine, ma spacca i paesi, le comunità parrocchiali, le famiglie. E' il caso
dei Tournier, calvinisti ferventi, che per via del matrimonio di uno dei figli,
accolgono in famiglia Isabelle, cattolica e devota della Vergine della quale
porta lo stesso colore di capelli: proprio per i suoi capelli la donna è
soprannominata La rossa e viene temuta ed emarginata sia per il suo credo che per
le sventure di cui potrebbe essere portatrice. L'imminente arrivo dei cattolici
porta i Tournier a fuggire in Svizzera, ma ben presto Isabelle capisce che il
suo fardello non è rimasto nel luogo di partenza, ma anzi è destinato a
tramandarsi. Quattrocento anni dopo una giovane ostetrica americana, Ella
Turner segue il marito giunto in Francia per lavoro e si mette in testa di
approfondire le sue origini francesi, tanto più che da quando è in Francia uno
strano sogno la perseguita… un sogno che ha a che fare con lei e con una Vergine
azzurra…
Che dire? Questo libro avrebbe avuto tutte le potenzialità
per essere un buon romanzo storico, però a mio parere non lo è. Sarà che si
tratta di un'opera prima e che l'autrice avrebbe affinato la tecnica nei suoi
successivi romanzi, ben migliori di questo, ma in definitiva a me "La Vergine
azzurra" è sembrato prevedibile, poco credibile, superficiale. Poi l'ambientazione,
alcune parti della storia e le vicende che fanno da sfondo lo rendono comunque
gradevole da leggere, ma da qui a consigliarlo senza riserve ce n'è strada da
fare. Perciò… per me è carino, appena passabile, niente di più: consigliato con
molta cautela e poche aspettative.
Opera recensita: "La Vergine azzurra" di Tracy
Chevalier
Editore: Neri Pozza
Genere: romanzo storico
Ambientazione: Francia-Svizzera, XVI secolo-giorni nostri
Pagine: 317
Prezzo: 17,00 €
Consigliato: sì/no
Voto personale: 6.
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